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L'uso dei farmaci antibatterici negli ospedali dell'Emilia-Romagna / Use of antibacterial agents in Emilia-Romagna hospitals

Obiettivo
Analisi di consumi e costi degli antibiotici sistemici negli ospedali dell’Emilia-Romagna dal 2004 al 2011, con attenzione alla variabilità interaziendale e al significato, in termini di resistenza batterica, dell’aumento di alcuni gruppi terapeutici; Sottoanalisi nei reparti pediatrici, individuando i gruppi terapeutici critici, e valutazione delle reazioni avverse pediatriche da antibiotici segnalate, per il periodo in esame.
Metodi
I dati di consumo e spesa degli antibiotici sistemici per il periodo 2004-2011 sono stati ottenuti dal database regionale AFO e le giornate di degenza per ogni reparto dal database regionale di dimissione ospedaliera SDO.
Le segnalazioni di sospette reazioni avverse da antibiotici tra gennaio 2004 e dicembre 2011 sono state estratte dal database nazionale VigiSegn.
Risultati
Negli otto anni, il consumo di antibiotici negli ospedali dell’Emilia-Romagna è aumentato del 27% e la spesa del 3%. Il consumo è apparso nettamente superiore nei reparti chirurgici che medici. La prima classe per consumo e spesa sono le penicilline/inibitori delle beta lattamasi. Nei reparti pediatrici, sono stati utilizzati 65 principi attivi diversi e amoxicillina/acido clavulanico è stato il più usato (26% del totale del 2011). Tra gli antibiotici critici, le cefalosporine di terza generazione sono state le più consumate in tutti i reparti pediatrici nel 2011. Tra le molecole il cui uso ospedaliero è vincolato, spiccano il linezolid e la teicoplanina che, comunque, hanno inciso più di tutte nella spesa del 2011 (18% e 15%, rispettivamente).
Per la farmacovigilanza, i bambini (3-13 anni) sono stati coinvolti in 23 casi, mentre gli infanti (≤2 anni) solo in 4. L’associazione amoxicillina/acido clavulanico è stata più frequentemente segnalata (n=7), e soltanto 2 casi erano gravi.
Conclusioni
I risultati mostrano un quadro critico sul massiccio uso delle cefalosporine di terza generazione e sull’incremento del linezolid, da approfondire se per inappropriatezza d’uso oppure per aumento delle resistenze batteriche. / Aim
To assess antibiotic consumption and expenditure in all hospitals of Emilia-Romagna from 2004 to 2011, highlighting on variability and meaning, in terms of bacterial resistance, of the rise in some therapeutic groups; To analyze antibiotic use among the pediatric wards, identifying the critical therapeutic groups, and evaluation of antibiotic-associated adverse reactions in pediatric inpatients, in the period considered.
Methods
Consumption and expenditure data of antibacterial for systemic use in the period 2004-2011 were obtained from the regional database (AFO) and the number of bed-days was available for the single wards from the regional hospital discharge database (SDO).
Adverse reaction reports associated to antibiotics and recorded between January 2004 and December 2011 have been extracted from the national database VigiSegn.
Results
In the eight years analyzed, the overall antibiotic consumption increased by 27% and expenditure by 3% in all hospitals of Emilia-Romagna. Antibiotic consumption appeared markedly higher in the wards of surgical wards than medical ones. Penicillins/beta-lactamase inhibitors ranked first in consumption and expenditure. Sixty-five different antibiotics were used among the pediatric wards and amoxicillin/clavulanic acid was the most used (26% of the total in 2011). Among the critical antibiotics identified, the third-generation cephalosporins were the most used in all pediatric wards in 2011. Among the antibiotics with a defined limited use, the data highlighted that linezolid and teicoplanin affected most of all expenditure in 2011 (18% and 15%, respectively).
About pharmacovigilance data, children (3-13 years) were involved in 23 cases, whereas infants (≤2 years) just in 4. Amoxicillin/clavulanic acid was the antibiotic most frequently reported (n = 7), and 2 cases of them were serious.
Conclusions
Results show a critical picture on the marked use of third-generation cephalosporins and on increase of linezolid consumption, because of inappropriateness of use or rise of bacterial resistance.

Identiferoai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:6818
Date14 April 2015
CreatorsBuccellato, Elena <1983>
ContributorsVaccheri, Alberto
PublisherAlma Mater Studiorum - Università di Bologna
Source SetsUniversità di Bologna
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis, PeerReviewed
Formatapplication/pdf
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess

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