• Refine Query
  • Source
  • Publication year
  • to
  • Language
  • 17
  • Tagged with
  • 17
  • 17
  • 17
  • 17
  • 17
  • 17
  • 4
  • 2
  • 2
  • 2
  • 2
  • 2
  • 2
  • 2
  • 2
  • About
  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
    Our metadata is collected from universities around the world. If you manage a university/consortium/country archive and want to be added, details can be found on the NDLTD website.
1

Giovanni Francesco da Rimini Un percorso fra tradizione e rinnovamento nella pittura italiana di metà Quattrocento. / Giovanni Francesco da Rimini An artist between tradition and renewal in Italian Painting of the Mid-Quattrocento

Mosso, Valerio <1976> 17 September 2012 (has links)
La tesi presenta l’attività di Giovanni Francesco da Rimini, pittore attivo all’incirca dal 1440 al 1470. Analizzando le varie esperienze tra Padova, Perugia, Firenze e Bologna, si ricostruisce un catalogo delle sue opere. / The PhD thesis focuses on the oeuvre of Giovanni Francesco da Rimini, painter active between 1440 and 1470. Through the analysis of his activity in Padua, Perugia, Florence and Bologna, it presents a complete catalogue of his works.
2

Jacopo di Paolo nella pittura bolognese tra XIV e XV secolo

Massaccesi, Fabio <1974> 25 June 2008 (has links)
No description available.
3

La miniatura a Bologna sotto i Bentivoglio

Guernelli, Daniele <1974> 30 June 2010 (has links)
Il lavoro tratta della produzione miniata a Bologna sotto la signoria dei Bentivoglio, tra il quinto decennio del Quattrocento ed il secondo decennio del secolo successivo. / The work is about the illuminated manuscripts made in Bologna under the domination of the Bentivoglio family, between the fifth decade of the Fifteenth Century to the second decade of the next.
4

Barnaba da Modena

Liardo, Luca <1977> 30 June 2010 (has links)
No description available.
5

Marco Zoppo e il Rinascimento tra l'Emilia e il Veneto / Marco Zoppo and the Renaissance between Emilia and Veneto

Calogero, Giacomo Alberto <1982> 16 September 2014 (has links)
La presente ricerca si occupa della figura di Marco Zoppo, pittore e artista poliedrico, nato a Cento, in Emilia, intorno al 1432. L'indagine si concentra soprattutto sugli esordi e la prima maturità di questo artista, che lo videro attivo in centri importanti come Bologna e Padova e Venezia. / This research deals with the crucial personality of Marco Zoppo, painter and multi-talented artist, who was born in Cento, Emilia, in about 1432. The study focuses primarily on his beginnings and early adulthood, which he spent mostly in important artistic centers such as Bologna, Padua and Venice.
6

I manoscritti miniati dell'Illustratore nella cultura figurativa del secondo quarto del XIV secolo / The Illuminated Works of the Illustratore in the Visual Culture of the Second Quarter of the Fourteenth Century

