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La valutazione degli strumenti per la diagnosi sociale della genitorialita'. Uno studio di caso sulla provincia di Bologna / Evaluation of tools for the social diagnosis of parenthood A case study in Bologna province

Ortolani, Anna <1982> 27 May 2015 (has links)
La ricerca dottorale che ho sviluppato si propone di analizzare il percorso di valutazione della genitorialità recentemente delineato dai servizi sociali territoriali della provincia di Bologna attraverso la sperimentazione di strumenti per la diagnosi sociale, valutando gli esiti dell’applicazione, anche in confronto all’utilizzo di metodi tradizionali. Il progetto ha il suo fulcro tematico, nel qualificare le pratiche professionali, con il fine ultimo di giungere ad un percorso di diagnosi sociale scientificamente fondato. Il mio obbiettivo quindi non è stato analizzare in termini astratti e idealtipici le metodologie professionali di riferimento per i 32 operatori coinvolti, quanto piuttosto di formarli all’utilizzo di una serie di strumenti elaborati nelle fasi precedenti del progetto, e condurre una ricerca empirica su un numero, sufficientemente ampio, di “casi concreti” costituito da nuclei familiari in carico ai servizi sociali. Più precisamente l'ambito privilegiato d’analisi è stato individuato nel rapporto tra operatore ed utente, allo scopo di evidenziare pregi e difetti dell'utilizzo di strumenti professionali finalizzati alla diagnosi sociale. Inoltre va sottolineato che l’analisi della letteratura sul tema ha evidenziato l’esistenza di un numero molto limitato di studi empirici sulle metodologie di servizio sociale, condotti peraltro su un numero di casi e di variabili molto ristretto, e per lo più in territorio statunitense, dove il sistema di Welfare si caratterizza per una impostazione tale da rendere veramente difficile la comparazione con la realtà italiana. Quello a cui ho inteso pervenire non è un giudizio ultimo sull’efficacia di questa specifica metodologia tout-court, ma piuttosto analizzare, attraverso l’utilizzo di materiali quanti-qualitativi derivati dalla sperimentazione, quelle che sono le condizioni che si vengono a determinare quando, nel percorso di presa in carico sociale, vengono introdotti strumenti specifici, metodologia chiara e alto coinvolgimento delle componenti relazionali del processo: operatori, familiari e rete sociale allargata. / My doctoral research is to develop the way to analyse and evaluate the parenting tools recently outlined by the local social services in the province of Bologna through testing of tools for social diagnosis, evaluating the results of the application, in comparison to the use of traditional methods. The project has its thematic emphasis in achieving qualified professional practices, with the ultimate goal of reaching a scientifically founded process of social diagnosis. The aim then was not to analyse the typical professional methodologies used by the 32 workers involved in the case-study but rather to train them in using a series of tools developed in the previous phases of the project. I conducted empirical research on a number of cases to analyse and identify the relationship between social workers and families under care in order to highlight the pros and cons of using professional tools. It should also be emphasized that the analysis of the literature on the subject has shown that there is a very limited number of empirical studies on the methodologies of social service. The research shows there were previous studies conducted on a small number of cases and variables but mostly of these were in the USA where the Welfare Systems setting is not comparable with the Italian system. What I intended to achieve is not a final judgment on the effectiveness of this specific methodology but rather to analyse, through the use of quantitative and qualitative materials derived during the experimental period, the conditions introduced in the relation between social workers and families under care, using specific tools, clear methodology and emphatic components of the process: the operators, families and social network.
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Prove di democrazia. Partecipazione e cittadinanza attiva tra pratiche di impegno civico collettivo e collaborazione informale nella rigenerazione di beni comuni urbani / Experimental democracy. Participation and active citizenship between collective civic engagement practices and informal collaboration in the regeneration of urban commons

