L’obbiettivo del lavoro è quello di delimitare uno spazio critico che consenta di ripensare il concetto di modernità nelle culture ispanoamericane degli inizi del XX secolo. In questa direzione, si è deciso di focalizzare l’attenzione su un’opera letteraria, quella dell’uruguaiano Julio Herrera y Reissig, del tutto particolare se comparata al resto delle produzioni estetiche a essa più immediatamente contigue. Tornare a leggere Herrera y Reissig equivale, infatti, nella sostanza, a rimettere mano criticamente a tutta l’epoca modernista, interpretandola non in senso unitario, bensì plurale e frammentario. Spunto di partenza dell’analisi sono state le coordinate culturali comuni in cui quelle estetiche si sono determinate e sviluppate, per poi procedere verso una moltiplicazione di percorsi in grado di rendere conto della sostanziale discrepanza di mezzi e finalità che intercorre fra Julio Herrera y Reissig e gran parte del Modernismo a lui contemporaneo. Mantenendo come base metodologica i presupposti dell’archeologia culturale foucauldiana, è stato possibile rintracciare, nell’opera dell’uruguaiano, un eterogeneo ma costante movimento di riemersione e riutilizzo delle più svariate esperienze del pensiero – estetico e non – occidentale. Nelle particolarità d’uso a cui la tradizione è sottomessa nella scrittura di Herrera y Reissig si è reso così possibile tornare a ragionare sui punti focali dell’esperienza della modernità: il legame fra patrimonio culturale e attualità, la relazione fra sedimentazione tradizionale e novità, nonché, in definitiva, le modalità attraverso le quali alla letteratura è consentito di pensare e dire la propria storia – passata, presente e futura – e, in conseguenza, metabolizzarla, per tornare ad agire attivamente su di essa. / The dissertation aims to circumscribe a critical space allowing to rethink the concept of modernity in the Hispanic-American cultures of the beginnings of the XXth century. In this direction, it has been resolved to focus the works by the Uruguayan author Julio Herrera y Reissig, one of the most unusual voices of his time and a truly outlandish experience between his contemporary aesthetic productions. Rereading Julio Herrera y Reissig meant to critically rethink the whole Modernist epoch, interpreting it not as an unitary being but as a plural and fragmentary complex. The analysis starting point was the shared cultural coordinates in which that voices both took place and developed, to gradually proceed towards a multiplication of paths able to disclose the substantial discrepancy between Julio Herrera y Reissig’s works and the rest of Modernism. Keeping as a methodological base the statements of Foucault’s cultural archaeology, it was possible to observe in Julio Herrera y Reissig an heterogeneous but constant process of reemergence and use of the most varied experiences of the Western thought. The peculiarities in the use of tradition in Herrera y Reissig’s writing allow therefore to reflect upon some crucial points in the experience of modernity: the connection between cultural heritage and modernity, the relationship between traditional stratification and newness, as well as the ways literature could think and say his own history – past, present and future – and, as a consequence, the ways literature could metabolize it, coming back acting on it.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:6304 |
Date | 23 May 2014 |
Creators | Salvi, Luca <1983> |
Contributors | Marchetti, Giovanni Gentile |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | English |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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