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Le personnage de l’inetto dans la littérature italienne de la fin du XXe siècle / The character of inetto in the Italian literature of the end of the twentieth century / Il personaggio dell’inetto nella letteratura italiana della fine del XX secoloSpinelli, Manuela 09 December 2014 (has links)
L’objectif de cette étude est d’analyser l’inetto contemporain dans le roman italien, à savoir un personnage inapte, aboulique et velléitaire dont l’existence s’entremêle à la littérature italienne depuis désormais plus de cent ans. Notre hypothèse est que le sentiment de mal-être qui l’accompagne peut être lu comme une contestation de la société. Nous nous concentrons sur les dernières vingt années du XXe siècle qui voient une réactualisation de ce personnage né à la fin du XIXe siècle. La première partie trace une possible généalogie du personnage. C’est un détour nécessaire, l’inetto étant un personnage peu étudié et sa définition fluctuante. Partant du sentiment de crise qui affecte la littérature européenne au tournant du siècle, on esquisse un portrait du personnage inapte pour lequel l’œuvre de Svevo s’avère être déterminante. Par la suite, lors de la deuxième partie, nous nous focalisons sur les inetti des années quatre-vingt. Après un chapitre de mise en contexte, nous analysons : Vita standard di un venditore provvisorio di collant (Busi), Diario di un millennio che fugge (Lodoli), Per dove parte questo treno allegro (Veronesi), Casa di nessuno et Gli sguardi cattivi della gente (Piersanti). La troisième partie se focalise sur la décennie suivante ; après avoir tracé le panorama de l’Italie de l’époque, nous analysons quatre romans : Tutti giù per terra, (Culicchia) Eccesso di zelo et Denti (Starnone) et Di questa vita menzognera (Montesano).Cette recherche démontre la charge contestataire qui se cache en ce personnage dont l’incapacité et le déphasage dévoilent les incongruences et les hypocrisies de la société. En particulier l’inetto – qui est toujours un personnage masculin – s’avère être porteur d’un type de masculinité alternative à celle hégémonique. / This dissertation investigates the abulic, and weak character of the contemporary inetto, with the aim of showing how this figure’s feeling of unease and disquiet can be read as protest directed at modern-day society. The analysis focuses on novels published in the last two decades of the 20th century, the period in which the figure of inetto becomes a significant presence.The first part of this study reconstructs a possible genealogy of the character. The point of departure here is the general feeling of crisis, which permeated European Literature at the turn of the 20th century. With this broader literary context in mind and highlighting the decisive role of Svevo’s oeuvre, this part of the study delineates the traits of the character of inetto. The second part of the study is devoted to the inetti represented in the novels written in the 1980s. This part is composed of an introductory chapter providing contextualisation for the five novels analysed: Vita standard di un venditore provvisorio di collant (Busi), Diario di un millennio che fugge (Lodoli), Per dove parte questo treno allegro (Veronesi), Casa di nessuno et Gli sguardi cattivi della gente (Piersanti). The third part of the study starts with the depiction of Italian society in the 1990s, followed by the analysis of four selected novels: Tutti giù per terra, (Culicchia) Eccesso di zelo and Denti (Starnone) et Di questa vita menzognera (Montesano).The investigation shows how the presence of inetto can be read in the light of this character’s potential to counter hegemonic social models in an attempt to disclose the hypocritical and contradictory nature of contemporary society. More specifically, in this reading of inetto, this traditionally exclusively male character can be said to embody a new alternative mode of masculinity. / L’obiettivo della tesi è analizzare l’inetto contemporaneo, cioè un personaggio abulico, velleitario e debole. La nostra ipotesi è che il sentimento di malessere che lo accompagna possa essere letto come una contestazione della società a lui contemporanea. Ci concentreremo sugli ultimi vent’anni del Novecento, che presentano una ritualizzazione significativa di questo personaggio nato alla fine dell’Ottocento. La prima parte traccia una possibile genealogia del personaggio. Si tratta di un momento necessario visto che l’inetto è un personaggio poco studiato e difficile da definire, le cui caratteristiche non mettono d’accordo tutti. Partendo dal sentimento di crisi che caratterizza la letteratura europea tra Otto e Novecento, delineeremo un possibile ritratto dell’inetto, per il quale l’opera di Svevo sarà determinante.In seguito, nella seconda parte, ci focalizzeremo sugli inetti degli anni Ottanta. Dopo un capitolo di contestualizzazione, analizzeremo: Vita standard di un venditore provvisorio di collant (Busi), Diario di un millennio che fugge (Lodoli), Per dove parte questo treno allegro (Veronesi), Casa di nessuno et Gli sguardi cattivi della gente (Piersanti). La terza parte si concentra sul decennio seguente: dopo aver tracciato un panorama dell’Italia dell’epoca, analizzeremo quattro romanzi: Tutti giù per terra, (Culicchia) Eccesso di zelo et Denti (Starnone) et Di questa vita menzognera (Montesano).La nostra ricerca dimostra la capacità di contestazione che si nasconde nella scelta di un personaggio inetto, la cui sfasatura rispetto ai modelli considerati vincenti svela le ipocrisie e le incongruenze della società stessa. In particolare l’inetto – che è sempre un personaggio maschile – si fa portatore di un tipo di mascolinità alternativa a quella egemonica.
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