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La Suprema Corte di Cassazione come "Corte costituzionale"

Fanotto, Luca <1980> 21 June 2011 (has links)
No description available.
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Libertà di manifestazione del pensiero e tecniche argomentative delle Corti costituzionali

Caruso, Corrado <1983> 21 June 2011 (has links)
La ricerca consta di quattro capitoli: nella prima parte si analizzano, in prospettiva empirica, i canoni argomentativi utilizzati dalla Corte costituzionale italiana. Tali canoni possono essere generalmente distinti in due grandi famiglie: giuridico-interpretativi per un verso, e ed empirico fattuali per un altro. In un secondo capitolo si è visto come la Corte costituzionale italiana ha frutto uso di questi canoni nella sua giurisprudenza italiana in tema di diritto soggettivo di libertà di espressione e di mezzi di comunicazione del pensiero. Nel primo caso la Corte costituzionale ha fatto ricorso a canoni interpretativi testuali, mentre nel secondo ad argomentazioni empiriche spesso accompagnate da un giudizio di proporzionalità sull'intervento legislativo. Nella terza parte del lavoro si è invece descritta la giurisprudenza della Corte Suprema americana: è stata analizzata l'evoluzione delle tecniche argomentativi in tema di libertà di espressione: partendo dall'ad hoc balancing e dal definitional balancing si è giunti alla descrizione dei diversi livelli di scrutinio e alla progressiva concettualizzazione delle categorie espressive. Infine nel quarto capitolo si sono messe a confronto le due giurisprudenze: si è potuto così notare che la progressiva categorizzazione del diritto di libertà negli Stati Uniti ha dato esiti maggiormente garantisti, mentre più liberisti in relazione alle concrete dinamiche di formazione del discorso pubblico. Viceversa, in Italia i canoni testuali hanno originato una giurisprudenza più restrittiva quanto al diritto soggettivo e più egualitaria quanto al sistema della libertà di espressione. In ogni caso, entrambe le esperienze evidenziano il ruolo di policy-maker delle Corti costituzionali nei moderni ordinamenti liberal-democratici.
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La inclusión de declaraciones de derechos y principios en los Estatutos de Italia y España / The inclusion of declarations of rights and principles in the Statutes of Italy and Spain / L'inclusione di dichiarazioni di diritti e principi negli Statuti d'Italia e Spagna

Perez Miras, Antonio <1982> 30 March 2012 (has links)
La ricerca riguarda l’inclusione di dichiarazioni di diritti e principi introdotte negli Statuti di autonomia delle Regioni italiane e delle Comunità Autonome spagnole riformati negli ultimi anni. La tesi consta, oltre che nell’introduzione dei concetti preliminari, di due parti per ognuno dei Paesi nelle quali si esaminano i sistemi regionali e concretamente queste carte di diritti e principi. La terza parte raccoglie un’analisi comparativa di ambedue gli Stati. Il problema dell’efficacia di questi diritti e principi rappresenta la chiave fondamentale. In questo senso, la Giurisprudenza costituzionale risulta essere basilare per lo studio delle differenti risposte alle novità dei diversi elenchi di diritti e principi a livello regionale. Mentre la Corte Costituzionale italiana ha negato la loro efficacia giuridica, anche come norme programmatiche assimilabili a quelle costituzionali, il Tribunale Costituzionale spagnolo ha qualificato un nuovo tipo di diritto, i c. d. diritti statutari, che non sono diritti pubblici soggettivi ma mandati ai poteri pubblici autonomici, specialmente al legislatore autonomico. Lo studio si completa con la problematica dell’uguaglianza e la garanzia dei diritti e i principi in questi Stati composti. / This research project deals with the inclusion of declarations of rights and principles in the reformed Statutes of autonomy of the Regions of Italy as well as in the recently amended Statutes of the Spanish Autonomous Communities. This dissertation is divided in several sections. In the introduction the preliminary concepts related to the research topic are introduced. This section is followed by two sections, one per country of study (Italy and Spain), and which follow a similar structure in which the regional systems and, concretely, these charters of rights and principles are examined. The last section consists of a comparative analysis of both States. The issue of the effectiveness of these rights and principles is the key. In this sense, Constitutional Jurisprudence is crucial for the study of the different responses to the lists of rights and principles at regional level. While the Italian Constitutional Court has denied their legal effectiveness, even as programmatic provisions similar to those of constitutional nature, the Spanish Constitutional Court has acknowledged a new type of right, the statutory rights, which are not public subjective rights but rather limitations to the autonomic public authorities, particularly to autonomic legislator. This research project addresses also the issue of equality and guarantee of rights and principles in these complex States.
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L'interpretazione autentica nei suoi profili teorici ed applicativi / The authentic interpretation in its theoretical and applicative aspects

