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TEORIA DELLA MENTE E DECISION-MAKING: UN APPROCCIO INTEGRATO ALLO STUDIO DELLE ABILITA' MENTALISTICHE IN GIOVANI ADULTI. / ToM E DECISION MAKING: AN INTEGRATED APPROACH ON ToM ABILITY AMONG YOUNG ADULTS

GIUDICI, FEDERICA 05 March 2010 (has links)
La ricerca si prefigge lo scopo di approfondire il funzionamento del ragionamento mentalistico negli adulti e l’associazione tra quest’ultimo e i processi decisionali (Astington, 1996; 1999; Sanfey e coll., 2003) . L’ approccio economico classico (Von Neumann, Morgenstern, 1947) alla decisione non considera adeguatamente la soggettività all’interno del processo decisionale; le recenti sollecitazioni in psicologia hanno sempre più evidenziato la necessità di descrivere come effettivamente le persone prendano delle decisioni. Il primo capitolo offre una definizione approfondita della ToM (Camaioni, 2003); Il secondo capitolo approfondisce la ToM negli adulti(Keysar e coll., 2003)e ei affronta il legame tra ToM e presa di decisione, la quale che richiede la capacità di gestire a livello mentalistico diverse rappresentazioni (Marchetti, Castelli, 2006). Nel terzo capitolo viene presentata l’analisi confermativa di una scala nata in ambito estone e anglosassone (Realo e coll., 2003) che valuta le credenze circa le proprie abilità mentalistiche. Il quarto capitolo descrive uno studio che studia il legame tra il pensiero mentalistico e due “bias decisionali”, l’outcome bias (Baron e coll., 1998) e l’hindsight bias (Fischhoff, 1975). Il quinto capitolo propone una ricerca il cui scopo è lo studio del ruolo della ToM nella decisione: il decision‐making richiede l’abilità di “incontrare la mente altrui” (Battistelli, 1995) per potersi attuare (2000; Fehr e coll., 2007). / The thesis aims to investigate ToM in adults and the association between ToM and decision making (Astington, 1996; 1999, Sanfey et al., 2003). The classical economic approach on decision making (Von Neumann, Morgenstern, 1947) does not consider the subjectivity in the choice-process; psychology have increasingly stressed the need to describe how people actually make decisions. The first chapter provides a ToM definition (Camaioni, 2003) The second chapter discusses ToM in adults (Keys et al., 2003) and addresses the link between ToM and decision making, which requires the ability to manage different mentalistic (Marchetti, Castelli, 2006). The third chapter presents the “Mind reading belief Scale” (Real et al., 2003) which assesses beliefs about mentalistic abilities. The fourth chapter describes a research that investigating the link between ToM and two “decisional bias”, the outcome bias (Baron et al., 1998) and the hindsight bias (Fischhoff, 1975). The fifth chapter proposes a research that aims to study the role of ToM in the decision: the decision-making requires the ability to "meet the other’s mind" (Battistelli, 1995) in order to make a choice(2000, Fehr et al., 2007).
