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Per una storia del mal francese nel Rinascimento italiano. Tra letteratura e medicina (1494-1629)Ciccarella, Erica 31 October 2019 (has links)
The aim of my PhD thesis is to analyse the representation of the veneral desease in the Renaissance medecine and the reaction of the italian literature to the plague. To assess these questions, the analysis of literary texts required the study of the historical context, whit a particular attention to the history of medecine and the history of ideas. In view of its interdisciplinary purpose, the thesis has been divided into four research areas : the autobiographical tales of the poets affected by the syphilis (Antonio Cammelli, Niccolò Campani, Agnolo Firenzuola), the burlesque poetry in praise of the veneral desease (Giovan Francesco Bini, Agnolo Firenzuola, the Grappa, Giovan Francesco Ferrari and various popular printed booklets or pamplets), the relationship between a certain misogynist medicine and the satirical literature (Pietro Aretino, Francisco Delicado, Maestro Andrea Veneziano, Lorenzo Venier and some anonymous poems) and the presence of the syphilis in the epic production (Girolamo Fracastoro, Giovanni Giorgini, Tommaso Stigliani, Giovan Francesco Lalli). The thesis is followed by an Appendix A, composed of eight unpublished literary texts, and by an Appendix B, consisting of twenty-four images that accompany and enrich the reading of the different chapters. / La presente ricerca ha lo scopo di fornire una mappatura della diffusione del motivo del mal francese nella letteratura del pieno e del tardo Rinascimento italiano. A questo proposito si sono presi in considerazione i testi letterari e medico-scientifici redatti a partire dallo scoppio dell’epidemia, il 1494, fino agli anni ’30 del Seicento. Le linee tematiche individuate sono state: il racconto testimonianza dei poeti «infranciosati», che intreccia generi e codici retorici differenti (Antonio Cammelli, Niccolò Campani, Agnolo Firenzuola), la produzione satirico-burlesca di capitoli in lode di «cose ignobili», che crea una sorta di filone interno alla letteratura dedicata al mal francese (Giovan Francesco Bini, Agnolo Firenzuola, il Grappa, Giovan Francesco Ferrari e altre «pelate»), il rapporto tra un sapere medico misogino e una certa letteratura anticlassicista, (Pietro Aretino, Francisco Delicado, Maestro Andrea Veneziano, Lorenzo Venier), e il legame che unisce l’epos alla narrazione del mal francese (Girolamo Fracastoro e Giovan Battista Lalli). Data la generosità del corpus analizzato e il dialogo costante tra le istanze letterarie e quelle del sapere medico, la ricerca è stata condotta utilizzando sia i metodi interpretativi della critica stilistica sia gli apporti della storia della medicina e della storia delle idee. A questo proposito si è dimostrato che il mal francese poteva diventare l’occasione privilegiata per una riflessione sul moderno, ma anche allegoria politica della corruzione degli Stati italiani all’indomani della discesa di Carlo VIII. Inoltre, la natura venerea aveva dato adito da una parte a un riaggiornamento dei topoi misogini sia in campo medico che in quello letterario, e dall’altra alla nascita di scritture autobiografiche che raccontavano le conseguenze personali e sociali della condizione di infranciosato.
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