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Processi di vulnerabilizzazione socio-spaziale in contesti di ricostruzione post-disastro / Socio-spatial vulnerabilization processes in post-disaster reconstruction / Procesos de vulnerabilizacion socio-espacial en contextos de reconstruccion pos-desastres

I processi di ricostruzione post-disastro, e le conseguenze socio-territoriali che generano manifestano nel breve periodo il solco delle polarizzazioni pregresse dei conflitti in campo. Così sulle nuove mappe si materializzano le traiettorie degli individui che affrontano cambiamenti repentini nel breve arco temporale forzato dal disastro. Attraverso una comparazione tra due casi di studio (Italia e Cile) avanziamo l’ipotesi che esaminando queste dinamiche sia possibile indagare come gli attori sociali si muovono nella città in fase di riorganizzazione, riconoscendo i processi di vulnerabilizzazione che alcune categorie di popolazione sono costrette ad affrontare nel ritorno alla normalità. Partendo dall’analisi dell’accelerazione delle dinamiche urbane, dovuta all’ingresso improvviso di grandi capitali, all’impennata della domanda, alle strategie pubbliche e private etc., è possibile avanzare l’ipotesi che nei processi di vulnerabilizzazione socio-spaziale emergano con più chiarezza le cause e la catena di fattori che contribuisce alla loro incubazione, rendendo allo stesso tempo meglio interpretabili gli effetti di tali dinamiche urbane sulla vita degli individui, delle comunità e della città. Attraverso l’uso delle categorie suggerite dall’Ecologia Socio-politica dei disastri, si mettono a fuoco i diversi momenti della fase post-disastro per tratteggiare le dinamiche della ricostruzione de L’Aquila, Italia (colpita dal terremoto del 6 aprile 2009) e di Constitución, Cile (terremoto e maremoto del 27 febbraio 2010), comparando le strategie e i conflitti per la ricostruzione, le tipologie d’intervento pubblico e privato etc. per focalizzarsi in particolare sul vissuto soggettivo di chi affronta i cambiamenti urbani in un contesto di ricostruzione. Se rischio e disastro sono risultati dell’interazione tra la struttura socioeconomica, le trasformazioni politiche e i vissuti soggettivi esiste allora un rapporto macro-micro che costringe la ricerca ad indagare su un livello multiscalare. Si rende quindi necessario muovere dalla dimensione urbanistica verso quella soggettiva, per indagare i processi d’esclusione e marginalizzazione della città. / The post-disaster reconstruction of territories hit by an environmental disaster further stresses the existing social polarizations and the latent conflicts within the areas where the event takes place. Through a comparison between two case studies, we hypothesize that the investigation of the ways social actors move across the city allows us to understand how people return to “normality” when forced to re-organize their lives in the post-disaster phase. In particular, we address the nature of those trajectories which determine an increase of vulnerability. Having explored the acceleration of urban dynamics led by the territorial concentration of financial capital, the rise of real estate demand, the implementation of new (public and private) political strategies, we argue that it is crucial to evaluate the extent to which the aforementioned determinants affect the lives of individuals, communities, and cities. We additionally hypothesize that the comprehension of the socio-spatial vulnerabilization processes, experienced by some social groups, is necessary to identify the reasons and factors behind their production. Through the use of categories developed by the Socio-Political Ecology of Disaster, we focus on the different stages of the post-disaster reconstruction in two contexts: L’Aquila in Italy (earthquake on April 6, 2009) and Constitución in Chile (earthquake and tsunami on February 27, 2010). We compare political strategies, conflicts and public and private interventions in order to put emphasis on the subjective experiences of those who are directly affected by the urban changes brought by the reconstruction. If disaster stem from macro and micro dynamics (namely the interaction among socio-economic structure, political transformation, and subjective experiences), a multi-scalar investigation is required. The latter, aimed at evaluating the exclusion and marginalization of and within cities, permits to “symbolically” move from the analysis of the planning (macro) factors to the subjective experiences of the individuals hit by disasters.

Identiferoai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:7360
Date January 1900
CreatorsOlori, Davide <1987>
ContributorsBergamaschi, Maurizio, Perez Tello, Sonia
PublisherAlma Mater Studiorum - Università di Bologna
Source SetsUniversità di Bologna
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis, PeerReviewed
Formatapplication/pdf
Rightsinfo:eu-repo/semantics/embargoedAccess

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