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UNA VALUTAZIONE SULL'EQUITÀ E FONDIARIA E IL SUO IMPATTO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE IN SIERRA LEONE / AN ASSESSMENT ON GENDER EQUITY AND LAND OWERSHIP, AND ITS IMPACT ON FOOD SECURITY IN SIERRA LEONE

MAHOI, ISATA 27 May 2016 (has links)
Della proprietà astratta è associata con lo stato, potere e ricchezza nelle società più africane e terreni agricoli di proprietà appartiene agli uomini. Lo scopo di questo studio è di esaminare il legame tra proprietà fondiaria e differenze di genere nei sistemi di possesso della terra. Questo studio esplora l'accesso delle donne alla terra nell'ambito dei sistemi di consueto possesso. Rassegna i principali aspetti del contributo delle donne africane alla produzione alimentare e raccolto in contanti e offre alcuni suggerimenti per migliorare la loro partecipazione e intensificazione nel settore dei piccoli. Inoltre, lo studio esamina come i cambiamenti nella proprietà fondiaria, proprietà, accesso e diritti alla terra come conseguenza di leggi consuete stanno influenzando la produttività dell'agricoltura, sicurezza alimentare e lotta alla povertà. Il dibattito è incentrato sulle preoccupazioni di un'equa distribuzione tra uomini e donne e Guarda le donne rurali come operai agricoli a un livello in cui le disuguaglianze di genere coincidono. I risultati da questo studio illustrano la cultura predominante e le pratiche tradizionali ancora colpiscono le donne, andare a loro discapito a favore degli uomini per quanto riguarda l'ereditarietà e la diretta proprietà di terreni e proprietà in casa. Parole chiave: Equità di genere, Proprietà della terra, Riforma agraria, Sicurezza alimentare. / Landownership is associated with status, power and wealth in most African societies and agricultural land property belongs to men. The aim of this study is to examine the link between land ownership and gender differences in land tenure systems. This study explores women’s access to land under the customary tenure systems. It reviews the major aspects of African women's contribution to food and cash crop production and offers some suggestions to improve their participation and intensification in the smallholder sector. Also, the study examines how the changes in land tenure, ownership, access and rights to land as a consequence of customary laws are affecting agricultural productivity, food security and poverty alleviation. The debate is centred on concerns of equitable distribution among men and women and looks at rural women as agricultural workers at a level where gender inequalities coincide. The findings from this study illustrate the predominant culture and traditional practices still affect women, disadvantaging them in favour of men regarding inheritance and direct ownership of land and property in the household. Keywords: Gender Equity, Land ownership, Land Reform, Food Security.
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Le parole chiave nelle dinamiche testuali / The Textual Relevance of Keywords

BIGI, SARAH FRANCESCA MARIA 21 February 2007 (has links)
La presente ricerca nasce con lo scopo di indagare la pertinenza del concetto di parola chiave in rapporto alla realizzazione delle dinamiche testuali. Questo concetto è presentato nella letteratura come uno strumento euristico, utilizzato per analizzare oggetti diversi, quali le culture, le società o i testi. Tuttavia emerge una certa discordanza nelle diverse caratterizzazioni delle parole chiave che impedisce di circoscrivere questa categoria di elementi linguistici e di definirne un metodo di individuazione. Dalla nostra indagine emerge che le funzioni delle parole chiave possono essere ricondotte alle metafore della chiave d'accesso , chiave d'interpretazione e chiave di volta . E' in particolare quest'ultima accezione quella più adeguata a descrivere la funzione svolta dalle parole chiave in rapporto alle dinamiche testuali. Esse si caratterizzano cioè per essere elementi linguistici che contribuiscono in maniera strategica a realizzare lo scopo comunicativo globale del testo, instaurando un legame particolarmente forte con il sapere condiviso tra mittente e destinatario. E' questo nesso che giustifica il loro ruolo centrale nella costruzione della strategia comunicativa del testo. Un'applicazione della definizione al testo argomentativo, nell'ultima parte della ricerca, precisa la funzione della parola chiave in relazione a una struttura testuale specifica. / The present research aims at analysing the concept of keyword in the context of textual analysis. In the literature keywords are mostly conceived of as tools useful to give insights into cultures, societies or texts. Nevertheless they are not univocally described and it is difficult to outline a precise method for their identification. In fact the methods proposed are highly subjective as keywords are mainly indicated as the results of previous interpretations conducted on the culture, society or text which is being analysed. In this research instead we are interested in the possibility of describing keywords as elements concurring in the construction of textual meaning. This presupposes the definition of the specific function played by keywords and a logical-semantic textual theory which allows analysing the structure of texts and the ways in which they realize their communicative goals. Congruity Theory is the theory which seemed to offer the most comprehensive methodology to analyse texts. Thanks to the theoretical tools offered by it, we define keywords as linguistic elements that play a strategic role in the realization of the text's global communicative aim. The last part of the research is devoted to the application of the definition to argumentative texts, showing in which ways keywords contribute in the realization of their persuasive goal. In relation to these texts the specific function of keywords appears to be that of giving arguments their persuasive power.
