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Utilizzo del Rituximab nel trattamento della vasculiti ANCA associate. / Rituximab for treatment of anti-neutrophil cytoplasm antibody (ANCA)-associated vasculitis.

Introduzione. Recenti studi hanno dimostrato che il Rituximab (RTX) è un’alternativa sicura ed efficace alla ciclofosfamide nell’indurre la remissione in pazienti con severa vasculite ANCA-associata (AAV) di nuova diagnosi o recidiva. Scopo dello studio era valutare l’efficacia e la sicurezza del RTX nei nostri pazienti con AAV.
Metodi. Studio retrospettivo delle caratteristiche cliniche, dei risultati e della tolleranza al RTX dei pazienti con AAV trattati presso il nostro centro da Gennaio 2006 a Dicembre 2011. Inizialmente veniva utilizzato lo schema convenzionale delle 4 somministrazioni settimanali da 375 mg/m2. Dal 2011 sulla base dell’esperienza maturata e dei nuovi dati della letteratura si decideva di non adottare uno schema fisso per le recidive, ma di somministrare una o due dosi secondo la severità della recidiva ed il rischio infettivo.
Risultati. Venivano trattati 51 pazienti con AAV, 15/51 (29%) di nuova diagnosi e 36/51 (71%) ad una recidiva. La maggior parte dei pazienti con nuova diagnosi presentavano una micropoliangioite con severo interessamento renale, 5/15 (33%) erano in dialisi dall’esordio. 32/36 (89%) pazienti trattati ad una recidiva presentavano una recidiva granulomatosa di Granulomatosi di Wegener (WG). Tutti ottenevano una remissione, più rapidamente per le manifestazioni vasculitiche. 2/5 pazienti in dialisi dall’esordio recuperavano la funzione renale. Si osservavano 11 recidive in 9 pazienti con GW mediamente dopo 23.1 mesi, tutti ottenevano nuovamente la remissione. Ad un follow-up medio di 20.1 mesi si registravano 4 decessi, 3 (3/15, 20%) nel gruppo di pazienti con nuova diagnosi, uno (1/36, 3%) nel gruppo trattato ad una recidiva. Quattro pazienti sospendevano il RTX per infezioni.
Conclusioni. Nella nostra casistica il RTX si è dimostrato efficace e sicuro nell’indurre la remissione in pazienti con severa AAV, sia all’esordio che alla recidiva. I pazienti con WG presentano maggior rischio di recidiva e dovrebbero pertanto essere mantenuti in terapia immunosoppressiva dopo RTX. / Background. Recently Rituximab (RTX) has proved to be an effective and safe alternative to Cyclophosphamide for remission induction in newly diagnosed and relapsing anti-neutrophil cytoplasm antibody (ANCA)-associated vasculitis (AAV). The aim of this study was to evaluate the efficacy and safety of RTX in our cohort of AAV-patients.
Method. A retrospective study of the main clinical characteristic, outcomes, and RTX tolerance of AAV patients treated in our centre from January 2006 to December 2011. Initially we adopted the conventional schedule of RTX administration (4 weekly doses of 375 mg/m2). Since 2011, basing on our previous experience and new literature data, we have decided to not use a fixed schedule to treat relapse but to administer 1 or 2 doses of RTX according to individual AAV severity and infective risk.
Results. Fifty-one AAV-patients were treated, 15/51 (29%) with newly diagnosed AAV and 36/51 (71%) with relapsing AAV. The majority of newly diagnosed patients had microscopic polyangiitis (9/15, 60%) with severe renal involvement, 5/15 (33%) were on dialysis at diagnosis. 32/36 (89%) patients treated for relapse had Wegener’s Granulomatosis (WG) with granulomatous relapses. All patients achieved clinical remission, within 4-6 weeks for vasculitic manifestation, it took longer for granulomatous manifestation. 2/5 patients on dialysis recovered renal function. Eleven relapses were observed in 9 patients with WG after 23.1 months on average, which were successfully re-treated with RTX. At an average follow-up of 20.1 months four deaths were observed, 3 (3/15, 20%) in the newly diagnosed patients and one (1/36, 3%) in patients treated for relapse. Four patients stopped RTX for infection.
Conclusion. In our cohort RTX was found to be safe and effective for remission induction of newly diagnosed and relapsing AAV-patients. WG has an increased risk of relapse and therefore after RTX patients with WG should be maintained with immunosuppressive therapy.

Identiferoai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:4578
Date28 June 2012
CreatorsJeannin, Guido <1978>
Contributorsla Manna, Gaetano
PublisherAlma Mater Studiorum - Università di Bologna
Source SetsUniversità di Bologna
LanguageItalian
Detected LanguageItalian
TypeDoctoral Thesis, PeerReviewed
Formatapplication/pdf
Rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess

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