Il presente lavoro si propone di analizzare criticamente la funzione dei diritti collettivi originari negli ordinamenti brasiliano e italiano. Il concetto - proposto per definire i diritti imputati ad una collettività , aventi ad oggetto un patrimonio collettivo, sul quale si esercitano diritti individuali discendenti da un fattore di appartenenza - è utile per sintetizzare una serie eterogenea di istituti, recepiti o positivizzati nei rispettivi ordinamenti. I diritti di uso civico o di promiscuo godimento, la proprietà definitiva quilombola, il possesso indÃgena, costituiscono le specifiche figure giuridiche analizzate. A fronte dell’eterogeneità che contraddistingue sia le istituzioni storiche appropriatesi collettivamente delle risorse territorialmente pertinenziali, sia le figure giuridiche predisposte per riconoscerne e regolarne l’esistenza nell’ordinamento moderno, ci si propone in questa sede di individuare un principio giuridico a partire dal quale operare una loro sintesi in un quadro concettualmente unitario. A partire dal medesimo principio si vuole, quindi, analizzare la funzione che il modello proprietario collettivo, di cui gli istituti analizzati sono espressione, assume nei rispettivi ordinamenti, entrambi ascrivibili al costituzionalismo democratico-sociale.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unitn.it/oai:iris.unitn.it:11572/367828 |
Date | January 2010 |
Creators | Caliceti, Eugenio |
Contributors | Caliceti, Eugenio, Lugaresi, Nicola |
Publisher | Università degli studi di Trento, place:TRENTO |
Source Sets | Università di Trento |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | info:eu-repo/semantics/doctoralThesis |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
Relation | firstpage:1, lastpage:311, numberofpages:311 |
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