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Land use management in mountainous areas: combining ground-based and EO (Earth Observation) data to investigate the shallow landsliding susceptibility in the Duron valley (Trento, Italy). / Analisi e interpretazione di dati EO (Earth Observation) a supporto della stabilità dei versanti e della pianificazione territoriale in val Duron (Trento, Italia).

Throughout the alpine domain, shallow landslides represent a serious geologic hazard, often causing severe damages to infrastructures, private properties, natural resources and in the most catastrophic events, threatening human lives. Landslides are a major factor of landscape evolution in mountainous and hilly regions and represent a critical issue for mountainous land management, since they cause loss of pastoral lands.
In several alpine contexts, shallow landsliding distribution is strictly connected to the presence and condition of vegetation on the slopes.
With the aid of high-resolution satellite images, it's possible to divide automatically the mountainous territory in land cover classes, which contribute with different magnitude to the stability of the slopes.
The aim of this research is to combine EO (Earth Observation) land cover maps with ground-based measurements of the land cover properties.
In order to achieve this goal, a new procedure has been developed to automatically detect grass mantle degradation patterns from satellite images. Moreover, innovative surveying techniques and instruments are tested to measure in situ the shear strength of grass mantle and the geomechanical and geotechnical properties of these alpine soils.
Shallow landsliding distribution is assessed with the aid of physically based models, which use the EO-based map to distribute the resistance parameters across the landscape. / In tutto l'arco alpino, le frane superficiali rappresentano un rischio estremamente attuale che ogni anno causa ingenti danni alle infrastrutture, alle proprietà e, nei casi più tragici, provocano perdite umane.
Le frane superficiali rappresentano un importante fattore di evoluzione del paesaggio alpino in quanto provocano perdita di suolo e modificano quindi la distribuzione dei terreni adibiti al pascolo.
L'analisi dei meccanismi di innesco delle frane superficiali e la loro distribuzione,
deve essere condotta partendo da una profonda conoscenza dei parametri geomeccanici che caratterizzano il suolo e soprassuolo. Nell'area di studio, un bacino montano situato tra i 1900 e i 2400 m s.l.m., la maggior parte dei versanti è ricoperta da un fitto manto erboso, il Nardetum; questa copertura vegetale tuttavia, presenta degli evidenti pattern di degradazione, causati dall'intesa attività pastorizia. Nelle zone in cui il manto erboso è danneggiato, le resistenze calano drasticamente, aumentando quindi la vulnerabilità al franamento superficiale.
L'obiettivo di questo lavoro è quello di combinare la suddivisione del territorio, fatta attraverso tecniche di classificazione automatica delle immagini satellitari alle proprietà geomeccaniche e geotecniche delle diverse coperture. La caratterizzazione di queste proprietà del suolo e soprassuolo è stata condotta utilizzando sia strumenti e metodi tradizionali, sia tecniche innovative e strumenti sperimentali.
Infine per studiare la distribuzione delle frane superficiali, i dati raccolti in campagna e suddivisi nelle diverse classi di copertura, sono stati inseriti in modelli di stabilità dei versanti.

Identiferoai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:5633
Date19 April 2013
CreatorsMorandi, Martina Chiara <1983>
ContributorsFarabegoli, Enzo
PublisherAlma Mater Studiorum - Università di Bologna
Source SetsUniversità di Bologna
LanguageEnglish
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis, PeerReviewed
Formatapplication/pdf
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess

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