Oggetto di indagine del lavoro è il movimento ambientalista e culturale delle Città in Transizione che rappresentano esperimenti di ri-localizzazione delle risorse volte a preparare le comunità (paesi, città, quartieri) ad affrontare la duplice sfida del cambiamento climatico e del picco del petrolio. A partire dal Regno Unito, la rete delle Transition Towns si è in pochi anni estesa significativamente e conta oggi più di mille iniziative. L’indagine di tale movimento ha richiesto in prima battuta di focalizzare l’attenzione sul campo disciplinare della sociologia dell’ambiente. L’attenzione si è concentrata sul percorso di riconoscimento che ha reso la sociologia dell’ambiente una branca autonoma e sul percorso teorico-concettuale che ha caratterizzato la profonda spaccatura paradigmatica proposta da Catton e Dunlap, che hanno introdotto nel dibattito sociologico il Nuovo Paradigma Ecologico, prendendo le distanze dalla tradizionale visione antropocentrica della sociologia classica. Vengono poi presentate due delle più influenti prospettive teoriche della disciplina, quella del Treadmill of Production e la più attuale teoria della modernizzazione ecologica. La visione che viene adottata nel lavoro di tesi è quella proposta da Spaargaren, fautore della teoria della modernizzazione ecologica, secondo il quale la sociologia dell’ambiente può essere collocata in uno spazio intermedio che sta tra le scienze ambientali e la sociologia generale, evidenziando una vocazione interdisciplinare richiamata anche dal dibattito odierno sulla sostenibilità. Ma le evidenze empiriche progressivamente scaturite dallo studio di questo movimento che si autodefinisce culturale ed ambientalista hanno richiesto una cornice teorica più ampia, quella della modernità riflessiva e della società del rischio, in grado di fornire categorie concettuali spendibili nella descrizione dei problemi ambientali e nell’indagine del mutamento socio-culturale e dei suoi attori.
I riferimenti empirici dello studio sono tre specifiche realtà locali in Transizione: York in Transition per il Regno Unito, Monteveglio (Bo) e Scandiano (Re) in Transizione per l’Italia. / The object of investigation of this work is the environmental and cultural movement of Transition Towns. Transition Towns are experiments of re-location of resources aimed to prepare communities (villages, cities, neighborhoods) to face the twin challenge of climate change and peak oil. From the United Kingdom, Transition Towns network has significantly spread in few years and now has more than thousand initiatives.
The investigation of this movement required in the first instance to focus on the field of sociology of the environment. The focus is on the troubled process of recognition which made the sociology of the environment an autonomous branch, and on the theoretical-conceptual path that characterized the deep break proposed by Catton and Dunlap, which introduced the New Ecological Paradigm within the sociological debate, distancing itself from the traditional anthropocentric view of classical sociology.
We then present two of the most influential theoretical perspectives of the discipline, the Treadmill of Production and the current theory of ecological modernization. The vision adopted in the work is that proposed by Spaargaren, author of the theory of ecological modernization, according to which sociology of the environment can be placed in an intermediate space between environmental sciences and general sociology, highlighting the interdisciplinary nature also evoked by the current debate on sustainability.
But the empirical evidence gradually arising from the study of this movement which calls itself cultural and environmental, required a more extensive theoretical framework that can provide conceptual categories expendable in the description of environmental problems and for the investigation of socio-cultural change and its actors. It was therefore chosen to fit into the framework of reflexive modernity and risk society.
The empirical references of the study are three specific local contexts in Transition: York in the United Kingdom, and Monteveglio (Bo) e Scandiano (Re) for the Italian case.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:5497 |
Date | 31 May 2013 |
Creators | Landi, Alessandra <1983> |
Contributors | Pieretti, Giovanni |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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