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Gli effetti di giudicato delle sentenze straniere e dei lodi / THE RES JUDICATA EFFECTS OF FOREIGN JUDGMENTS AND AWARDS

PONZANO, FLAVIO 19 December 2018 (has links)
Benché ampiamente studiata con riferimento al contenzioso interno, la res judicata ha ricevuto minore attenzione nella sua “dimensione internazionale”. Il presente lavoro si propone di esplorare i profili incerti degli effetti di giudicato delle “decisioni non domestiche”, intese come decisioni non provenienti dalle corti del foro, e in particolare delle sentenze straniere e dei lodi arbitrali internazionali. Nel tentativo di superare almeno parte delle incertezze e dei problemi della prassi attuale, in relazione alle sentenze straniere si sostiene che i relativi effetti di giudicato vengano determinati sulla base della teoria dell’estensione assoluta degli effetti, la quale assicura certezza giuridica transnazionale ed è consona alla moderna evoluzione liberale delle norme sul riconoscimento. Quanto ai lodi arbitrali, si propone che le istituzioni arbitrali adottino, nei propri regolamenti, ampie regole preclusive che riflettano la natura e gli obiettivi del procedimento arbitrale. Le soluzioni proposte condividono l’idea che gli effetti di giudicato di una “decisione non domestica” dovrebbero essere determinati in linea di principio dal “sistema” a cui la decisione appartiene, sebbene l’adozione di un approccio unitario risulti problematica quando questioni di giudicato sorgono tra corti statali e tribunali arbitrali in maniera da compromettere l’autonomia dell’arbitrato internazionale. / Although extensively studied in domestic litigation, res judicata has received less attention in its “international dimension”. This work seeks to navigate the uncharted waters of the res judicata effects of “non-domestic decisions”, understood as decisions that are not rendered by the courts of the forum, and in particular of foreign judgments and international arbitral awards. In an attempt to overcome at least part of the uncertainties and problems of the current practice, as regards foreign judgments it is proposed that their res judicata effects be determined based on the theory of the absolute extension of effects, which ensures cross-border legal certainty and accords with the modern liberal evolution of recognition rules. As regards arbitral awards, it is suggested that arbitral institutions adopt, in their regulations, broad preclusive rules that reflect the nature and objectives of the arbitral process. The proposed solutions share the idea that the res judicata effects of a “non-domestic decision” should be in principle determined according to the “system” to which the decision belongs, although the adoption of a unitary approach is challenged when res judicata issues arise between state courts and arbitral tribunals so to jeopardize the autonomy of international arbitration.
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GLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL SETTORE AGRICOLO DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO E IL DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

MANFREDI, MATTEO 31 May 2017 (has links)
Il presente lavoro esamina le politiche e gli strumenti giuridici di promozione e di tutela degli investimenti internazionali nel settore agricolo di uno dei principali attori coinvolti nella nuova corsa alla terra: l’Unione europea. Il primo capitolo analizza la competenza dell’Unione a concludere accordi internazionali, al fine di comprendere la portata innovativa dei trattati di libero scambio di nuova generazione dell’Unione. Il secondo e il terzo capitolo individuano delle possibili soluzioni alle due principali esigenze legate agli investimenti in terre agricole, quali la stabilità e la protezione dell’investimento, da una parte, e la tutela delle popolazioni locali, dall’altra, attraverso un’analisi critica della politica commerciale comune e della politica di cooperazione allo sviluppo dell’UE. La tesi intende dimostrare che i trattati di libero scambio negoziati dall’Unione europea e la politica di cooperazione allo sviluppo dell’Unione possono contribuire a promuovere una maggiore certezza giuridica dell’ordinamento dei Paesi in via di sviluppo, punto fondamentale per qualsiasi riforma del settore agricolo, e conseguentemente garantire una maggior protezione non solo per chi investe, ma anche per le popolazioni locali. / The dissertation investigates the policies and the legal instruments for the international investments' promotion and protection in agriculture of one of the main actors involved in the new land rush: the European Union. The first chapter analyses the EU’s competence over the conclusion of international treaties in order to understand the main innovations of the new generation of EU trade agreements. The second and third chapters focus on possible solutions of the two main agricultural lands investments’ requirements: investment protection and certainty, on the one hand, and protection of local populations, on the other, through a critical analysis of the EU common commercial policy and of the EU development cooperation policy. The thesis aims to provide that the EU free trade agreements and the EU development policy may promote a major legal certainty for developing countries, a key point for any agrarian reform, and consequently guarantee more protection not only for investors but also for local populations.
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PREVENIRE LA CORRUZIONE: NUOVE STRATEGIE REGOLATORIE TRA PUBBLICO E PRIVATO

