Il continuo sdoppiamento e la riverberazione sono le matrici di sviluppo di questa tesi, in cui le ricerche di Grotowski legate al Parateatro e al Teatro delle Fonti sono indagate e interpretate a partire da un pensiero polivalente che prende avvio nella sociologia della cultura e si radica in un terreno antropologico. La ricerca si configura come un’interpretazione possibile delle scelte operate da Grotowski e, complessivamente, dal Teatro Laboratorio, nel contesto delle trasformazioni socio-culturali successive agli anni Sessanta verificando come nel periodo dal '70 all'82 le scelte stesse rispecchino i valori culturali dell’epoca.La ricerca ricorre alla categoria della “festa” - intesa come realtà quotidiana elevata alla forma rituale, attraverso gli elementi culturali e identitari del gruppo di appartenenza - e, a partire da essa, sovrappone criticamente la logica dell’“identità in performance” con la nozione di “Incontro” elaborata da Grotowski. Questa logica è, successivamente, problematizzata attraverso il “diamante culturale”, un dispositivo di analisi della sociologia della culturache, a sua volta, è discusso eridimensionato a partire dalpresuppostodi “Decostruzione” e dall’idea di “Decondizionamento”legata al lavoro del Performer, inteso come individuo.Tre immagini e un’incognita rivelano i campi d’azioneed i principi che permeano l’intera ricerca raddoppiandosi e congiungendo l’immagine del Performer come individuo riflessivo. L’immagine riflessa si configura nel contrasto fra apparenza e presenza: nella domanda posta da Grotowski “che si può fare con la propria solitudine?” si evidenzia uno dei problemi a cui deve far fronte l’individuo in una determinata struttura culturale e, al contempo, viene suggerita una possibilità di amplificazione della percezione di “se stesso” da parte dell’Attore-Performer come Individuo. / The reverberation is the principle of the development of this thesis, in which Grotowski's research related to Paratheatre and Theatre of Sources is interpreted from the point of view of cultural sociology and anthropology. This research aims to be a possible interpretation of Grotowski's choices and of the whole Teatr Laboratorium, as seen in the contest of the post-Sixties social and cultural changes, verifying how such choices mirrored the culture of the time between 1970 and 1982.
In this research, the concept of "holiday" is conceived as a ritual form of daily life of a particular culture and identity, and hence the notion of “identity in performance” overlaps with the notion of "meeting" as elaborated by Grotowski.
This logic is then discussed through the "cultural diamond", which is an analytical tool used in cultural sociology that is re-discussed in turn through the assumption of Deconstruction and de-conditioning linked to the work of the Performer as an individual.
Three images and something “unknown” pervade the entire research and reveal its principles and grounds, developing and merging with the Performer as a reflective individual.
The reflected image appears in the contrast between appearance and presence. Grotowski's question: "what can you do with your loneliness?" highlights one of the problems the person has to face in a particular cultural structure, and at the same time it suggests the possibility of amplifying the self perception of the Actor-Performer as an individual.
Identifer | oai:union.ndltd.org:unibo.it/oai:amsdottorato.cib.unibo.it:6452 |
Date | 10 June 2014 |
Creators | Chiamulera, Marcia <1985> |
Contributors | De Marinis, Marco |
Publisher | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Source Sets | Università di Bologna |
Language | Italian |
Detected Language | Italian |
Type | Doctoral Thesis, PeerReviewed |
Format | application/pdf |
Rights | info:eu-repo/semantics/openAccess |
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