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La Russkaja Jazykovaja Kartina Mira: teorie, metodi di analisi e applicazioni

VERSACE, MARIA 14 February 2011 (has links)
La ricerca offre per la prima volta una disamina ampia, approfondita ed aggiornata degli studi linguistici post-sovietici dedicati alla Russkaja Jazykovaja Kartina Mira; essi dimostrano, attraverso l’analisi semantica delle parole-chiave della lingua russa, l’esistenza di concetti glotto-specifici, e dunque l’esistenza di un quadro del mondo veicolato dalla lingua russa. Nella ricerca viene indagato dapprima il contesto storico-culturale che ha portato al sorgere dell’indirizzo linguistico della RJaKM e viene mostrato il legame esistente tra le ricerche sulla RJaKM e lo sviluppo degli studi di semantica lessicale, nonché l’apporto della linguistica occidentale all’evoluzione della linguistica sovietica. Individuati poi i rappresentanti attualmente più autorevoli degli studi sulla RJaKM - la Scuola di Anna Wierzbicka e la Scuola Semantica di Mosca per la descrizione integrale della lingua e la lessicografia sistemica - si considerano in modo sistematico e comparativo i principi teorici alla base delle rispettive concezioni linguistiche e i metodi di analisi semantica, applicati alla parola russa smirenie, valutandone la loro efficacia. Quindi, si presentano alcune applicazioni della RJaKM e si indicano alcuni strumenti linguistici e lessicografici innovativi, utilizzati o prodotti all’interno di tali studi, particolarmente utili nella didattica della lingua e della linguistica russa. Infine, si offre una valutazione conclusiva del fenomeno studiato, individuando nuove vie di ricerca nell’ambito dell’analisi linguistico-culturale. / This dissertation represents the first extensive and updated research of the post-Soviet linguistic studies dedicated to Russkaja Jazykovaja Kartina Mira. These studies demonstrate the existence of specific language ideas through a semantic analysis of the keywords of the Russian language. As a consequence, these studies also display a perspective on the world vehiculated by the Russian language. The research opens with an investigation of the historical and cultural context that lead to RJaKM’s linguistic disposition and it shows the existing link between analysis on RJaKM and the development of the studies on lexical semantics. It also shows how western linguistics contributed to the evolution of Soviet linguistics. After mentioning the most authoritative and representative experts on RJaKM, such as Anna Wierzkicka’s School and the Moscow Semantic School for the Integrated Description of Language and Systematic Lexicography, this dissertation systematically and comparatively considers the theoretical principles at the base of both schools linguistic ideas and methods of semantic analysis, applying them to the Russian word ‘smirenie,’ and consequently evaluating their effectiveness. As an outcome, this research presents some possible applications of RJaKM and it indicates some innovative linguistic and lexicographic tools which were either employed or even produced at the bosom of RJaKM studies and are especially useful for the teaching of the Russian language and linguistics. In conclusion, this dissertation offers a final evaluation of the studied phenomena, defining new research paths in the fields of linguistics and cultural analysis.
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Promuovere l'aderenza alla Ventilazione Non Invasiva (NIV) nella BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) con un breve intervento psicologico / PROMOTING ADHERENCE TO NON INVASIVE VENTILATION (NIV) IN CHRONIC OBSTRUCTIVE PULMONARY DISEASE (COPD) WITH A BRIEF PSYCHOLOGICAL INTERVENTION

VOLPATO, ELEONORA 23 February 2018 (has links)
Persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) possono avere diversi atteggiamenti verso la ventilazione non invasiva (NIV), inclusi il rifiuto o l’utilizzo inappropriato. Questo costituisce uno spreco di risorse pubbliche, comportando costi significativi per l'assistenza sanitaria. Lo studio mirava ad analizzare l'impatto di un breve intervento di supporto psicologico sull'aderenza alla NIV in pazienti con BPCO. E’stato condotto uno studio clinico controllato e randomizzato a due rami su 84 pazienti con BPCO e con indicazione per NIV. Il gruppo sperimentale ha ricevuto un breve supporto psicologico, che include colloqui clinici, esercizi di rilassamento e di mindfulness. I controlli hanno ricevuto cure standard e hanno guardato video educativi relativi alla gestione della malattia. Il percorso era strutturato in 4-8 sessioni in ospedale, a casa e/o in telemedicina. Sono stati valutati valori, credenze ed esperienze di NIV attraverso interviste semi-strutturate e colloqui clinici. L'intervento psicologico è risultato correlato a miglioramenti della qualità della vita e dell'aderenza. Ha permesso di delineare un modello teorico del processo di adattamento alla NIV in pazienti con BPCO. I risultati suggeriscono che questo intervento psicologico può incrementare l'accettazione e l'aderenza alla NIV nella BPCO nella pratica clinica e sottolinea l'importanza di determinare le ragioni sottostanti l’uso della NIV. / People with chronic obstructive pulmonary disease (COPD) may have different attitudes toward non-invasive ventilation (NIV), including rejection and misuse. That is a waste of public resources and results in significant health care costs. The study aimed to analyze the impact of a brief psychological intervention on adherence to NIV among COPD patients. A two-branch randomized controlled trial was conducted with 84 COPD patients using NIV. The experimental group received psychological support, including counseling, relaxation and mindfulness-based exercises. Controls received standard care and were exposed to educational videos. The intervention was structured over 4 to 8 meetings at the hospital, at home and/or via telemedicine. Values, beliefs and experiences of NIV were assessed with semi-structured interviews. The psychological intervention was related to improvements in both adherence and quality of life. A theoretical model of the adaptation’s process to NIV in COPD patients emerged. The findings suggest that this psychological intervention could increase acceptance and adherence to NIV in COPD in clinical practice.