Orlandi, Elena <1983> 11 June 2012 (has links)
La trattazione cerca di delineare i confini teorici ed applicativi dell’istituto dell’interpretazione autentica, nella chiara consapevolezza che dietro tale tematica si celi il più complesso problema di una corretta delimitazione tra attività di legis-latio e attività di legis-executio. Il fenomeno delle leggi interpretative costituisce infatti nodo nevralgico e punto di intersezione di tre ambiti materiali distinti, ossia la teoria dell’interpretazione, la teoria delle fonti del diritto e la dottrina di matrice liberale della separazione dei poteri. All’interno del nostro ordinamento, nell’epoca più recente, si è assistito ad un aumento esponenziale di interventi legislativi interpretativi che, allo stato attuale, sono utilizzati per lo più come strumenti di legislazione ordinaria. Sotto questo profilo, il sempre più frequente ricorso alla fonte interpretativa può essere inquadrato nel più complesso fenomeno della “crisi della legge” i cui tradizionali requisiti di generalità, astrattezza ed irretroattività sono stati progressivamente abbandonati dal legislatore parallelamente con l’affermarsi dello Stato costituzionale. L’abuso dello strumento interpretativo da parte del legislatore, gravemente lesivo delle posizioni giuridiche soggettive, non è stato finora efficacemente contrastato all’interno dell’ordinamento nonostante l’elaborazione da parte della Corte costituzionale di una serie di limiti e requisiti di legittimità dell’esegesi legislativa. In tale prospettiva, diventano quindi di rilevanza fondamentale la ricerca e l’esame di strategie e rimedi, giurisdizionali ed istituzionali, tali da arginare l’“onnipotenza” del legislatore interprete. A seguito dell’analisi svolta, è maturata la consapevolezza delle potenzialità insite nella valorizzazione della giurisprudenza della Corte Edu, maggiormente incline a sanzionare l’abuso delle leggi interpretative. / The treatment delineates the theoretical and applicative boundaries of the institute of authentic interpretation, in the clear awareness that this issue lurks behind the most complex problem of a proper delimitation between the activities of legis-latio and legis-executio. The phenomenon of the interpretative laws constitutes in fact a nerve centre and a point of intersection of three distinct areas of law, that are the theory of interpretation, the theory of sources of law and the liberal doctrine of the separation of powers. Within our system, in the most recent period, there has been an exponential increase of interpretative legislative interventions that, in the actual state, are used mainly as instruments of ordinary legislation. Under this aspect, the more and more frequent appeal to the interpretative source can be framed in the more complex phenomenon of the “crisis of the law” whose traditional requirements of generality, abstractness and non-retroactivity have been gradually abandoned by the legislator in parallel with the establishment of the constitutional State. The abuse of the interpretative tool by the lawmaker, seriously injurious of the subjective juridical positions, has not yet been effectively thwarted in spite of the elaboration from the constitutional Court of a series of limits and requirements of legitimacy of the legislative exegesis. In this perspective, the research and examination of strategies and jurisdictional and institutional remedies, such as to embank the “omnipotence” of the lawmaker interpreter, become extremely relevant. As a result of the analysis, the investigation has reached the awareness of the potentialities inherent in the development of the jurisprudence of the Court Edu more inclined to punish the abuse of interpretative laws.
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Il Senato come camera di rappresentanza territoriale / The Senate as a chamber of territorial representation

