Nella quotidianità di un ambiente di cura oggi è difficile pensare ad un’attività che non coinvolga l’uso di una o più tecnologie: si pensi ad esempio quanto nell’accettazione di un paziente, nelle attività di anamnesi, di test, di diagnosi e di refertazione le azioni dipendano dal supporto di strumenti (non solo informatici). In questo senso, il lavoro medico si poggia su un’infrastruttura di tecnologie e sulla complessità delle connessioni esistenti tra di esse in cui medici, infermieri ed operatori lavorano attraverso artefatti che disciplinano la pratica medica. Per questo documenti digitali, tracciati record, tecnologie diagnostiche, linee guida, standard clinici e numerosi altri artefatti si intrecciano nel lavoro quotidiano di medici e infermieri. Si potrebbe pensare che tali strumenti prendano parte alle azioni proprio perché il loro uso risulta adatto ai compiti dei medici e implicitamente si intende che tale utilizzo sia in sintonia con il contesto in cui vengono utilizzati. Ma con una più attenta osservazione emerge invece che l’utilizzo di questi oggetti e tecnologie richiede un lavoro di relazione per essere gestiti tra le diverse necessità presenti nella quotidiana esecuzione delle pratiche mediche. In sintesi si tratta di mettere a fuoco quale lavoro è necessario per usarle in relazione alla pratica a cui sono destinate.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unitn.it/oai:iris.unitn.it:11572/367837 |
Date | January 2011 |
Creators | Rizzi, Carlo |
Contributors | Rizzi, Carlo |
Publisher | Università degli studi di Trento, place:TRENTO |
Source Sets | Università di Trento |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | info:eu-repo/semantics/doctoralThesis |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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