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Terrorismo e conflitto generazionale nel romanzo italiano

La mia ricerca si divide in due parti. La prima parte si apre con una premessa in cui, rifacendomi agli studi recenti di due psicologi contemporanei, Luigi Zoja e Massimo Recalcati, metto in discussione l’opportunità di ricorrere alle categorie del complesso edipico e del parricidio per interpretare le rivolte degli anni Settanta e le loro rappresentazioni artistiche. Nei successivi quattro capitoli che compongono questa prima parte effettuo un’analisi dei romanzi, dei quali propongo una classificazione in base al modo in cui il terrorismo è calato all’interno del contesto familiare e nei rapporti generazionali, a seconda, dunque, che il terrorista sia il figlio, il fratello/sorella, il coniuge-amante o il genitore. Nella seconda parte, nettamente più breve, affronto alcune questioni che riguardano trasversalmente tutti i romanzi che ho preso in esame, ovvero il significato dei ruoli di genere e il carattere stereotipato dei personaggi, con particolare riferimento alla figure dei terroristi e delle vittime. Nelle conclusioni metto in luce i limiti e i punti deboli che hanno caratterizzato fino ad ora la rappresentazione letteraria degli anni di piombo.

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Date January 2012
CreatorsVitello, Gabriele
ContributorsVitello, Gabriele, Rizzante, Massimo
PublisherUniversità degli studi di Trento, place:TRENTO
Source SetsUniversità di Trento
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
Typeinfo:eu-repo/semantics/doctoralThesis
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
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