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Il Crime-Proofing della legislazione applicato alla contraffazione. Il caso del settore moda italiano / Crime-Proofing Regulation Against Counterfeiting. The Case of the Italian Fashion Sector

Il crime-proofing è uno strumento di prevenzione criminale promosso dalla Commissione Europea fin dal 2000. Il concetto di crime-proofing parte dall'idea che la regolamentazione dei mercati legittimi possa essere criminogenica, ossia produrre involontariamente opportunità criminali (nuove tecniche, maggiori profitti e/o minori rischi a favore dei criminali). Lo scopo è identificare queste opportunità, se presenti, ed individuare possibili strategie di contrasto.
Questa tesi indaga il crime-proofing partendo da un modello di Crime Risk Assessment (CRAM) elaborato a questo scopo per la Commissione Europea. Il CRAM è stato adattato e applicato ad un fenomeno criminale di estrema attualità: la contraffazione dei marchi, con particolare riferimento al settore moda in Italia. La contraffazione è oggi una forma di economia sotterranea che ha alti impatti economici e sociali. Il settore moda è uno dei più colpiti, a causa dell'alta domanda di beni contraffatti e di basse barriere di ingresso al mercato. L'Italia è un paese leader nel mercato mondiale ed è fortemente vulnerabile alla contraffazione. Il crime risk assessment presentato in questo studio evidenzia come il quadro normativo italiano agevoli inavvertitamente l'industria della contraffazione, attraverso opportunità non previste e scappatoie nella regolazione.
Obiettivo finale è quello di verificare se il crime-proofing funziona, se la metodologia attuale può essere migliorata e come questa possa essere inserita nei processi di produzione legislativa, per minimizzare il rischio di conseguenze inattese. / Crime-proofing is a crime prevention method promoted by the EU Commission since 2000. It starts from the assumption that the regulation governing legitimate sectors/markets might be criminogenic, i.e. producing unexpected opportunities for crime, in terms of new techniques, higher rewards and/or lower risk to criminals. It therefore aims at identifying such opportunities, if any, and finding out possible remedies. This thesis explores the crime-proofing approach, starting from a Crime Risk Assessment Mechanism (CRAM) that was developed to this purpose for the EU Commission. This is adapted and applied to a topical criminal phenomenon: the counterfeiting of trademarks, with special reference to the Italian fashion sector. Counterfeiting is nowadays a form of underground economy, which produces negative economic and social impacts. Fashion is one of the most affected industries, because of high consumer demand of counterfeit goods and low barriers for market entry. Italy is a leader country in the global fashion industry and is highly vulnerable to counterfeiting. The crime risk assessment undertaken in this study highlights how the Italian regulatory framework may inadvertently facilitate the counterfeiting industry, through unintended opportunities and regulatory loopholes.
The ultimate goal is to check the crime-proofing functioning, whether the methodology can be improved and how it can be implemented at law-making level to minimize the risk of unexpected effects.

Identiferoai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/250
Date10 March 2008
CreatorsMARTOCCHIA, SARA
ContributorsSAVONA, ERNESTO UGO, SAVONA, ERNESTO UGO
PublisherUniversità Cattolica del Sacro Cuore, MILANO
Source SetsUniversita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA
LanguageEnglish
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis
Rightsreserved

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