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The Italo-Australian Press: Media and Mass Communication in the Emigration World 1900-1940Tosco, Amedeo, n/a January 2003 (has links)
L'idea di questa tesi nasce da una serie di circostanze, prima tra tutte la professione dell'autore che per quindici anni ha svolto in Italia l'attività di giornalista, lavorando prima al Messaggero di Roma, come cronista, e successivamente alla Rai - Radiotelevisione Italiana in qualità di redattore di 'giudiziaria' . Inoltre, l'autore di questa tesi, ha fatto una interessantissima esperienza professionale sia come critico cinematografico e sia come 'pastonista politico' presso la redazione romana del Giornale Nuovo - coordinata in quegli anni da Cesare Zappulli - quando era direttore il grande e indimenticabile Indro Montanelli, prima cioè che quell'arruffapopoli di Berlusconi affondasse completamente il giornale, trasformandolo nel bollettino parrocchiale di quel guazzabuglio politico che è 'Forza Italia' Questo non è il nostro primo cimento nel campo della storia del giornalismo in quanto segue una tesi di Master, conseguita al dipartimento di Storia dell'University of Queensland e che ha avuto come relatore il Dr. Don Dignan, dal titolo 'Press and Consensus in Fascist Italy'. In questa prima tesi è stata affrontata la fascistizzazione della stampa italiana tra il 1922 ed il 1940 e il modo in cui Mussolini, che capì esattamente l'importanza dei media e del controllo dell'informazione, creò quella corrente di consenso che permise al fascismo di governare indisturbato per tutto il 'ventennio'. In quella tesi di Master è stato anche affrontato e studiato il modo in cui i giornalisti (gli sceneggiatori del regime) ed i giornali, sia essi 'indipendenti' e di partito, manipolarono le notizie per darle in pasto ai propri lettori, con tutte quelle interpolazioni, ridondanze ed ombre che identificano il modo tuttora esistenze di concepire e fare un giornale. Nella nostra tesi di Ph.D. seguiremo una traccia similare, cercando di vedere e di analizzare se anche la stampa etnica ha usato, direttamente o indirettamente, forme di manipolazioni, di interferenze o di ridondanze nel creare e porgere le notizie al lettore italo-australiano. Inoltre è nostro intento accertare fino a che punto questa stampa ha creato un consenso verso particolari scelte politiche, sociali e di costume e se questo consenso è stato accettato dai lettori etnici, e in che misura. In altre parole il quesito che in linea di massima ci poniamo è identificare che influenza ha avuto la stampa etnica sulla comunità italiana. I problemi che questo tipo di ricerca implica sono stati numerosi, soprattutto dovuti al fatto che non esiste una letteratura specifica e non vi sono studi, nel campo del giornalismo italo-australiano, dei primi quaranta anni del novecento. Inoltre la maggior parte dei giornali pubblicati in quegli anni sono andati distrutti. Si è cercato inoltre di delineare una immagine dei problemi e delle aspirazioni della comunità italo-australiana attraverso l'analisi della stampa etnica, visto che la maggior parte degli autori hanno affrontato, fino ad oggi, questo tema usando documenti ufficiali o racconti e testimonianze di persone vissute nel periodo analizzato dalla nostra tesi. Abbiamo cercato, quindi, di dare una nuova luce e, quando è stato possibile, di dare la giusta dimensione agli avvenimenti accaduti dato che quanto veniva pubblicato sulle colonne dei giornali era scritto a 'caldo', senza influenze burocratiche e senza il filtro del tempo e delle memorie che spesso distorcono la realtà creando affabulazioni lontane dalla realtà.
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