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La città e i consumi. Consumi e trasformazioni urbane a Bologna tra anni '50 e '70 / City and consumption. Consumption and urban transformation in Bologna between the years '50 and '70

Il primo capitolo di questo lavoro è dedicato all’opera svolta dagli amministratori locali e da un ente governativo come la Camera di commercio per arrivare a decifrare le effettive caratteristiche del quadro locale dal punto di vista economico, sociale, della percezione e del significato che assumono i consumi e gli spazi urbani ad essi dedicati. La caratteristica più originale rilevata dagli amministratori (che contano tra le proprie fila studiosi come Ardigò, Zangheri e Bellettini) è quella di una notevole omogeneità politica e culturale del quadro sociale. E questo, nonostante le massicce immigrazioni che sono, in proporzione, seconde solo quelle di Milano, ma per la stragrande maggioranza provenienti dalla stessa provincia o, al massimo, dalla regione e da analoghi percorsi di socializzazione e di formazione.

Fondando essenzialmente su questa omogeneità (capitolo secondo), gli enti bolognesi cercarono di governare la trasformazione della città e anche l’espansione dei consumi che appariva colpita da eccessi e distorsioni. Facendo leva sulle pesanti crisi del 1963-1965 e del 1973-1977, gli amministratori locali puntarono ad ottenere la propria legittimazione fondandola proprio sui consumi, sulla base di una precisa cognizione del nuovo che arrivava, ma schierandosi decisamente a contenerne gli effetti dirompenti sul tessuto locale e indirizzando gli sforzi acquisitivi dei bolognesi sulla base di una temperante razionalizzazione nutrita di pianificazione urbanistica. Ritardi, spinte dal basso, ostacoli burocratici e legislativi resero questi percorsi difficili, o comunque assai poco lineari; fino a che l’ingresso negli anni Ottanta non ne modificò sensibilmente il corso. Ma questo, allo stato attuale delle conoscenze, è già tema per nuova ricerca.

Il terzo capitolo è dedicato alla visualizzazione cartografica (GIS) dell’espansione degli spazi commerciali urbani durante le fasi più significative del miracolo. / The first chapter of this work deals with the actions carried on by local Administrators and a governmental board, the Chamber of Commerce, in order to understand the real characteristics of the local situation from an economic and social point of view and evaluate the perception and meaning of consumption and of urban areas involved. The most original aspect pointed out by the Administrators (eminent scholars such as Ardigo', Zangheri and Bellettini) is the great cultural and political homogeneity of the social scene. Despite the massive immigration, proportionally second most important only after Milan, but mainly coming from the same province or, at most, from the region and with similar social and development experience.

Starting from this homogeneity (second chapter) the Boards of Bologna tried to manage the town transformation and the increase of consumption s, which sometimes seemed to be distorted and excessive. Working on the big crisis of 1963-1965 and 1873-1977, local administrators tried to obtain their legitimization grounded on consumption, aware of the new trend arriving, but deeply concerned to limit the breaking effects on the local fabric and to address the gaining efforts of “Bolognesi” by a governance fed by city planning. Delays, common claims, law and burocratic obstacles made this way really hard and not linear up to the '80s, when the
trend changed.

The third chapter visualizes the map of the expansion of
commercial areas during the most important boom phases, by using GIS.

Identiferoai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:4738
Date22 May 2012
CreatorsParisini, Roberto <1961>
ContributorsVarni, Angelo
PublisherAlma Mater Studiorum - Università di Bologna
Source SetsUniversità di Bologna
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis, PeerReviewed
Formatapplication/pdf
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess

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