La storiografia statunitense, a partire dagli anni Cinquanta, vide l’affermarsi di una nuova interpretazione della politica estera americana. Archiviata la storia diplomatica come storia dei trattati o storia delle interazioni delle élites dominanti, abbandonata una visione incentrata sull’equilibrio di potenza, il dibattito storiografico si arricchì della cosiddetta interpretazione «revisionista», antitetica rispetto a quella che, fino a quel momento, aveva predominato. Soggetto di analisi storica restava sempre lo Stato ma l’enfasi maggiore era posta sui fattori economici che ne influenzavano l’azione: si metteva in rilievo l’interazione tra l’interesse privato e il soggetto statale. Capofila di questa nuova scuola fu William Appleman Williams.
Questa ricerca si pone l’obiettivo di delineare il contesto storiografico dal quale emersero gli studi di Williams e di cui egli ne roviesciò alcuni assunti fondamentali. Si intende tracciare il suo percorso intellettuale – storiografico e pubblico – al fine di restituire la complessità di un personaggio che divenne un vero e proprio «intellettuale pubblico». I quesiti, a cui questa ricerca vuole dar risposta riguardano l’evoluzione del percorso intellettuale di Williams tanto in ambito storiografico quanto, più in generale, in quello pubblico; il contributo alla ridefinizione dell’identità statunitense e del suo ruolo internazionale; il lascito della sua riflessione nella storiografia.
Prendendo le mosse dall’idea di frontiera proposta da Turner, Williams sostenne che la fine dell’espansione territoriale «interna» aveva obbligato gli Stati Uniti a cercare nuovi mercati per il proprio surplus. Era stata tale necessità a catalizzare la Open Door Diplomacy, guidata da ragioni economiche, che presto identificarono l’interesse nazionale per trasformarsi in una vera e propria ideologia nel XX secolo.L’esito di tale politica estera fu la creazione di un impero non più territoriale ma frutto dell’espansione economica. E proprio questa riflessione sull’impero influenzò, negli anni Sessanta, la protesta studentesca che chiese un ripensamento del ruolo internazionale degli Stati Uniti. / The early Fifties saw the emergence of a new synthesis of the American diplomatic history, advanced by a young historian, William Appleman Williams. In the midst of what was called “consensus history” he proposed a different interpretation of American foreign policy, focusing on economic factors. Archiving a diplomatic history conceived as history of treaties or as the interactions between leading élites, abandoning a vision conceiving of the balance of power as the inspiring principle of States’ actions, Williams placed major emphasis on the interplay between the private interest and the State in explaining Us foreign relations.
The aim of this dissertation is threefold:
- To analyze the evolution of Williams’ intellectual career both in the historiographical field and in the public one, where he could be considered a “public intellectual”;
- To evaluate Williams’ contributions to the redefinition of Us identity and of its international role during the Sixties;
- To delineate the legacies of Williams’ ideas and interpretations within the historiographical field.
The evolution of Williams’ intellectual career is interpreted in terms of an analysis of his major books: The Tragedy of American Diplomacy, Contours of American History and Empire As a Way of Life. In all those volumes, it is possible to delineate the main ideas of Williams’ interpretation of US foreign policy, that is, the maintenance of domestic democracy and prosperity was assured by and imperial drive. Nonetheless, I will also analyze his writings both on journals and on newspapers. Part of the thesis is dedicated to the connection between Williams and the student movement of the Sixties. He could be considered an inspiratory of the young dissenters who claim, as Williams did, a new definition of United States’ identity.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:4791 |
Date | 11 June 2012 |
Creators | Di Blasio, Mariadele <1983> |
Contributors | Del Pero, Mario |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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