GULIZZI, ELISA 21 April 2020 (has links)
L’obiettivo della ricerca è quello di studiare le contaminazioni tra diversi livelli di governance nel settore dell’anticorruzione. Anzitutto, ci si soffermerà sugli effetti che le convenzioni internazionali e più in generale gli strumenti prodotti nella sfera sovranazionale hanno determinato sul diritto anticorruzione italiano. A ben vedere, questa contaminazione tra diversi livelli di regolazione si realizza non solo attraverso strumenti cogenti ma anche, e soprattutto, attraverso strumenti flessibili come raccomandazioni e linee guida. Il diritto anticorruzione rappresenta un laboratorio di contaminazioni non solo a livello verticale tra sfera sovranazionale e nazionale, ma anche a livello orizzontale. Alla delimitazione del campo della ricerca alle interazioni tra pubblico e privato corrisponde il capitolo II: in esso si dà conto del fatto che, in materia di prevenzione del rischio di corruzione, i confini tra sfera pubblica e sfera privata sono sempre più sfumati. Infine, nel capitolo III, si cerca di trovare un filo conduttore tra le varie forme di contaminazioni regolatorie analizzate, inserendole entro un più ampio ciclo in cui si susseguono regulation e enforcement. Ci si chiede se e in che misura questo ciclo sia effettivamente virtuoso: in particolare, se un processo di law-making improntato ai criteri della flessibilità, della partecipazione dei soggetti interessati e della continua valutazione della sua efficacia, sia effettivamente idoneo a prevenire fenomeni corruttivi. / The aim of the research is to study interaction between different levels of governance in the anti-corruption sector. Firstly, the domestic law, especially in the anti-corruption field is strongly influenced by international instruments. The Italian system, for example, starts out from the Anti-Corruption Law, Law No. 190 (the so called "Severino Law", approved by Parliament on 6 November 2012, entering into force on 28 November 2012, and implemented by several regulations). This Law was adopted to implement the UN Convention against Corruption. Secondly, the research aims to study interaction between public and private sector: fundamental concepts for corruption prevention, such as risk management, have been borrowed from one sector to another. Finally, there many players in the anti-corruption sector who are able to create rules (lawmakers, stakeholders, Authorities): the question is if they are part of a virtuous circle in which regulation and enforcement are closely linked. In order to prevent corruption, the law-making process must be based on specific criteria such as flexibility, stakeholder participation and ongoing evaluation of its effectiveness.
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HUMAN RIGHTS AND LABOUR RIGHTS OBLIGATIONS OF MULTINATIONAL COMPANIES. PERSPECTIVES ON PRIVATE MILITARY AND SECURITY COMPANIES

MARICONDA, CLAUDIA GABRIELLA 06 April 2016 (has links)
Lo studio si inserisce nel dibattito sul potere delle multinazionali e il rispetto dei diritti umani fondamentali e approfondisce i concetti di responsabilità sociale delle imprese (CSR) e della loro "accountability", inquadrando l'analisi nel contesto più ampio degli investimenti esteri diretti (FDI), con i relativi aspetti economici, tecnologici e sociali, nonché ambientali e politici. Si analizzano le norme internazionali in tema di rispetto dei diritti umani da parte delle aziende, ed i meccanismi legali per rendere le società "accountable", soprattutto in caso di complicità aziendali negli abusi perpetrati dagli Stati, anche attraverso la giurisprudenza dei tribunali penali internazionali e dei tribunali statunitensi. Viene data attenzione al settore della sicurezza, i.e. "Private Military and Security Companies" (PMSCs, interessato da notevole crescita negli ultimi decenni. Le PMSCs, impiegate da parte dei governi che esternalizzano una funzione tipicamente dello stato e da imprese e ONG attive in contesti difficili, hanno operato senza adeguato controllo. Le loro attività sollevano questioni su potenziali abusi dei diritti umani commessi dai propri dipendenti oltre che su violazioni dei diritti del lavoro subite dagli stessi. Le azioni ONU per portare le PMSCs fuori dalla 'zona legale grigia' in cui hanno operato vengono trattate insieme alle iniziative di autoregolamentazione. / The study, given the debate about the increasing power of corporations and the attempts to ensure their respect of fundamental human rights, deepens the concepts of corporate social responsibility (CSR) and corporate accountability, framing the analysis within the broader discourse of Foreign Direct Investment (FDI), with its economic, technological and social aspects as well as environmental and political issues. International standards in the area of corporations’ human rights obligations are analyzed in addition to legal mechanisms to hold corporations accountable, particularly for corporate complicity in human rights abuses by States, through the jurisprudence of international criminal tribunals and U.S. Courts. Special attention is given to the security sector, i.e. Private Military and Security Companies (PMSCs), interested in the last decades by a steady growth. PMSCs, increasingly contracted by governments willing to outsource a typical state function and by companies and NGOs active in difficult contexts, have been operating without proper supervision and accountability. PMSCs activities raise issues concerning potential human rights violations committed by their employees and labour rights abuses their employees might suffer themselves. UN actions aimed at bringing PMSCs out of the legal ‘grey zone’ where they have been operating are tackled alongside with self-regulatory initiatives.

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