Se le trasformazioni sociali in atto tendono a esasperare il senso di incertezza, sradicamento ed individualismo, sussistono pratiche che si contrappongono alle tendenze dominanti, finalizzate a ricucire i legami sociali su scala locale. La progettazione urbano-architettonica interiorizza il nuovo bisogno di comunità originando soluzioni abitative tese a favorire gli scambi informali fra vicini, facendo leva sul concetto di capitale sociale, attaccamento al quartiere, identità del luogo e partecipazione.
La casa, simbolo di stabilità e sicurezza ma anche di privacy, privatismo familiare, diventa sempre più oggetto di studi, domanda sociale e intervento politico. Soprattutto è sempre più intesa come un nodo di relazioni familiari in una rete di relazioni sociali più ampie.
Casa e quartiere incidono nella esperienza di benessere e socialità familiare? In che modo gli spazi urbani e architettonici influenzano la coesione sociale? Quale il ruolo degli abitanti nello sviluppare socialità e integrazione?
Sono queste le domande che ci siamo posti per rilevare le dinamiche sociali e culturali dell’abitare attraverso uno studio di caso condotto in due quartieri simili.
Dalla ricerca emerge come il significato della casa non sia univoco ma cambi rispetto al ciclo di vita familiare e a quello economico e ciò incide nella partecipazione alle attività di quartiere. Mostriamo inoltre come lo spazio fisico costruito crea importanti opportunità per gli scambi informali e per il benessere familiare e individuale dei bambini ma che, il contesto sociale sia una discriminate fondamentale. Nel quartiere dove è presente una organizzazione di abitanti il numero delle relazioni di vicinato aumenta, cambiano anche la qualità delle relazioni e le distanze fisiche fra i vicini.
Emerge inoltre che la reciprocità è il principale strumento di costruzione della coesione comunitaria interna e crea un atteggiamento di apertura e fiducia che va al di là dei confini di quartiere. / The current social changes enhance the uncertainty, displacement and individualism perception, but at the same time, some practices contrast with the dominant trend. These practices are aimed to create local social ties.
For instance, the urban-architectural planning is embodying the growing need for community, developing housing solutions aimed to increase informal neighbors exchanges. So it relies on the terms of social capital, neighborhood attachment, place identity, participation.
Home, the symbol of stability and safety, but also, privacy and familiar privatism, increasingly becomes the object of sociological studies, social question and policy action. It is increasingly understood as a node within widest networks of household relationships.
In which extent home and neighbourhood community affect to the family well-being and sociability? In which extent the urban-architectural spaces impact on social cohesion levels? What is the role of inhabitants in developing sociability and integration?
Starting from these research questions, we explore the social and cultural dynamics of inhabiting, using a case study in two similar planned neighbourhoods. The research findings highlight that the meaning of home is not unique but it changes in function of the family life cycle and economic status. So, the meanings of the home are linked with the neighborhood activities’ participation. The findings show that the physic built space creates important chances for informal exchanges, family and children well-being but, also that, the social context is the determinant of the social benefits. Comparing the neighborhoods, the one in which a inhabitants association is present, the number of neighbor relations and the physic distances between them increase, as well as the quality of relations between neighbors improves. Furthermore, it seems that the reciprocity is the principal mean about the constitution of the internal community cohesion and it also creates an openness and trust attitude that goes beyond the neighbourhood boundaries.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:5438 |
Date | 31 May 2013 |
Creators | Marrone, Vincenzo <1975> |
Contributors | Prandini, Riccardo |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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