Ferroni, Francesca <1981> 10 June 2013 (has links)
La riforma del bicameralismo rappresenta nell’ordinamento italiano una delle tematiche più dibattute sin dalla “concessione” dello Statuto Albertino. In Assemblea Costituente, infatti, l’opzione tra monocamerali e bicameralismo - prima - e il dibattito su che tipo di bicameralismo si sarebbe dovuto adottare - poi - hanno dato vita ad una parte organizzativa particolarmente debole e in gran parte antiquata rispetto alle esigenze della prima parte della Costituzione che, al contrario, ha rappresentato il precipitato di una profonda consonanza di ideali. La tesi si propone dunque l’obiettivo di dimostrare che l’esigenza di procedere ad una riforma del sistema bicamerale in Italia sia oggi quanto mai attuale e necessaria. Da un lato, infatti, essa favorirebbe il superamento delle inefficienze del sistema parlamentare e potrebbe rappresentare uno strumento per ovviare alla debole razionalizzazione della forma di governo che, da sempre, ha determinato la strutturale instabilità degli esecutivi. Dall’altro lato, la riforma servirebbe soprattutto a realizzare quella connessione organica tra Stato e regioni necessaria per completare il disegno regionalistico che si ricava dalla Costituzione stessa. Esigenza questa che, peraltro, si è notevolmente rafforzata con la riforma del titolo V della Costituzione, la cui portata innovativa è stata sostanzialmente svuotata di contenuto a causa delle difficoltà che si sono incontrate nella sua attuazione. / In Italy, bicameralism’s reform is one of the most debated topics since the "concession" of the Statuto Albertino. In Constituent Assembly, in fact, the choice between single-chamber and two-chamber system - first - and the debate about what kind of bicameralism would have taken - then - have given rise to a very weak organizational part and largely outdated to meet the needs of the first part of the Constitution that, on the contrary, was the precipitate of a deep harmony of ideals. The research proposes the goal of demonstrating that the need to carry out a reform of the bicameral system is now more than ever necessary and imperative. On the one hand, it would help to overcome the parliamentary system’s inefficiencies and could be a tool to remedy the weak rationalization of government’s form, that has always led to structural instability of the executives. On the other hand, the reform would serve mainly to make the organic connection between the State and the regions, needed to complete the regionalist design derived from the Constitution itself. This requirement, which, however, has been greatly strengthened by the reform of Constitution’s Title V, whose innovative capacity has been substantially rendered meaningless because of the difficulties that have been encountered in its implementation.
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Il finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali: modelli a confronto. / Financing of Political Parties and Election Campaigns: comparative models

Stroppiana, Luca <1968> 10 June 2013 (has links)
La tesi si propone come obiettivo di dimostrare nel quadro di un’indagine comparatistica l’importanza della tematica del finanziamento della politica, del rapporto tra denaro e politica, nelle democrazie contemporanee. In questo senso ci si propone di sviluppare i nessi esistenti nell’ambito del tema del finanziamento fra disciplina dei partiti, disciplina delle campagne elettorali e, più in generale, disciplina del sistema elettorale in senso stretto e della forma di governo; di descrivere il complesso quadro giuridico in materia di diritto della finanza politica, oggetto di frequenti aggiornamenti e in continua evoluzione, in alcuni casi anche in via giurisprudenziale, quale risulta emergere dallo studio di ciascun ordinamento considerato; e di definire in conclusione i precisi contorni dei due distinti modelli di «finanziamento della politica» ricostruiti dalla ricerca politologica come modello statalista o pubblico, da una parte, e modello liberale o volontario, dall’altra, pur nelle specificità di ogni contesto istituzionale / The research discusses political financing in a comparative perspective and aims to show the importance of the relationship between money and politics in contemporary democracies. We discuss the connections between party funding and campaign finance on one hand, and party regulation and regulations governing electoral campaigns on the other hand; we describe the complexities of the legal framework of political finance laws and their always evolving and ever-changing rules; we finally evaluates two different models of political financing, as evidenced by the study of each country surveyed (Germany, France, Spain, United Kingdom, Italy, and the United States).
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Monismo e dualismo nei rapporti tra Cedu e ordinamento costituzionale interno. Fonti e processi interpretativi / Monism and Dualism in the Relationships between the ECHR and the Italian Constitutional Order. Sources of Law and Interpretative Processes.

