Questo lavoro di ricerca poggia sulla solida convinzione che sia necessario un salto di qualità sia negli investimenti in capitale intellettuale che nelle pratiche di gestione manageriale, al fine di attivare un processo di crescita di lungo corso che duri nel tempo.
Dal momento che l'economia della conoscenza riveste una sempre maggiore importanza, questo studio ha verificato gli effetti che le pratiche HR e le capacità di rinnovamento possono esercitare sul capitale intellettuale al fine di creare un vantaggio competitivo sostenibile. Il modello adottato ha considerato il capitale intellettuale come la somma di tre componenti: capitale umano, capitale relazionale e capitale strutturale.
In un ambiente dinamico, come l'attuale, il capitale intellettuale può essere il fattore chiave per ottenere un vantaggio competitivo sostenibile, dal momento che è raro, di valore e difficile da imitare o sostituire. Per questa ragione, il presente studio ha esaminato gli elementi decisivi per la gestione del capitale intellettuale in un ambiente competitivo turbolento valutando l'impatto delle componenti del capitale intellettuale sulla soddisfazione dei dipendenti e la qualità del servizio.
I dati analizzati nell'ambito di questa ricerca sono stati raccolti attraverso questionari a cui hanno risposto varie realtà operanti nel settore finanziario in Italia e alcuni dei loro partner, operanti nel settore ICT, specializzati in attività ad alta intensità di capitale umano come lo sviluppo di applicazioni informatiche.
Sono state individuati alcuni importanti risultati. In primo luogo, le capacità di rinnovamento mediano la relazione tra le pratiche HR e le componenti del capitale intellettuale. In secondo luogo, il capitale umano ha un impatto positivo diretto sulla qualità del servizio. In terzo luogo, il capitale strutturale influenza positivamente la soddisfazione dei collaboratori.
Quindi, la soddisfazione dei collaboratori e la qualità del servizio sono alimentati e sostenuti da differenti fattori chiave: il capitale strutturale e il capitale umano rispettivamente. Da una prospettiva pratica e manageriale questi risultati sono molto interessanti al fine di deliberare l'allocazione delle risorse aziendali per ottenere delle configurazioni di capitale intellettuale efficaci.
Le ricerche future potrebbero indagare i contribuiti dei differenti portatori d'interesse sugli antecedenti e conseguenti del capitale intellettuale valutando la capacità di produrre valore e, come conseguenza, la soddisfazione dei portatori d'interesse adottando un approccio di tipo managing-for-stakeholders. I fornitori e i clienti rivestono un ruolo centrale nelle dinamiche aziendali e per questo meritano particolare attenzione negli studi che saranno svolti nel prossimo futuro. / This work is rooted in the conviction that our economies need both better investments in intellectual capital and better management practices in order to achieve higher long-term growth.
Starting acknowledging the increasing importance of the knowledge economy phenomenon, this study assessed the effects that HR practices and renewal capability can exert on firm’s intellectual capital in order to create a sustainable competitive advantage. The adopted model has considered intellectual capital as the sum of three components: human capital, relational capital and structural capital.
In a dynamic environment, such as today’s competitive arena, intellectual capital can be the key factor to obtain a sustainable competitive advantage, because it is rare, valuable and difficult to imitate or substitute. For this reason, the present study has examined the key drivers to manage intellectual capital in a turbulent environment evaluating the impact of firm’s intellectual capital components on employees’ satisfaction and service quality.
This research has gathered data through surveys of various Italian business units operating in the financial sector and some of their ICT partners specialised in human capital-intensive activities such as software development. A set of findings has been generated. First, renewal capability mediates the relationships between HR practices and all intellectual capital components. Second, human capital has a direct positive relationship with service quality. Third, structural capital has a direct positive relationship with employees’ satisfaction.
Hence, employees’ satisfaction and service quality are nurtured and fostered by different crucial drivers: structural capital and human capital respectively. From a managerial and practical perspective these findings are very interesting in order to deliberating the allocation of firms’ resources to obtain effective intellectual capital configurations.
Future researches may investigate the contributions of different stakeholders to the antecedents of intellectual capital as well as the contributions to its consequences in order to produce value and, in turn, stakeholders’ satisfaction adopting a managing-for-stakeholders approach. Suppliers and customers play a central role and for this reason they deserve particular attention in future studies.
Identifer | oai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/1806 |
Date | 25 March 2013 |
Creators | UGLIETTI, GUIDO |
Contributors | FIOCCA, RENATO, MANZOLINI, LUIGI |
Publisher | Università Cattolica del Sacro Cuore, MILANO |
Source Sets | Universita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA |
Language | English |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis |
Format | Adobe PDF |
Rights | reserved |
Page generated in 0.002 seconds