Allegrini, Giulia <1978> January 1900 (has links)
Nel corso degli ultimi vent'anni si è assistito ad una diffusa sperimentazione di processi partecipativi, tesi al coinvolgimento dei cittadini nelle scelte pubbliche. La letteratura sul tema inquadra tale rinascita di spazi della partecipazione nel contesto della crisi della politica e delle democrazia, in particolare di quella rappresentativa, quindi non della politica in generale e verso questioni di interesse pubblico, ma delle forme più tradizionali di partecipazione politica. Nel quadro di una “rinascita” di forme di partecipazione alternative si assiste al diffondersi di pratiche che vedono i cittadini farsi promotori di iniziative, in quartieri, strade, «micro-aree urbane», mettendo al centro la cura di beni comuni, la convivenza e la vivibilità negli spazi pubblici urbani. Allo stesso tempo, come mostrano anche diversi studi e ricerche, si assiste all'emergere di un crescente interesse da parte delle istituzioni stesse verso la promozione di percorsi tesi ad accrescere senso di responsabilità dei cittadini nella cura del territorio, delle comunità di cui fanno parte, per la promozione di vivibilità, coesione sociale. La ricerca ha quindi rilevato e messo a fuoco un terreno a tratti ibrido, sperimentale, di incontro tra cittadini che si attivano ed organizzano e istituzioni che diventano sostenitrici, ma senza guidare. La ricerca analizza in particolare tre campi di pratiche, nel Quartiere San Donato, a Bologna, anche alla luce del recente Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la rigenerazione e la cura di beni comuni urbani. L'attenzione è agli orizzonti di senso della, al rapporto cittadini e istituzioni che in esse prende forma, indagando se e come possono essere lette come sperimentazioni democratiche che danno vita a relazioni dialogiche nella sfera pubblica, a pratiche di responsabilità sociale condivisa, e allo sviluppo di capacità sociali collettive. / During the last 20 years there has been a large experimentation of participatory process to involve citizens in the public policy making. The literature, often frame this increasing of spaces of participation in the general context of a crisis of representative democracy and of traditional forms of political participation. In the context of an increasing of alternative forms of participation, there is a proliferation of citizens infinitives, at neighborhood level, in the streets, in “micro-urban” areas, with a focus on commons' care, livability in the urban public spaces. At the same time there is an emerging interest of the institution in the promotion of processes aiming at fostering the citizens responsibility in the care of territory, community, and for the social cohesion. The research has identify an hybrid and sometimes experiential field of encounter between active, self- organized citizens and institutions that sustain and support these citizens initiatives but without taking a lead. The research analyzed three field of practices, in the San Donato Neighborhood, in Bologna, the city where recently has been adopted a new set of rules for the collaboration between citizens and administration for the regeneration and care of urban commons'. The focus is on the meanings, on the relations between citizens and institutions emerging in these practices, training to understand if is possible to read them as a democratic experimentation able to create a public dimension, to develop social, collective capabilities and sheared social responsibility.
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Pratiche e percorsi di auto-organizzazione di vicinato: il fenomeno della social street a Bologna e la rete di prossimità (o di vicinato) a Buenos Aires / Practices and paths of neighborhood self-organization: the phenomenon of the Social Street in Bologna and the neighborhood network in Buenos Aires / Prácticas y recorridos de autorganización vecinal: el fenómeno de la Social Street en Bologna y los foros de vecinos en Buenos Aires

Artusa, Marina Susana <1969> January 1900 (has links)
L’auto-organizzazione dei cittadini è una pratica sociale oramai diffusa in tutto il mondo, in quanto risposta alla crisi. In un contesto di contrazione economica e peggioramento della qualità della vita quotidiana, organizzarsi, al di là delle risorse economiche pubbliche, è un’alternativa che permette alla popolazione colpita dalla disoccupazione, dalla recessione e dalla mancanza di futuro di soddisfare i propri bisogni fisici, emozionali e sociali. Questa ricerca analizza dunque le pratiche d’auto-organizzazione, sviluppatesi nei rapporti di prossimità e tesi alla costruzione di una cultura della responsabilità, attraverso lo studio di due esperienze che si stanno svolgendo in contesti urbani e sociali diversi come possono essere la città di Bologna, in Italia, e Buenos Aires, la capitale dell’Argentina. La chiave di lettura teorica per analizzare tali forme d’auto-organizzazione è quella di ripensarle nell’ottica della creazione del capitale sociale orientato al bene comune. / In a context of social crisis, economic contraction and devaluation of the quality of life, interaction and social self-organized networks of citizens are emerging practices worldwide today. They represent a strategy of social innovation that allows people affected by unemployment, recession and the lack of a future to satisfy their physical, emotional and social needs. This research analyzes these social self-help forms as a challenge to build social capital in the framework of theCommons. Through the study of two experiences that are taking place in different urban and social contexts as can be the city of Bologna in Italy, and Buenos Aires, the capital of Argentina, this theoretical interpretation aims to analyze these forms of social self-organization and to rethink them as resources to build a shared social responsibility paradigm.
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La sociologia relazionale di Georg Simmel. La relazione come forma sociale vitale / Georg Simmel's Relational Sociology. The Relation as vital social form

