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«Wordes bolde». Evoluzione stilistica dal "Roman de Horn" a "King Horn" a "Horn Childe"Gottardi, Pierandrea 12 July 2022 (has links)
The doctoral thesis compares the style of the “Romance of Horn”, “King Horn”, and “Horn Childe and Maiden Rimnild”. Each of them is a different version of the same story; the first is an Insular French romance, the second and third are Middle English romances. The stylistic analysis is both quantitative and qualitative, and it is developed employing the lemmatized edition of each witness of each version. The work begins with an introduction to the concept of style. The first chapter focuses on a review of the literature regarding each version, considering specifically the witnesses and textual criticism, metre and genre, language, date, and style. For the Insular French version, a specific review of the literature about the author is offered. The second chapter introduces stylometry and stylistic analysis with a brief literature review. Then, the protocols for the edition and lemmatization of each witness are described. Finally, the methods adopted for the stylistic analysis are explained. The third chapter develops the study of descriptions, anaphors, and formulas in each version. The collected data and their interpretations are considered altogether through the lens of a group of theoretical concepts: connotation, attribution, horizon of expectations and discursive tradition. Via these concepts, a trajectory of stylistic mutations is traced, and a link between style and socio-cultural context is displayed. The conclusions sum up all the information and inferences, suggesting further possibilities for new research. / La tesi sviluppa lo studio comparativo dello stile come osservato nel “Roman de Horn”, in “King Horn” e in “Horn Childe and Maiden Rimnild”, tre versioni della medesima vicenda, la prima in anglonormanno, le altre due in inglese medio. Nella tesi l’indagine stilistica è svolta in maniera qualitativa e quantitativa, lavorando sulle edizioni lemmatizzate secondo codifica TEI dei singoli testimoni di ciascuna versione. Dopo un’introduzione sul concetto di stile, il primo capitolo è dedicato a un’introduzione ai testi e ai testimoni delle tre versioni. Dopo un cappello introduttivo sui rapporti genetici tra le versioni, di ciascuna di esse si opera un'escussione della bibliografia esistente intorno a testimoni ed eventuale stemmatica, metro e genere, lingua, datazione, stile dell’opera; per la versione anglonormanna si aggiunge uno specifico approfondimento sull’autore. Nel secondo capitolo, si inquadrano stilistica e stilometria nel panorama accademico attuale, quindi si espongono i protocolli di edizione e lemmatizzazione adottata, infine i metodi di analisi adottati e le ragioni per cui circoscrivere l’indagine ai fenomeni di descrizione, anafora e formula. Nel terzo capitolo si procede ad analizzare in ogni versione le descrizioni e poi anafore e formule. Per le descrizioni, dopo aver offerto un quadro specifico per versione, si opera una sintesi sulla base dei concetti di connotazione e attribuzione, chiarendo una possibile traiettoria del mutamento stilistico. Parallelamente, dopo un’analisi di anafore e formule in ciascuna versione si offre una visione d’insieme alla luce dei concetti di orizzonte d’attesa e tradizione discorsiva, ponendo così in relazione stile e contesto socioculturale dell’Inghilterra medievale. Nelle conclusioni, si riassumono gli approdi dell’analisi, valutando metodi e risultati e proponendo possibili aperture a lavori futuri.
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