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Costituzione e Repubblica a Roma (1848-1849)

La tesi di dottorato “Costituzione e Repubblica a Roma 1848-1849” si occupa di offrire una ricostruzione del retroterra ideologico che condusse tra l’autunno del Quarantotto e la primavera del Quarantanove a instaurare a Roma un sistema politico e istituzionale di tipo repubblicano, confermato poi, a posteriori, anche da una Costituzione-bandiera che tale sistema intendeva consegnare alla storia come simbolo della libertà della penisola da ogni condizionamento imposto dall’alto da potenze straniere, sia reazionarie come l’impero austriaco sia anche liberali come la Francia del 1848. Al netto di qualunque valutazione teologica, la ricostruzione degli eventi dall’ascesa al soglio pontificio di Pio IX nel 1846 al crollo della Repubblica romana nel luglio del 1849 si inserisce in una lettura dell’esperienza del tornante Quarantotto-Quarantanove sotto la lente delle aspettative, dei progetti e delle idee che animavano l’opinione pubblica di quei mesi e prova a seguire le suggestioni provenienti dalla più aggiornata storiografia sul Risorgimento. L’obiettivo è quello di comprendere in quale misura il progetto democratico fosse stato elaborato e abbracciato dai rivoluzionari romani in quanto intimamente convinti della necessità di abbattere lo Stato costituzionale inaugurato con lo Statuto fondamentale di Pio IX e valutare la caratura repubblicana di coloro che, effettivamente, la Repubblica a Roma finirono per fondarla. Infatti, proprio all’interno del contesto di instabilità scaturito dal vuoto di potere determinato dalla fuga del Papa a seguito dell’assassinio del ministro dell’Interno Pellegrino Rossi nel novembre 1848, la classe dirigente moderata lasciata acefala e in balia di un crescente malcontento che sarebbe potuto sfociare in anarchia, dovette farsi democratica e repubblicana. Per questa ragione la tesi introduce le categorie di ‘democratici d’occasione’ e ‘repubblicani per necessità’: i protagonisti della vicenda romana dovettero adeguarsi alla nuova situazione politica venuta a crearsi dall’assenza del capo dello Stato. Con questa lettura della vicenda costituzionale e istituzionale della Repubblica romana la presente tesi intenderebbe integrare e aggiornare la letteratura sul tema che si è sviluppata su vari filoni, storiografici e ideologici diversi ma lasciando quasi sempre in ombra gli aspetti istituzionali e costituzionali. Dall’analisi dei dibattiti in Assemblea, infatti, è stato possibile ricostruire le traiettorie lungo le quali i costituenti si mossero nel governare l’emergenza, nel tentativo di normalizzarla ma guardando comunque con nostalgia all’ordinamento precedente, di cui tentarono di ibridare le forme all’interno della nuova Repubblica.

Identiferoai:union.ndltd.org:unitn.it/oai:iris.unitn.it:11572/409225
Date17 May 2024
CreatorsDi Pasqua, Flavia Carmen
ContributorsDi Pasqua, Flavia Carmen, Manca, Anna Gianna
PublisherUniversità degli studi di Trento, place:TRENTO
Source SetsUniversità di Trento
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
Typeinfo:eu-repo/semantics/doctoralThesis
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
Relationlastpage:1, numberofpages:402

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