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IL COLLEGIO EPISCOPALE COME RAPPRESENTAZIONE DINAMICA IN FORMA DI RELAZIONI GIURIDICHE

Con il presente lavoro ci si pone l’obiettivo scientifico di dotare di una adeguata dogmatica giuridica quella complessa realtà che è costituita dal configurarsi delle relazioni interne al Collegio episcopale, avanzando anche nella comprensione dell’aspetto intrinsecamente comunitario dell’ufficio episcopale quale risultato del rapporto di unitaria successione all’ufficio apostolico di diritto divino. Leggendo l’appartenenza al Collegio di quei membri che lo compongono uti universi attraverso il fondamentale valore ecclesiologico che ha l’inserimento sacramentale di essi nel “simbolismo dei Dodici” (cap. I), si giunge a configurare la compagine di coloro che sono uniti nel ministero episcopale nei termini di “universitas collegialis personarum inaequali iure" (cap. III), appurando - appunto a partire dalla questione terminologica di “collegium” (cap. II) - come sia effettivamente possibile dar vita a riflessioni sempre più pregnanti sul contributo che il pensiero teologico fornisce ai fini della strutturazione anche giuridica dell’empiria interna al carattere normativo della Chiesa. Può risultare così più agevole individuare le relazioni tra quei nuclei di significato che hanno condotto, in ambito cattolico, sia ad una nuova messa a punto e valorizzazione (teorica e pratica) della dottrina della collegialità episcopale in seno al Concilio Vaticano II sia al sempre più vivace prospettarsi di interessanti orizzonti in sede di riflessione canonistica ed ecclesiologica attuale. / The present work has the scientific aim of endowing with an adequate juridical dogmatics the complex reality that is constituted by the configuration of the internal relations of the College of Bishops, advancing also in the understanding of the intrinsically communitarian aspect of the episcopal office as a result of the relationship of unitary succession to the apostolic office of divine law. By interpreting the belonging to the College of those members who make it up uti universi through the fundamental ecclesiological value of their sacramental insertion in the "symbolism of the Twelve" (chapter I), one arrives at configuring the group of those who are united in the episcopal ministry in terms of "universitas collegialis personarum inaequali iure" (chapter III), demonstrating - starting precisely from the terminological question of "collegium" (chapter II) - how it is possible to give rise to increasingly pregnant reflections on the contribution that theological thought provides for the purposes of structuring, also juridically, the empirical internal normative character of the Church. In this way, it will be easier to identify the relationships between those nuclei of meaning that have led, in the Catholic sphere, both to a new development and enhancement (theoretical and practical) of the doctrine of episcopal collegiality within the Second Vatican Council and to the increasingly lively prospect of interesting horizons in the current canonical and ecclesiological reflection.

Identiferoai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/96573
Date14 May 2021
CreatorsPAPA, ANTONIO FABRIZIO
ContributorsNICOLUSSI, ANDREA, BETTETINI, ANDREA
PublisherUniversità Cattolica del Sacro Cuore, MILANO
Source SetsUniversita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis
FormatAdobe PDF
Rightsreserved

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