Uno degli aspetti più documentati del comportamento deviante è che una porzione considerevole di reati è commessa da più persone che collaborano tra loro, e non da criminali che agiscono in autonomia. Oltre ad analizzare le caratteristiche della compartecipazione nei reati, alcuni studi recenti si sono focalizzati sulla comprensione della sua evoluzione lungo la carriera criminale dell’individuo, e sul suo impatto sulla traiettoria criminale. Il concetto di collaborazione criminale è particolarmente rilevante nel contesto dei gruppi criminali organizzati, per i quali le interazioni tra i membri costituiscono l’essenza del loro funzionamento, e i reati commessi sono spesso logisticamente complessi. Ciononostante, il fenomeno della collaborazione criminale ha ricevuto scarsa attenzione nella ricerca sulla criminalità organizzata, e nessuno studio analizza il suo ruolo nel definire la traiettoria criminale del singolo individuo che entra a fare parte di un'organizzazione criminale. Il presente studio mira a colmare questa lacuna in letteratura analizzando i dati sui 178.427 reati commessi da tutti gli 11.138 individui condannati per associazione mafiosa in Italia tra il 1985 e il 2017. I dati includono informazioni sull’eventuale concorso in reato per ogni crimine commesso. L’analisi condotta si avvale di diverse metodologie quantitative con lo scopo di fornire un quadro descrittivo della collaborazione criminale nella criminalità organizzata; determinare se i membri delle organizzazioni criminali hanno diverse traiettorie longitudinali di collaborazione criminale; comprendere quale sia l’impatto di commettere crimini in collaborazione con altri individui sul comportamento criminale futuro; e studiare come la collaborazione criminale sia correlata con il reclutamento nella criminalità organizzata.
I risultati dell’analisi dimostrano che il concorso in reato non è una caratteristica incidentale dei crimini commessi dagli individui che fanno parte dei gruppi criminali organizzati. Alcune delle caratteristiche della collaborazione criminale nel contesto della criminalità organizzata riflettono i risultati principali ottenuti negli studi condotti in altre popolazioni criminali, ma emergono alcune peculiarità. Inoltre, il trend aggregato di compartecipazione nei reati dei mafiosi italiani può essere approssimato da cinque traiettorie che raggruppano individui con caratteristiche specifiche. Infine, la collaborazione criminale appare correlata con dei cambiamenti nei successivi comportamenti criminali degli individui: in particolare, è connessa a una più alta probabilità di commettere reati violenti, e di entrare a far parte dell’organizzazione criminale nel breve periodo. Lo studio discute questi risultati alla luce della letteratura sullo sviluppo dei comportamenti criminali per i membri dei gruppi criminali organizzati, e in relazione alla ricerca esistente sulle cause e conseguenze di commettere reati in collaborazione con altri individui. / One of the most documented findings on delinquent behavior is that many crimes are committed in the company of others rather than by solo offenders. Besides studying the characteristics of co-offending, recent works have focused on understanding its evolution over the individual criminal career, and its impact on the offending trajectory. Co-offending is especially relevant within organized criminal groups, where interactions among participating offenders constitute the core functioning of the criminal organization, and crimes committed are often logistically complex. In spite of this, few studies on co-offending in organized crime exist, and none of them investigates the role that co-offending has on the offending pathway of the single individual. This study addresses this gap in research by analyzing data on all the 178,427 crimes committed by 11,138 offenders convicted for mafia association in Italy between 1985 and 2017. The data set includes information on whether each crime was committed with accomplices. The analysis exploits different quantitative methodologies with the aim to describe the characteristics of co-offenses and co-offenders in organized crime; determine whether organized crime offenders have different longitudinal co-offending trajectories; investigate whether committing crimes with others impacts future offending; and understand how co-offending is related to recruitment into organized crime.
Results demonstrate that co-offending is not an incidental feature of crimes committed by organized crime offenders. Some of the characteristics of co-offending in organized crime reflect findings from other offending samples, but some peculiarities emerge. Furthermore, the longitudinal co-offending behavior of Italian organized crime offenders is best approximated by five trajectories that group offenders with distinct characteristics. Finally, co-offending is related to changes in the future offending behavior of organized crime offenders: in particular, it is related to higher chances of engaging in violent forms of delinquency and experiencing organized crime recruitment in the short term. These findings are discussed in relation to both research on the developmental course of offending for members of organized criminal groups, and existing knowledge on the causes and consequences of offending with others.
Identifer | oai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/92062 |
Date | 26 January 2021 |
Creators | MENEGHINI, CECILIA |
Contributors | CALDERONI, FRANCESCO, CALDERONI, FRANCESCO |
Publisher | Università Cattolica del Sacro Cuore, MILANO |
Source Sets | Universita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA |
Language | English |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis |
Format | Adobe PDF |
Rights | partially_open |
Page generated in 0.0072 seconds