Lo scopo di questo studio è di valutare il significato prognostico dell'elettrocardiogramma standard in un'ampia casistica di pazienti affetti da cardiomiopatia ipertrofica. In questo studio multicentrico sono stati considerati 841 pazienti con cardiomiopatia ipertrofica (66% uomini, età media 48±17 anni) per un follow-up di 7.1±7.1 anni, per ognuno è stato analizzato il primo elettrocardiogramma disponibile. I risultati hanno dimostrato come fattori indipendentemente correlati a morte cardiaca improvvisa la sincope inspiegata (p 0.004), il sopraslivellamento del tratto ST e/o la presenza di onde T positive giganti (p 0.048), la durata del QRS >= 120 ms (p 0.017). Sono stati costruiti due modelli per predire il rischio di morte improvvisa: il primo basato sui fattori di rischio universalmente riconosciuti (spessore parietale >= 30 mm, tachicardie ventricolari non sostenute all'ECG Holter 24 ore, sincope e storia familiare di morte improvvisa) e il secondo con l'aggiunta delle variabili sopraslivellamento del tratto ST/onde T positive giganti e durata del QRS >= 120 ms. Entrambi i modelli stratificano i pazienti in base al numero dei fattori di rischio, ma il secondo modello risulta avere un valore predittivo maggiore (chi-square da 12 a 22, p 0.002).
In conclusione nella cardiomiopatia ipertrofica l'elettrocardiogramma standard risulta avere un valore prognostico e migliora l'attuale modello di stratificazione per il rischio di morte improvvisa. / The purpose of this study was to investigate the prognostic significance of standard electrocardiogram (ECG) in a large cohort of patients with hypertrophic cardiomyopathy (HCM).
In this multicenter study 841 HCM patients (66% men, mean age 48±17 yrs) were followed for 7.1±7.1 years and the first collected ECG was considered for the analysis.
The results showed that independent predictors of sudden cardiac death were unexplained syncope (p 0.004), ST segment elevation and/or giant positive T waves (p 0.048), QRS duration >= 120 ms (p 0.017). Two models has been contructed to predict the risk of sudden death: the first based on the already well known established risk factors (wall thickness >= 30 mm, non-sustained ventricular tachycardia on ECG Holter monitoring, syncope and family history of sudden death) and the second with the addition of ST segment elevation/giant positive T waves and QRS duration >= 120 ms. Whereas both models stratified patients according to the number of risk factors, the second model showed a higher predictive power (chi-square from 12 to 22, p 0.002).
In conclusion in HCM standard ECG has a prognostic value and improves the current risk stratification model.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:5384 |
Date | 29 May 2013 |
Creators | Borghi, Claudia <1980> |
Contributors | Rapezzi, Claudio |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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