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INDICATORI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE IMPLEMENTATI IN UN SISTEMA DI SUPPORTO ALLE DECISIONI PER IL SETTORE VITICOLO / ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY INDICATORS IMPLEMENTED IN A DECISION SUPPORT SYSTEM FOR VITICULTURAL SECTOR / ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY INDICATORS IMPLEMENTED IN A DECISION SUPPORT SYSTEM FOR VITICULTURAL SECTOR

MACCONI, MARTINA 17 March 2016 (has links)
La tesi si basa sui principi della sostenibilità ambientale applicati al settore della viticultura. I principali obiettivi sono: i) analisi della letteratura riguardante gli indicatori agro-ambientali, ii) sviluppo di una metodologia innovativa per valutare l’impatto ambientale della viticultura e, iii) applicazione della metodologia in casi pratici. La parte introduttiva è dedicata all’analisi degli indicatori agro-ambientali e delle relative politiche europee, alle tematiche inerenti il vino sostenibile e i sistemi di supporto alle decisioni per una viticultura sostenibile. Nella seconda parte è presentata una rigorosa e completa metodologia per valutare il livello di sostenibilità in tutte le fasi della produzione di uva, usando sia indicatori agronomici sia l’approccio della valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment). Sono state identificate sei categorie di impatto: salute umana, aria, suolo, biodiversità, consumi energetici e uso dell’acqua. Ogni categoria è composta da sotto-indicatori, per un totale di 21 sotto-indicatori, ognuno dei quali avente un punteggio (da 0 a 5) e un peso relativo nel punteggio complessivo di sostenibilità (da 0 a 5). La terza parte riguarda l’applicazione della metodologia in casi studio all’interno del progetto europeo “InnoVine”. Il lavoro di ricerca è stato realizzato seguendo le linee guida di standard internazionali e documentate fonti di letteratura per la valutazione della prestazione ambientale ed elaborando metodologie originali per la raccolta dei dati, la quantificazione degli impatti e l’interpretazione dei risultati. Infine, i risultati ottenuti confermano: i) la validità della metodologia nel calcolare gli impatti delle differenti pratiche viticole sull’ambiente e, ii) la possibilità di implementare la metodologia in un sistema di supporto alle decisioni per una viticultura sostenibile. / The thesis focuses on environmental sustainability principles applied to the viticultural sector. The main goals are: (i) analysis of the literature background on agri-environmental indicators, (ii) development of an innovative methodology to assess environmental impacts of viticulture, and (iii) testing of the methodology in practical cases. The introduction is dedicated to the analysis of the agri-environmental indicators and the related EU policies, sustainable wine issues, and decision support systems for a sustainable viticulture. In the second part, a rigorous and complete methodology is developed to assess the sustainability level of viticulture in all the phases of the grape growing using both agronomic indicators and the Life Cycle Assessment approach. Six impact categories were identified: human health, air, soil, biodiversity conservation, energetic consumptions, and water use. Each category is composed by sub-indicators, for a total of 21 sub-indicators, each of them having a score (between 0 and 5) and a defined weight on the overall sustainability score (between 0 and 5). In the third part, the methodology was tested in practical cases within the European project “InnoVine”. The study is carried out following the guidelines from international standards and from documented literature sources for the assessment of the environmental performance and elaborating original methodologies for the input data collection, the quantification of the impacts, and the interpretation of the results. Finally, the results obtained confirm: i) the methodology validity in quantifying the impacts of different grape production practices on the environment, and ii) the possibility to implement the methodology in a decision support system for a sustainable viticulture.