Polacchini, Francesca <1982> 17 June 2014 (has links)
La tesi analizza i rapporti tra l’ordinamento italiano e la Cedu, in particolare la collocazione della Cedu all’interno del sistema delle fonti alla luce della modifica dell’art. 117, comma 1 Cost. Si tratta di un tema molto dibattuto in dottrina, specialmente a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Questa tematica risulta strettamente connessa al profilo dell’interazione tra la Corte di Strasburgo e la Corte costituzionale e i giudici ordinari. L’analisi del profilo statico concernente lo status della Cedu nel sistema italiano deve quindi essere accompagnata dall’esame del profilo dinamico, relativo al ruolo della giurisprudenza della Corte di Strasburgo nell’esperienza dell’ordinamento nazionale. Entrambi i profili di indagine sono esaminati alla luce delle indicazioni provenienti dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, della Corte di Cassazione e della Corte di Strasburgo. Prima di essere esaminate singolarmente, queste tematiche richiedono la preliminare ricognizione dei termini della dicotomia tra i due modelli concettuali di riferimento in tema di rapporti interordinamentali: il monismo e il dualismo. Trasferite nel peculiare contesto del sistema Cedu, tali categorie dogmatiche si arricchiscono di ulteriori profili, che esorbitano dalla sistemazione del rapporto tra fonti. La tenuta dei due paradigmi concettuali, che sono nati ed operano nel contesto della teorica delle fonti, deve essere verificata anche rispetto all’attuale fenomeno della produzione europea di diritto giurisprudenziale ed alla capacità paradigmatica assunta dalla giurisprudenza di Strasburgo. Il diritto e le istituzioni giuridiche tendono ad assumere sempre più sembianze giurisdizionali, generando un’osmosi che porta a trasferire il focus dai rapporti interordinamentali ai rapporti tra giurisprudenze. / The research topic relates to the relationship between the Italian legal system and the ECHR, in particular the formal position of the ECHR in the national hierarchy of legal norms, in light of the amendment of Article 117 Const. This issue is very debated among scholars, especially following the entry into force of the Lisbon Treaty. This matter is strictly linked to the problem of the interaction between the Strasbourg Court and the ICC and ordinary judges. In other words, the analysis of the ‘static’ profile concerning the status of the ECHR in the Italian legal order must be accompanied by the examination of the ‘dynamic’ profile, relating to the role of Strasbourg Court’s case-law in the experience of the domestic legal system. Both of these issues follow from the Constitutional case law. Therefore, they will be dealt with in light of the rulings of the ICC, Court of Cassation and Strasbourg Court. Before being examined individually, these topics require the preliminary examination of the terms of the dichotomy between the two theoretic models in matter of relationship between international and national law: the monism and the dualism. Transferred to the peculiar context of the ECHR, these categories are enriched by more dogmatic profiles, which go beyond the sole matter of the relationship between sources of law. The strength of the two theoretical paradigms - that have been born and work in the context of sources of law - must also be checked with reference to the current phenomenon of European production of case law. The law and the legal institutions tend to take more and more jurisdictional shape, generating osmosis leading to the transfer of the focus from relationships between sources of law to the relationships between jurisprudences.
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Il potere di esternazione dei presidenti di assemblea parlamentare / The power of externalization of Parliamentary Assembly's Presidents

Cassano, Rosangela <1983> 17 June 2014 (has links)
Il tema relativo al potere di esternazione del Presidente di Assemblea parlamentare rappresenta un aspetto problematico del diritto costituzionale a causa delle sue diverse implicazioni nonché delle numerose intersezioni tra dato costituzionale e legislativo, dottrina e prassi configurando, dunque, un ambito di ricerca di indubbia rilevanza e attualità all’interno del dibattito costituzionalistico.È chiaro che l’analisi di tale problematica necessita dell’assunzione di un punto di vista che non potrà essere strettamente tecnico-giuridica, ma che necessariamente dovrà confrontarsi con elementi della prassi politico-costituzionale. / The issue related to the power of externalization of the Assembly's President represents a problematic aspect of constitutional law due to its different implications and the numerous intersections between constitutional and legislative fact as well, and also doctrine and praxis configuring, so, it is an environment of research made by an undoubtful relevance and actuality of the internal constitutionalist debate. It's clear that the analysis about this statement needs the assuming of a point of view which won't can be just strictly technical -juridical but also and necessarily will have to relate with the elements of the political-constitutional praxis.
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Gli interventi del presidente della repubblica in sede di promulgazione ed emanazione degli atti legislativi / The actions of the President of the Republic in the course of the emanation and enactment of the legislative acts

