Il presente studio ha come obiettivo quello di chiarire le dinamiche culturali iscritte nella fine secolo portoghese a partire dall’analisi di alcune opere letterarie -in particolar modo poetiche - tra cui spicca il Só di António Nobre. L’Ultimatum inglese del 1890 mandando in frantumi il progetto imperiale in Africa, scatena un conflitto che si manifesta non solo a livello di un confronto con l’Altro, ma soprattutto, per le sue implicazioni simboliche, nei termini di un confronto interno proprio con l’immaginario nazionale. L’Ultimatum mette in crisi l’iperidentità descritta da Eduardo Lourenço come il frutto di una storia marcata da una deriva atlantica rispetto al resto d’Europa ed elaborata durante secoli di letteratura come il volto più autentico del Portogallo. Contemporaneamente segna inesorabilmente la distanza da quell’immaginario europeo e moderno che in stretto legame con il progetto imperiale ne costituiva le fondamenta. La poesia dell’epoca segue il paradigma apocalittico che associa al pianto e all’invettiva gli elementi di un’aspettativa messianica di riscatto: alla rabbia segue l’invito di riporre l’attenzione nelle glorie di un tempo in modo da rafforzare il Portogallo decaduto. La rivisitazione in chiave rigeneratrice del passato e dello spazio nazionale è una costante della letterautra neoromantica, l’opera di Antonio Nobre tuttavia non può essere affrontata secondo questa lettura: non si tratta qui di nessun recupero dell’età dell’oro, al contrario, la modernità dell’autore sta nel dichiarare l’impraticabilità di un immaginario che più che perduto non è mai esistito e si rivela dunque nella sua natura di feticcio. / This study is intended to clarify the cultural dynamics belonging to end of the century, examining some literatures, especially poetic literature, one of the most important being Só by António Nobre. In 1890 the English Ultimatum destroys the Imperial plan for Africa, causing a conflicts whose results are noticed not only by a comparison with the Other, but most of all, because of its symbolic implications, in terms of a comparison of National perceptions itself. Ultimatum questions the iper identity described by Eduardo Lourenço as the result of the history featuring an atlantic deviation in relation to the rest of Europe and resulting from centuries of literature as the most authentic image of Portugal. Simultaneously it marks the distance from European modern image that tightly connected to Imperial plan was the foundations of identity. The poetry of that period follows the apocalyptic paradigm that associates crying and the invective as elements of a Messianic expectation of redemption: anger is followed by invitation to look back to past glories so to strengthen decayed Portugal. Reviewing the past and the National space as a rinvigorating period is a constant feature of neo romantic literature, however the poetry of Antonio Nobre can’t be viewed as such interpretation: there is no recovery of a golden age, on the contrary, the author proof to be modern declaring that it is not possible to purse an image that rather than lost never existed and therefore proove its fetish nature.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:4656 |
Date | 06 June 2012 |
Creators | Soffritti, Agnese <1981> |
Contributors | Vecchi, Roberto |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
Page generated in 0.0013 seconds