Ruggieri, Davide <1979> 27 May 2015 (has links)
La tesi di dottorato ha come oggetto il pensiero sociologico di Georg Simmel con particolare riferimento alla sua interpretazione nei diversi indirizzi di ricerca della sociologia relazionale contemporanea. In particolare, si propone una rilettura del contributo simmeliano alla luce del paradigma relazionale della sociologia di Pierpaolo Donati. Il lavoro di ricerca è stato condotto secondo una rigorosa ricognizione testuale dell’opus simmeliano e della bibliografia critica internazionale sull'argomento in oggetto. A partire dalla nozione di relazione sociale, si dipana l’analisi della proposta sociologica simmeliana: il termine tedesco Wechselwirkung (azione reciproca) racchiude la complessa semantica con cui assume senso l’intera teoria sociologica simmeliana. Simmel è il primo "sociologo relazionale", come sostenuto da Donati, e in questa ricerca si cerca di mostrare le evidenze della validità di tale asserzione. Nella formulazione simmeliana si trovano importanti indizi teorici che permettono di rielaborare la relazione nei termini di una “forma sociale vitale”. Questo significa che la relazione sociale trova la sua ragion d’essere in quanto fenomeno umano che si determina a partire dalle nozioni di “spirito” (Geist) e “vita”(Leben). Nel primo capitolo si chiarisce la natura di questa relazione sociale in rapporto alle varie proposte sociologiche relazionali in campo internazionale. Nel secondo capitolo si analizza in maniera critica la (ri)formulazione simmeliana della relazione come scambio (nella forma simbolica del denaro) e le interpretazioni relazionali che si sono succedute a partire da questo cambio di rotta. Nel terzo capitolo vengono passate in rassegna le principali figure relazionali (la vita della metropoli, la moda, il conflitto, il povero, lo straniero) con le quali si confronta il sociologo berlinese. Nel quarto capitolo si propone di rileggere fenomeni sociali e culturali come forme relazionali in riferimento alla sfera dell’arte e della teologia (religione). / The subject of this doctoral dissertation is Georg Simmel’s sociology in light of its interpretation by various schools of contemporary relational sociology. It specifically focuses on the interpretation of Simmel’s contribution according to Pierpaolo Donati’s relational paradigm. This research was rigorously conducted by studying Simmel’s texts and the existing international bibliography on Simmel and relational sociology. Simmel’s theory first addresses the notion of relation, which is a central issue and plays a fundamental role in the comprehension of social facts: the German term Wechselwirkung (reciprocal action) encompasses the wide semantics that summarizes Simmel’s entire sociological theory. Simmel is considered the first relational sociologist, as affirmed by Donati, and this research attempts to corroborate and to offer further proof of the validity of this assertion. Simmel’s sociological contribution presents the relation as “vital social form”: social relation is the very essence of sociology, which finds its raison d’être as a human phenomenon determined by notions such as “spirit” (Geist) and “life” (Leben). The first chapter of the dissertation compares the nature of Simmel’s social relation with various proposals of international relational sociologies. The second chapter offers a critical analysis of Simmel’s reformulation of relation as exchange (in the symbolic form of money): this represents a significant change in his epistemological configuration of relation. The third chapter focuses on the main relational figures of Simmel’s sociology (city life, fashion, conflict, the poor, the stranger). The fourth chapter suggests that cultural and social phenomena be read as relational forms referring to the spheres of art and theology (religion).
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Voucher famiglia e politiche sociali: teoria sociologica e studi di caso

Martignani, Luca <1978> 12 June 2007 (has links)
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Adolescenti, consumi e identità tra globale e locale: una ricerca visuale su giovani dell'Emilia-Romagna

Pighi, Elisa <1978> 12 June 2007 (has links)
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I nidi e le scuole dell'infanzia come servizi relazionali: uno studio sociologico di caso

Tarroni, Nadia <1978> 12 June 2007 (has links)
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La comunicazione tra pluralismo e controllo: il comitato regionale per le comunicazioni

Tirotta, Rosella <1976> 12 June 2007 (has links)
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Collegi universitari e formazione del capitale sociale: una lettura relazionale

Zani, Roberto <1974> 12 June 2007 (has links)
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"Dalla marca al goodwill: l'etica nell'insegna". Il valore immateriale della marca

Meglioli, Roberto <1963> 12 June 2007 (has links)
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