Giorgio, Marco Cesare <1980> 17 June 2014 (has links)
The three parts of the job try to offer a recognition of the issues connected the existence of the presidential prerogatives about the legislative activity, and in general terms on the eventual happened transformations, above the last few years, to the role of the President of the Republic inside of the Italian constitutional system. The job start with one methodological premise that aims to value the relative issue to the various methodological approaches that can be followed in the study of presidential thematic: that is, to hold clearly distinguished the plan of the norms from that one of the praxes or to analyze them and to estimate them jointly. The first chapter is dedicated to the analysis of the delineated from Constitution and enriched presidential figure therefore like from beyond sixty years of constitutional literature. The second chapter is dedicated to one of the possible causes from which the evolutions recorded from the presidential figure draw origin in the past few years: that is, the change of the constitutional system of political representation. Such element is analyzed above all in its institutional within, that is to say the model of shape of government represented by the circuit parliament-government. The third chapter directly analyzes the two main issues of the research: on one side the study of the general presidential activity of participation in the political issues, through his communicates; on the other hand, the analysis of some specific case studies of presidential participation during emanation or enactment of the legislative actions deriving by the government and the parliament, between 2006-2013. Moreover, the job is enriched from one important section (attached) of “case studies” containing the result of a research carried out on more than 3000 presidential documents, from 2006 to 2013, published from the offices of the Quirinale. / I tre capitoli in cui è suddiviso il lavoro cercano di offrire una ricognizione delle questioni che ruotano intorno alla sussistenza o meno di prerogative presidenziali riguardo l’attività legislativa, e in generale sulle eventuali trasformazioni avvenute, soprattutto negli ultimi anni, nel ruolo del Presidente della Repubblica all’interno del sistema costituzionale italiano. Il lavoro esordisce con una premessa metodologica con cui si tenta di valorizzare la questione relativa ai diversi approcci metodologici che si possono seguire nello studio delle tematiche presidenziali: ossia, tenere nettamente distinti il piano delle norme da quello delle prassi oppure analizzarli e valutarli congiuntamente. Il primo capitolo è dedicato all’analisi della figura presidenziale così come delineata dalla Costituzione e arricchita dagli oltre sessant’anni di letteratura costituzionale. Vengono quindi analizzate le disposizioni costituzionali di riferimento e viene dato conto delle principali teorie costituzionali espresse dalla letteratura giuridica. Il secondo capitolo è dedicato a quella che viene offerta come una delle possibili cause da cui traggono origine le evoluzioni registrate in questi ultimi anni dalla figura presidenziale: ossia, il mutamento del sistema costituzionale di rappresentanza politica. Tale elemento è analizzato soprattutto nel suo ambito istituzionale, vale a dire il modello di forma di governo rappresentato dal circuito parlamento-governo. Il terzo capitolo entra direttamente nelle due questioni di fondo della ricerca: da un lato lo studio della generale attività presidenziale di intervento nelle questioni politiche, attraverso comunicati o esternazioni; dall’altro lato l’analisi di alcuni specifici casi paradigmatici di intervento presidenziale in sede di emanazione o promulgazione (o, comunque, discussione) degli atti legislativi del governo e del parlamento, accaduti tra il 2006 e il 2013. Inoltre, il lavoro è arricchito da una importante sezione (allegata) di “case studies” contenente il risultato di una ricerca effettuata su oltre tremila documenti presidenziali, dal 2006 al 2013, resi pubblici dagli uffici del Quirinale.
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La libertà di riunione in Italia ed in Turchia / Freedom of assembly in Italy and in Turkey

Camposilvan, Chiara Edvige Caterina <1983> 11 June 2012 (has links)
La tesi consiste in una comparazione della disciplina costituzionale della libertà di riunione nell'ordinamento italiano ed in quello turco / The thesis is aimed to compare the italian and turkish constitutional and ordinary dispositions concerning freedom of assembly

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