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Nuovi approcci alla chiarifica dei mosti e al fining dei vini per la stabilità colloidale / NEW APPROACHES TO MUST CLARIFYING AND WINE FINING FOR GETTING COLLOIDAL STABILITY

Per via degli svantaggi inerenti l’uso di bentonite nella produzione di vini bianchi, la ricerca di alternative ha assunto di recente una grande importanza. Il lavoro presentato in questa tesi ha l’obiettivo di valutare l’applicabilità di tre approcci innovativi alla stabilizzazione colloidale dei vini: l’uso di chitosano, l’applicazione dei PEF e il riutilizzo di colonne di scambio cationico.
L’aggiunta di chitosano è risultata nella rimozione delle chitinasi dal vino, permettendo di raggiungere un soddisfacente livello di stabilità. Gli effetti sul colore e sugli aromi, quando non significativi, non sono risultati essere peggiori rispetto ai risultati ottenuti da trattamenti con bentonite.
L’applicazione dei PEF aveva lo scopo di innescare la denaturazione e l’aggregazione delle proteine tramite un sistema di trattamento-raffreddamento e filtrazione finale. I risultati suggeriscono che un buon grado di stabilità viene raggiunto solo con trattamenti particolarmente energetici ma questo a danno del colore del prodotto.
Infine, lo scopo dello studio sulle resine di scambio cationico era quello di valutare la rigenerazione di questo supporto per un molteplice utilizzo operativo. La rimozione delle proteine adsorbite sul supporto è risultata essere possibile in specifiche condizioni di pH e forza ionica, con un consumo di acqua relativamente basso. / The search for fining alternatives to bentonite has assumed great importance in white winemaking due to the drawbacks of bentonite application. The research here presented aimed at observing the viability of three innovative approaches to wine stabilization, namely chitosan addition, PEF treatments and cation exchange applicability.
Chitosan successfully removed chitinases from wine, allowing at the same time a sufficient degree of colloidal stability. Collateral effects on color and aroma compounds were non-significant or acceptable when compared with the effects observed for bentonite applications reported in literature.
The use of PEF was aimed at accelerating protein unfolding and aggregation and was coupled to an in-line cooling and filtration system for efficient removal of colloidal aggregates. The results collected suggested that the treatment was capable of inducing a satisfactory colloidal stability only in high- energetic double-treated wine samples, with some deleterious consequences on the color.
Finally, the aim of the research for cation-exchange resins application was to find environmentally friendly cleaning procedures to regenerate the resin capacity and allow reuse of the same resin for further cycles of fining. The removal of proteins bound to the resin was possible under specific pH and ionic strength conditions with relatively low consumption of water.

Identiferoai:union.ndltd.org:DocTA/oai:tesionline.unicatt.it:10280/57884
Date03 April 2019
CreatorsCOLANGELO, DONATO
ContributorsTREVISAN, MARCO, LAMBRI, MILENA
PublisherUniversità Cattolica del Sacro Cuore, PIACENZA
Source SetsUniversita Cattolica del Sacro Cuore. DocTA
LanguageEnglish
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis
FormatAdobe PDF
Rightsreserved

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