This study analyses the various culture-specific items known as realia words from the Italian novel Accabadora, written by Michela Murgia (2009) and translated into Swedish by Barbro Andersson (2012). Moreover, this paper also examines the various translation strategies used in rendering the specific culture items and their grade of frequency based on Jan Pedersen’s model. Finally, this study aims at testing the validity of Pedersen’s translation strategy model mainly aimed for subtitling and audio-visual translations on a literary text. A total of 160 culture specific items were identified and further subcategorized based on Bruno Osimo’s (2011) classification of realia. The ethnographic, geographic, social-political categories as well as the Sardinian realia were mostly translated by means of source text-oriented strategies while the category of idiomatic expressions displayed a slightly different outcome in which the target-text strategies were the most predominant but still featured by source target-text oriented strategies. The most frequent translation strategy in the first category was retention and direct translation whereas in the category of idiomatic expressions, cultural substitution and paraphrase followed by retention were the most frequently used strategies. Finally, the possible reasons for the choice of source-text versus target-text oriented strategies were further discussed. / Questo studio analizza i vari termini culturospecifici conosciuti come "realia" rinvenuti nel romanzo di Michela Murgia (2009) tradotto in svedese da Barbro Andersson (2012). Inoltre, questa tesi intende esaminare le varie strategie traduttologiche adoperate in modo da rendere i realia nella traduzione in svedese e la loro frequenza basato sul modello di Jan Pedersen. L’ulteriore obiettivo di questo studio è di testare la validità del modello delle strategie traduttologiche di Pedersen, le quali sono principalmente disegnate per le traduzioni dei sottotitoli audio visivi su un romanzo letterario. Un totale di 160 termini culturospecifici sono stati individuati e categorizzati secondo la classificazione dei realia di Osimo Bruno (2011). I realia etnografici, geografici, socioeconomici insieme ai realia sardi sono stati tradotti principalmente applicando strategie rivolte verso l’adeguatezza mentre le espressioni idiomatiche hanno mostrato un risultato leggermente diverso in quanto è emersa una forte tendenza di strategie volte verso l’adeguatezza, ma allo stesso tempo caratterizzata da una forte presenza di strategie volte verso l’accettabilità. Le strategie più adoperate nella prima categoria sono risultate retention e direct translation mentre nella categoria delle espressioni idiomatiche hanno avuto la predominanza le strategie traduttologiche come cultural substitution e paraphrase seguita da retention. Infine, lo studio analizza i vari motivi di tali scelte traduttologiche rivolte verso l’adeguatezza anziché l’accettabilità.
Identifer | oai:union.ndltd.org:UPSALLA1/oai:DiVA.org:umu-212300 |
Date | January 2023 |
Creators | Frigerio, Sara |
Publisher | Umeå universitet, Institutionen för språkstudier |
Source Sets | DiVA Archive at Upsalla University |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Student thesis, info:eu-repo/semantics/bachelorThesis, text |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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