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IL WELFARE INTEGRATIVO ALL'INTERNO DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI

Le nuove tendenze della contrattazione collettiva paiono evidenziare un suo decentramento verso il livello aziendale e territoriale che sta avendo profonde implicazioni sia sul sistema delle relazioni industriali, sia sul welfare state. Nel tentativo di coniugare flessibilità e difesa dell’occupazione, i processi negoziali si stanno caratterizzando per uno scambio tra lavoro e diritti da cui non può che seguire una riconfigurazione dello Stato Sociale e delle metodologie di azione collettiva. La difficoltà oggettiva dello Stato nel fornire risposte concrete ai nuovi bisogni dei suoi cittadini ha spinto alla ricerca di soluzioni alternative basate sulla solidarietà di azienda, o di comparto economico-produttivo, comportando un intervento delle parti sociali nel destinare parti di salario alla copertura dei nuovi rischi. Il welfare integrativo può rappresentare il fondamento di un nuovo patto sociale che valorizzi il rapporto tra capitale e lavoro in ottica partecipativa. La comparazione con il modello britannico, costitutivamente sbilanciato sul livello aziendale, permette una considerazione dell’effetto che tali tendenze potrebbero avere sul sistema italiano. Emergono però le differenze storiche e culturali dei due modelli: mentre in Italia la distribuzione di benefici aggiuntivi a quelli del welfare pubblico per il tramite delle aziende valorizza la dimensione settoriale e territoriale, in Inghilterra l’impresa rimane il luogo privilegiato. / The collective bargaining system is going to experience a decentralization process with the attempt to privilege the company and the district level. This process is having serious consequences for both the industrial relations system and the welfare state. Union is constrained to make concessions, particularly as regards labor flexibility, in order to attain its objectives relating to job security. The result is a reconfiguration of welfare and the decline of collectivism. The necessity of giving a response to the new demands of its citizens has forced the State to find alternative solutions which imply a new kind of solidarity that could be build either on company or on industry level. Trade unions can play a role in this context by providing workers a coverage from the new social risks throughout switching part of the salary to benefits. A form of integrative welfare can represent the foundation of a new social pact in order to reconsider the relation between workers and enterprises in a more cooperative way. The comparison with the British system, where negotiations primarily take place at company level, allow us to consider the possible effects of this new trend on the Italian one. Cultural and historical differences are evident: while in Italy the distribution of additional benefits involve more frequently the industrial and district levels, in Great Britain enterprises are the main actors.

Identiferoai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/2031
Date17 June 2013
CreatorsSCIPPA, ELENA
ContributorsZANFRINI, LAURA, COLASANTO, MICHELE
PublisherUniversità Cattolica del Sacro Cuore, MILANO
Source SetsUniversita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA
LanguageItalian
Detected LanguageEnglish
TypeDoctoral Thesis
FormatAdobe PDF
Rightsreserved

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