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Imagery and perception in subjects with acquired brain damage

OLIVERI, SERENA 07 April 2011 (has links)
Le immagini mentali sono un analogo della percezione? Studiando i pazienti con danni cerebrali, abbiamo visto che le menomazioni percettive sono spesso associate a limitazioni nella capacità di creare immagini (Farah 1988, 2000). Nella recente letteratura tuttavia sono riportati casi di doppia dissociazione, in cui funzioni percettive sono preservate e quelle immaginative danneggiate, o viceversa, funzioni percettive danneggiate ma intatta capacità immaginativa. Nel seguente studio l’obiettivo è indagare i rapporti tra la percezione e immaginazione in pazienti con danno cerebrale, in 5 diversi domini: forme, colori, volti, materiale ortografico e relazioni spaziali. Nel primo studio l'obiettivo era di esplorare le immagini mentali e la capacità di percezione visiva in pazienti con lesioni cerebrali attraverso una batteria di test sviluppata da Bachoud Levi, Bartolomeo, Chokron nel 2001 e adattata per il campione italiano da Antonietti, Oliveri, Incorpora et al. (2008). In un secondo studio abbiamo indagato le relazioni tra imagery e stile cognitivo visualizzatore/verbalizzatore, proponendo 2 questionari (VVQ e QSVV). Infine in un terzo studio, attraverso indagini strumentali (DTI, TAC, RMN) in un gruppo di pazienti con danno focale e deficit specifici di imagery, abbiamo individuato le correlazioni tra deficit nei diversi domini dell’imagery e della percezione con i danni corrispondenti a livello neurale. / Is imagery an analogous of perception? By studying patients with brain damage we saw that perceptual impairments are often associated to limitations in the ability to create images (Farah 1988, 2000). In recent literature we found cases of double dissociation, in which perceptual functions are preserved and those imaginative impaired or, vice versa, there are damaged perception functions but intact imaginative capacity. We aim to investigate the relationships between perception and imagery in patients with brain damage, in 5 different domains: shapes, colour, faces, orthographic material and spatial relationships. In the first study the aim was to explore mental imagery and visual perception skills in patients with brain injury through a battery of tests developed by Bachoud-Lèvi, Bartolomeo, Chokron in 2001, and readapted for the Italian sample by Antonietti, Oliveri, Incorpora et aal (2008). In a second study we investigated the relationships between imagery test performance and visualizer/verbalizer cognitive style, detected by proposing 2 questionnaires (VVQ and QSVV). Finally in a third study, through instrumental investigations (DTI, TAC, MRI) in a group of patient with focal damage and specific imagery deficit, we aimed to correlate imagery and perception deficits to corresponding impairment in neural correlates.
