Il presente studio affronta il problema del rapporto tra letteratura e diritto con specifico riferimento al giurista bergamasco Alberico da Rosciate (c. 1290-1360) ed al suo commento alla Commedia. In quest'opera, composta nel quarto decennio del XIV secolo, Alberico inserisce numerosi riferimenti di carattere giuridico utili a spiegare il testo poetico dantesco: il patrimonio concettuale della tradizione giuridica diviene perciò parte integrante del lavorio esegetico sulla Commedia proprio nel modo in cui, nell'opera dottrinale di Alberico, il pensiero di Dante si fa fonte autoritativa a sostegno del discorso del giurista sulle più spinose questioni del dibattito politico, giuridico ed ecclesiologico del suo tempo. Il lavoro si compone di due parti. L'Introduzione, dopo aver ripercorso sinteticamente la vicenda umana ed intellettuale di Alberico, si concentra sul commento alla Commedia discutendo le problematiche relative alla sua datazione ed al rapporto con l'opera di Iacomo della Lana ed evidenziandone i principali tratti di originalità . Si offre un elenco dei manoscritti contenenti il commento albericiano e si descrive dettagliatamente quello utilizzato per il presente lavoro (BERGAMO, BIBLIOTECA CIVICA "ANGELO MAI", Cassaforte 6.1, noto come Codice Grumelli). Si propone infine la trascrizione interpretativa del commento all'Inferno corredata da un apparato di note che segnala fonti e ipotesti, espressi e no, utilizzati da Alberico.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unitn.it/oai:iris.unitn.it:11572/368238 |
Date | 06 June 2019 |
Creators | Zaniol, Giovanni |
Contributors | Zaniol, Giovanni, Di Fonzo, Claudia |
Publisher | Università degli studi di Trento, place:Trento |
Source Sets | Università di Trento |
Language | Italian, Latin |
Detected Language | Italian |
Type | info:eu-repo/semantics/doctoralThesis |
Rights | info:eu-repo/semantics/closedAccess |
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