La ricerca fornisce un’indagine diacronica dell’evoluzione della cooperazione UE-NATO. Lo studio permette di andare oltre le dicotomie “formale/informale” e “stato/burocrazia” che hanno contraddistinto gli studi sulla relazione tra le due organizzazioni. Arricchendo il quadro analitico multilivello con proposizioni teoriche tratte dall'istituzionalismo storico, la ricerca considera la cooperazione formale e informale come istituzioni che si influenzano reciprocamente e dimostra come la complessa interazione tra fattori materiali, istituzionali e l’azione di attori statali e non statali influenzi la cooperazione tra le due organizzazioni. Evidenze empiriche rivelano un andamento ricorrente nel cambiamento della cooperazione formale UE-NATO, in quanto minacce alla sicurezza e integrità territoriale Europea innescano una giuntura critica che facilita una convergenza di preferenze tra gli stati che segnalano interesse per una nuova politica di cooperazione e individui nelle organizzazioni che agiscono come negoziatori. Nonostante tale processo accomuni l’accordo Berlin Plus con la Dichiarazione congiunta UE-NATO, il recente ritorno alla cooperazione formale avanza ambizioni con maggiori sfumature costruttiviste e segnala un ruolo crescente della burocrazia come policy-maker. Lo staff delle due organizzazioni ha sviluppato pratiche di cooperazione informale, che non solo hanno parzialmente compensato gli anni di stallo tra UE e NATO, ma hanno anche influenzato la finalità e il contenuto della recente ripresa della cooperazione formale tra le due organizzazioni. / The research provides a diachronic investigation of the evolution of EU-NATO cooperation. In so doing, the study allows for going past the “formal/informal” and “state/bureaucratic” dichotomies that have characterized EU-NATO studies. Combining the “multilevel framework” of analysis with theoretical insights from historical institutionalism, the research considers formal and informal cooperation as intersecting and mutually influencing institutions and reveals how the complex interplay among material, institutional factors and state and no-state actors’ agency affect inter-organizational cooperation. Our empirical findings reveal a recurring pattern of change in EU-NATO formal cooperation, as threats to European security and territorial integrity trigger a critical juncture facilitating the convergence of actors’ preferences with states showing interest in a new policy of cooperation and individuals acting as policy-brokers. Notwithstanding this commonality between the adoption of the Berlin Plus agreement and the EU-NATO Joint Declaration, the recent upsurge of formal cooperation shows more constructivist nuanced ambitions and a growing role of bureaucrats as policy-makers. Staff have displayed inter-organizational agency by developing informal practices of cooperation that did not only partially counterbalance lack of cooperation in the years of the EU-NATO stalemate, but have also shaped the ratio and content of the recent comeback to formal cooperation.
Identifer | oai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/40677 |
Date | 16 April 2018 |
Creators | PINARDI, CHIARA |
Contributors | COLOMBO, PAOLO, PALANO, DAMIANO |
Publisher | Università Cattolica del Sacro Cuore, MILANO |
Source Sets | Universita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA |
Language | English |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis |
Format | Adobe PDF |
Rights | reserved |
Page generated in 0.0018 seconds