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Perchè non facciamo un altro figlio? Implicazioni economiche delle intenzioni riproduttive individuali e di coppia in Italia tramite un approccio Mixed-Method. / WHY NOT HAVING ANOTHER CHILD? THE ECONOMICS OF FERTILITY INTENTIONS FOR INDIVIDUALS AND COUPLES IN ITALY: A MIXED-METHOD APPROACH

CAVALLI, LAURA 08 November 2010 (has links)
La presente tesi è un contributo allo studio delle implicazioni economiche delle intenzioni di fecondità e all’analisi degli aspetti economici legati ai processi decisionali riproduttivi. Precisamente la tesi, composta da tre capitoli indipendenti e basata su dati Italiani, si focalizza su donne, su individui che vivono in coppia e sulle coppie. In particolare lo studio mira a comprendere: i) l'interazione esistente tra il mercato del lavoro (con un focus particolare sul ruolo del settore occupazionale femminile) e le preferenze per la formazione della famiglia; ii) le influenze della ripartizione dei ruoli domestici all’interno della coppia sulle intenzioni riproduttive; iii) le determinanti (all’interno delle coppie) dell’accordo/disaccordo circa l'intenzione di diventare genitori una seconda volta, e -per coppie che registrano un disaccordo- iv) le determinanti che spingono una donna a contrastare l’intenzione positive del suo partner per un secondo figlio. La tesi utilizza il mixed-method design, una strategia basata sull’analisi quantitativa dei dati nonché sull’analisi approfondita di interviste: questo approccio consente di studiare l'argomento da diverse prospettive e -grazie ai due metodi di ricerca -quantitativo e qualitativo- di approfondire le conoscenze del fenomeno di interesse. / The thesis is a contribution to the study of the economic implications of fertility intentions and desires and of the economic aspects of the fertility decision making process. Precisely, it is based on three autonomous chapters and it aims at understanding: a) for women and for individuals within the couples the interplay between fertility and labour market preferences (with a particular focus on the role of women's sector of employment), and the influences that the (un)balanced division of domestic duties play on the intentions of becoming parents for another time in Italy; b) for couples living together the determinants of their (dis)agreement about the intention of becoming parents again; and c) for couples that disagree on future fertility plans, the determinants of female’s contrasting attitude towards her partners’ positive fertility intention. The dissertation uses a mixed-method design- a strategy based on survey data analysis as well as in-depth interviews analysis: this approach allows investigating the topic from different perspectives, by means of both quantitative and qualitative research methods in order to provide new insights into the phenomenon of interest.
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I consumatori di fronte ai paradossi dell’offerta di prodotti alimentari sostenibili. Uno studio comparativo tra Francia e Italia / LES CONSOMMATEURS FACE AUX PARADOXES DE L'OFFRE DE PRODUITS ALIMENTAIRES DURABLES. Une étude comparative entre France etItalie / Consumers faced with the paradoxes of sustainable food products offer. A comparative study between France and Italy

MORUZZI, ROMINA 21 February 2013 (has links)
Questo studio si propone di esplorare i paradossi esistenti nell’offerta di prodotti alimentari sostenibili e, di conseguenza, i comportamenti (strategie di coping) (Lazarus e Folkman, 1984) adottati dai consumatori al momento di tale percezione. A questo scopo abbiamo adattato il modello concettuale di Mick e Fournier (1998), sviluppato inizialmente per i paradossi delle tecnologie moderne, al contesto dell’Alimentazione sostenibile. A livello metodologico, è stata realizzata un’inchiesta qualitativa presso 84 individui “ordinari” (non militanti) in Francia e Italia. In più, sono stati interrogati 18 soggetti (individui militanti) che fanno abitualmente i loro acquisti presso la rete dell’AMAP, in Francia, e dei GAS in Italia. Le interviste semi-strutturate hanno permesso di mettere in luce delle differenze tra i consumatori “ordinari” dei due Paesi da un punto di vista delle strategie di coping evocate per superare i paradossi percepiti. Così abbiamo proposto tre profili di consumatori “ordinari”. Al contrario gli individui militanti si avverano come un gruppo più omogeneo tra i due contesti d’indagine, sia a livello di percezione di paradossi sia nell’adozione di pratiche sostenibili. La ricerca ha, altresì, evidenziato delle caratteristiche più specifiche alle due nazioni, per esempio a livello della struttura di mercato, della comunicazione sui prodotti sostenibili, nonché nell’ottica delle caratteristiche socioculturali. Pertanto questo studio ha avuto tre obiettivi: teorico al fine di verificare i paradossi elencati e le strategie di coping adottate dai consumatori francesi e italiani; metodologico adattando gli “ingranaggi” del modello concettuale di Mick e Fournier (1998) al contesto specifico di ricerca; e poi pratici allo scopo di distinguere degli elementi frenanti la diffusione dell’offerta sostenibile e altri che possano favorire lo sviluppo di un consumo sostenibile in ciascun Paese, come attraverso un’offerta