Nel teatro shakespeariano è molto spesso presente un uso del tempo affatto moderno e connesso con le nuove tecnologie, se si considera come moderna la presenza massiccia nel canone di una temporalità realistica e cadenzata dal movimento delle lancette dell’orologio, vero oggetto rivoluzionario del nuovo modello temporale. Tra i tanti strumenti che Shakespeare impiega per la manipolazione dell’elemento temporale a livello di drammaturgia, uno è sembrato particolarmente innovativo e rilevante: la scadenza. Si è pensato che la presenza di questo elemento in circa un quarto della produzione shakespeariana potesse rappresentare, anche solo dal punto di vista quantitativo, un dato interessante e meritevole di esame approfondito. Si è infatti ritenuto che l’imposizione di un limite di tempo preciso e scandito dall'orologio all’interno del dramma testimoni non soltanto la sussistenza di un nuovo approccio alla temporalità, ma anche la familiarità del pubblico con un nuovo modo di pensare il tempo.
Si è considerato inoltre che il legame tra la scadenza e una nuova concezione del tempo potesse risultare con maggiore evidenza mettendola a confronto con un altro elemento, rappresentativo invece di un pensiero più tradizionale: la profezia. Nella profezia si è infatti voluto vedere una sorta di antecedente della scadenza stessa, a causa di alcuni aspetti formali che le accomunano; allo stesso tempo, tuttavia, ci si è concentrati sull’aspetto che le differenzia, operante proprio sul piano temporale e tale da renderle emblematiche di due tradizioni culturali e teatrali vicine ma fondamentalmente differenti. / Shakespearian theatre often presents a use of time which is undeniably modern and connected to new technologies, if we consider as modern the presence, in the Canon, of a realistic kind of temporality, marked by the rhythm of the clock, the revolutionary object that characterizes the new temporal model. Among the techniques that Shakespeare uses to manipulate the temporal element on a dramaturgical level, one seemed to be particularly innovative and relevant: deadline. The presence of this element in about one fourth of Shakespearean production could represent, if only from a quantitative perspective, an interesting fact, worthy of in-depth analysis. The imposition of a precise time limit, marked by the clock, was thought to be a testimony both of a new approach to temporality, and of the audience's familiarity with a new way to conceive time.
The connection between deadline and a new conception of time was thought to better emerge by comparing it to another element, more representative of a traditional way of thinking: prophecy. Prophecy was considered as a sort of precedent for deadline, because of some formal aspects that they have in common; at the same time, however, the work focused on their differences, that occur on the temporal level, so much so that they almost become symbols of two cultural and theatrical traditions that are close, but fundamentally different.
Identifer | oai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/87854 |
Date | 17 December 2020 |
Creators | ZANINELLI, MARTA |
Contributors | LIANO, DANTE JOSE', CATTANEO, ARTURO |
Publisher | Università Cattolica del Sacro Cuore, MILANO |
Source Sets | Universita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis |
Format | Adobe PDF |
Rights | open |
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