Return to search

Libertà di associazione sindacale e diritto di sciopero : l'impatto degli international labour standards a livello nazionale ed europeo

La tesi studia l’impatto degli standard internazionali sulla libertà di associazione sindacale negli ordinamenti nazionali e a livello europeo, al fine di verificare se essi favoriscano un innalzamento del livello di tutela dei diritti sociali collettivi. La ricerca parte dallo studio delle fonti Oil sulla libertà di associazione, considerata diritto fondamentale da promuovere universalmente, e dalla qualificazione dello sciopero come suo “corollario intrinseco” operata dagli organi di controllo dell’organizzazione. Si sofferma poi sull’utilizzo degli international labour standards da parte dei giudici di diversi ordinamenti e sul fenomeno della cooperazione tra autorità giurisdizionali e organismi non giudiziari specializzati. In particolare, la ricerca prende in esame alcune pronunce della Corte europea per i diritti dell’uomo, come Demir e Enerji Yapi, in cui gli strumenti Oil, insieme alla Carta sociale europea e alle decisioni del Comitato per i diritti sociali, sono stati impiegati per ampliare il contenuto dell’art.11 Cedu, includendovi il diritto di contrattazione e azione collettiva. Alla luce delle modifiche introdotte dal Trattato di Lisbona, successive alle sentenze Viking e Laval, si considera se e in che modo gli standard Oil e la giurisprudenza di Strasburgo possano avere un impatto positivo sull’Ue, stimolando un bilanciamento più equilibrato tra diritti sociali e libertà economiche. / The thesis analyses the impact of international labour standards about freedom of association on national legal systems and on the European level, to verify if they can reinforce the protection of collective social rights. The research starts from a survey of ILO sources on freedom of association, considered as a fundamental right to be promoted universally, and from the definition, provided by the supervisory bodies, conceiving strike as an “intrinsic corollary” of the right to organize. The thesis focuses on the use of international labour standards by judges in the context of the cooperation among judiciary authorities and quasi-judicial specialized bodies. In particular, the research considers some judgments of the European Court of Human Rights, as Demir and Enerji Yapi, where ILO instruments, together with the European Social Charter and the decisions of the European Committee of Social Rights, were used to extend the scope of art. 11 ECHR so as to cover the right to collective bargaining and collective action. In the light of the Lisbon Treaty modifications, the thesis considers, after the ECJ rulings in the Viking and Laval cases, if and how ILO standards and the recent ECHR case-law may have a positive impact on EU, stimulating a fairer balancing between economic freedoms and social rights.

Identiferoai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/1251
Date24 February 2012
CreatorsREMIDA, VALENTINA
ContributorsNAPOLI, MARIO, CORTI, MATTEO, BARBERA, MARZIA
PublisherUniversità Cattolica del Sacro Cuore, MILANO
Source SetsUniversita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis
FormatAdobe PDF
Rightsreserved

Page generated in 0.0015 seconds