più mirata agli aspetti ambientali in Francia ("filière nord/nord" di agricoltori francesi equo-solidali, biologici e locali) e delle produzioni più legate agli aspetti etici in Italia (ex. prodotti di economie solidali). / This study aims to explore existing paradoxes in the offer of food sustainable products and consequently consumers’ behaviours (coping strategies) (Lazarus and Folkman, 1984) at the time of this perception. For this purpose, the theoretical model of Mick and Fournier (1998), built initially for studying the paradoxes of modern technologies, were adapted to sustainable food consumption. At methodological level, a qualitative survey was conducted among 84 “ordinary” consumers in France and Italy. Later other 18 subjects, usually involved into sustainable purchases (participants of AMAP, GAS), were interviewed. The semi-structured interviews shed light on some differences between “ordinary” consumers of the two countries when they adopted coping strategies to go beyond perceived paradoxes. Thus we proposed three ordinary consumers’ profiles. On the contrary engaged individuals are like a more homogeny group going over national boundaries. They agree with paradoxes and sustainable practices. In addition, the research pointed out some divergent aspects connected with specific context, for instance market of sustainable food products, communication over this offer and social cultural characteristics. Finally, this work had three objectives: theoretical to verify the paradoxes listed and evocated consumers’ strategies by French and Italian consumers; methodological regarding the adaptation of the conceptual model “gears” of Mick et Fournier (1998) to the context of sustainable consumption; and then practical ones such as identification of barriers for developing sustainable consumption and specific possible ways of growth: more attention to environmental aspects in France (“filière nord/nord” of organic, fairly, local French peasants) and ethics products in Italy (products issued from social economies).
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Sostenibilità applicata: esplorando le strategie di Business Inclusivo attraverso le dimensioni spaziali ed istituzionali. / APPLIED SUSTAINABILITY: EXPLORING INCLUSIVE BUSINESS STRATEGIES ALONG SPATIAL AND INSTITUTIONAL DIMENSIONS

DAL NEGRO, LUCIA 06 March 2014 (has links)
Questo studio analizza i meccanismi di diffusione di iniziative di Inclusive Business secondo i principi della Teoria Base della Piramide (BOP). La ragione è quella di approfondire l’ipotesi che tali iniziative possano rappresentare un modello di policies a favore dello Sviluppo Sostenibile e Umano, a livello globale. Due variabili sono state analizzate: la replicabilità geografica dei modelli di inclusive Business e la presenza di un contesto istituzionale di supporto. Lo studio ha verificato l’ipotesi attraverso un’analisi qualitativa di due aziende (per la variabile geografica), quindici laboratori appartenenti al BOP Learning Lab Network (per la variabile istituzionale) e novantasei casi-studio del database UNDP Growing Inclusive Markets (per entrambe le variabili). I risultati indicano la presenza di barriere culturali, politiche, normative ed economiche che impediscono la replicabilità/diffusione di iniziative BOP. Dal punto di vista istituzionale, appare una scarsa integrazione dei rappresentanti delle comunità BOP all’interno delle istituzioni a loro supporto. Tuttavia, sono emersi due driver per la diffusione di iniziative BOP: reti migratorie e organizzazioni settoriali. Questi sono stati analizzati evidenziandone le potenzialità relativamente alla domanda di ricerca. Infine, sono state presentate questioni aperte derivanti dalla diffusione di meccanismi di Inclusive Business a livello globale, contestualizzandole in rapporto alla Teoria BOP. / This study wants to investigate the process of diffusion of Inclusive Businesses according to the principles of the Bottom of the Pyramid (BOP) theory. The rationale is to investigate whether the Inclusive Business approach may lead to a new policy framework addressing Sustainability needs and Human Development, at a global level. Two diffusion-related variables were tested: the geographical replication of Inclusive Business models and the presence of a supporting institutional landscape. The study verified the hypothesis through a qualitative analysis of two firms (geographical replication variable), sixteen labs from the BOP Learning Lab Network (supporting institutional landscape variable) and ninety-six case-studies of the UNDP Growing Inclusive Markets database (both variables). Results showed cultural, policy, regulatory and economic barriers hampering the geographical replication of BOP ventures. From the institutional point of view, results showed a poor integration of actors from the BOP within the supporting institutions. Yet, two drivers to diffuse the Inclusive Businesses emerged: migrant networks and sector-level organizations. Both were investigated highlighting their potentialities in relation to the research question. Finally, open issues on the diffusion of Inclusive Business models were presented, explaining their contribution in advancing the state of the art of the BOP theory.

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