La ricerca rappresenta un'indagine qualitativa di carattere esplorativo in merito al tema dell’identità e delle rappresentazioni sociali dei bambini che vivono sulle strade di Nairobi (Kenya). Sono state messe in luce e analizzate le numerose rappresentazioni degli street children, tra cui quella spregiativa – chokora – elaborata dalla comunità locale, che li assimila a rifiuti) per far emergere quanto l’identità del bambino di strada possa essere compresa facendo riferimento al soggetto come a un prodotto di condizionamenti sociali e culturali o anche come entità potenzialmente capace, all’interno di una continuità narrativa, di elaborare riflessivamente la propria esperienza e di produrre attivamente nuovi significati e nuove forme sociali.
Sotto il profilo metodologico sono state realizzate quarantanove interviste strutturate, dodici semistrutturate e sessantacinque in profondità a street dwellers, ex street boys, famigliari di street children, operatori di ONG e CBO, testimoni privilegiati e soggetti della comunità locale. Si è fatto inoltre uso della tecnica visuale del diario fotografico e dell’osservazione partecipante.
La ricerca empirica ha messo in luce che l’identità degli street children si struttura su relazioni di appartenenza e di differenziazione. Le rappresentazioni sociali sono determinanti per il processo identitario degli street children, ma è possibile un margine di negoziazione della propria identità, alla luce della conversazione interiore, che consente una ristrutturazione attorno a un perno positivo del sé relazionale. Questo avviene quando la negoziazione dell’identità viene vissuta come un processo relazionale, guidato dalle premure fondamentali del soggetto e all’interno di relazioni fiduciarie che consentono una rappresentazione positiva del sé. / The research is a qualitative exploratory study on the identity and social representations of the children living on the streets of Nairobi (Kenya).
A number of representations of street children are shown and analysed(including the one – chokora – elaborated by the local community that assimilates the children to garbage) to demonstrate how the identity of the street children may be understood making reference to the subject as the product of social and cultural conditioning or as an entity possibly able – within a narrative continuity – to elaborate reflexively his own experience and to actively produce new meanings and social forms.
Methodologically, forty-nine structured, twelve semi-structure and sixty-five in depth interviews were carried out with street dwellers, ex street boys, family members of street children, NGOs and CBOs’ social workers, privileged witnesses and individuals from the local community. Moreover, a visual technique (photo diary) and participatory observation were used.
The empirical research has shown that the identity of the street children is formed on the relations of belonging and differentiation. Furthermore, social representations are determinant for the identity process of the street children, but there is also room for one’s own identity negotiation, in the light of the internal conversation, that allows a restructuring of the relational self around a positive mainstay. This happens when the negotiation of the identity is experienced as a relational process, oriented by the ultimate concerns, within trustworthy relations, that allow a positive representation of the self.
Identifer | oai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/676 |
Date | 19 February 2010 |
Creators | MEDA, STEFANIA GIADA |
Contributors | BOVONE, LAURA, ROSSI, GIOVANNA, MARAZZI, ANTONIO |
Publisher | Università Cattolica del Sacro Cuore, MILANO |
Source Sets | Universita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA |
Language | Italian |
Detected Language | English |
Type | Doctoral Thesis |
Format | Adobe PDF |
Rights | open |
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