La tesi si concentra sull'analisi dello sviluppo della scultura a Genova in un arco cronologico compreso tra il 1466, anno che diede avviò ad un più stretto controllo da parte del Ducato di Milano sui territori della Repubblica, e il 1528, che segnò l'affermazione di Andrea Doria e il passaggio nell'orbita spagnola. In un simile contesto si è cercato di enucleare le peculiarità dell'ambiente genovese mettendo in luce da un lato i rapporti con aree limitrofe come la Lombardia e la Toscana e dall'altro l'autonomia rispetto a tali influenze. Nonostante l'origine anagrafica degli scultori attivi in città, il linguaggio elaborato a Genova presenta infatti caratteristiche specifiche. Per analizzare una realtà così articolata si sono adottati più approcci metodologici, tenendo conto anche del rapporto con il contesto sociale e politico e delle dinamiche di committenza. All'analisi della documentazione nota e di quella emersa nel corso della ricerca si è accostata la lettura formale delle opere, allo scopo di dare una fisionomia distinta alle personalità attestate. I primi due capitoli sono dedicati ai principali scultori attivi a Genova, mentre gli altri tre si concentrano su tematiche specifiche, ovvero un cantiere di primo piano come quello della Cattedrale di San Lorenzo, l'evoluzione della tipologia del monumento funerario e la fortuna dei marmi genovesi in Europa.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unitn.it/oai:iris.unitn.it:11572/367652 |
Date | January 2015 |
Creators | Zurla, Michela |
Contributors | Zurla, Michela, Galli, Aldo |
Publisher | Università degli studi di Trento, place:TRENTO |
Source Sets | Università di Trento |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | info:eu-repo/semantics/doctoralThesis |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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