Del Monaco, Gianluca <1984> 17 September 2012 (has links)
La tesi è dedicata alla personalità artistica dell’Illustratore, tra i protagonisti della miniatura bolognese degli anni trenta e quaranta del Trecento, così felicemente soprannominato da Roberto Longhi. Dopo un capitolo dedicato alla vicenda critica dell’artista, la tesi affronta il percorso artistico dell’Illustratore nell’ambito della decorazione libraria bolognese del secondo quarto del XIV secolo. Ho trattato le opere attribuite al’Illustratore insieme agli esempi contemporanei della miniatura bolognese, in modo da far emergere il ruolo di questo maestro nelle relazioni con il contesto cittadino. Nella successione cronologica dei manoscritti, emerge un nuovo sconvolgimento caotico che scardina l’ordine spaziale e compositivo delle opere iniziali debitrici del giottismo del Maestro del 1328. Il capitolo si conclude con alcune osservazioni sui rapporti tra il maestro e i suoi aiuti e sul rapporto con Buffalmacco. In questo capitolo sono inoltre presentate due nuove attribuzioni. Gli ultimi due capitoli sono un approfondimento sull’interazione tra il linguaggio figurativo dell’artista e la funzione dell’immagine quale forma di comunicazione visiva in stretta relazione con i testi scritti che accompagnano e sui caratteri della committenza, là dove è possibile definirli. La prima parte del terzo capitolo è dedicata all’illustrazione dei libri legales, mentre nella seconda parte si tratta di un caso particolare, le iniziali istoriate dell’Inferno e del Purgatorio di Dante Alighieri della Biblioteca Riccardiana di Firenze (ms. 1005), per molti aspetti riconducibili all’illustrazione giuridica. La mia intenzione in questo capitolo è di verificare come il caratteristico linguaggio narrativo espressivo e diretto dell’Illustratore abbia risposto alla funzione delle immagini dipinte nei codici giuridici di offrire una struttura materiale alla memorizzazione visiva per via di luoghi e figure dei contenuti di studio del diritto comune. In appendice alla tesi si trova un catalogo dei manoscritti decorati da miniature dell’Illustratore, comprensivo anche di una sezione per le opere di dubbia o erronea attribuzione. / The dissertation concerns the Illustratore, one of the main Bolognese illuminators in the 1330s-1340s. His effective nickname was invented by Roberto Longhi. After a chapter on the modern scholarship about this artist, the thesis deals with the artistic path of the Illustratore in the contest of the Bolognese illumination of the second quarter of the fourteenth century. I have considered the works of the Illustratore together with Bolognese contemporary illumination so as to highlight the role of the Illustratore in the artistic milieu of Bologna. The illuminated manuscripts chronologically ordered show a progressive chaotic upheaval unhinging the spatial order of composition present in the early works by the master, indebted to the giottesque style of the 1328 Master. The chapter ends with a few observations on the relationships between the Illustratore and his collaborators and about the relationship between his art and Buffalmacco's. Furthermore, this chapter presents two works newly attributed. The last two chapters go deeper into the interaction between the visual language of the Illustratore and the images painted in books seen as visual media strongly connected with the written texts they are bound together. The first part of the third chapter is about the illustration of legal books, whereas the second part deals with a special case: the historiated initials of the Divine Comedy Ricc. 1005 in Florence. This chapter is intended to verify how the typical expressive and immediate narrative of the Illustratore fulfilled the task of painted images in legal books to provide a material structure for the visual memorisation through place and figures of the contents of ius commune. The dissertation has an appendix with a complete catalogue of the illuminated manuscripts of the Illustratore, including a section for wrongly or dubiously attributed works.
7

La committenza artistica dei Templari e degli Ospitalieri in Emilia Romagna / The art of Templars and Hospitallers' commanderies in Emilia Romagna

Cova, Paolo <1981> 17 September 2012 (has links)
La tesi di dottorato La committenza artistica dei Templari e degli Ospitalieri in Emilia Romagna cerca attraverso un approccio metodologico multidisciplinare di ricostruire il patrimonio artistico delle commende dei due ordini religioso cavallereschi in regione. La tesi è stata concepita per riflettere anche a livello strutturale la metodologia d’indagine, così un primo capitolo è dedicato all’analisi storica dei due ordini, con particolare attenzione alla comprensione del rapporto tra gli ordini e il mondo dell’arte. Una secondo capitolo invece è incentrato sulla storiografia artistica relativa e sulle impegnative indagini d’archivio, che, soprattutto attraverso l’utilizzo di una vasta documentazione inedita, hanno permesso di fornire nuovi elementi alla definizione della rete degli insediamenti e della loro decorazione. Lo studio prosegue con la specifica ricostruzione storica e storico artistica delle commende attraverso l’indagine sui singoli insediamenti, dove si è cercato di dar conto delle vicende artistiche e della storia dei suoi protagonisti. Contestualmente alla redazione di questo capitolo, riconoscendo la storia, il senso e l’importanza della scuola stilistico-filologica, si procede alla redazione delle schede di catalogo delle opere superstiti, sia di quelle ancora nelle ex-commende sia di quelle che oggi hanno altre collocazioni. Successivamente, senza necessariamente trarre conclusioni definitive su un lavoro di ricerca che per sua natura è in divenire, si argomentano alcune riflessioni sulla natura, i limiti, i caratteri e l’evoluzione della committenza dei due ordini cavallereschi in regione. Si è così riscoperto un patrimonio artistico vasto e articolato che coniuga capolavori con opere di cultura assai più corsiva, ma comunque sempre capace di raccontare la storia dei suoi artefici (alcuni - come Aristotele Fioravanti, Girolamo da Treviso, Pietro Bembo o Ranuccio Farnese - veri e propri protagonisti del loro tempo), in continuo e sostanziale dialogo con le culture artistiche che hanno attraversato la regione, e non solo, tra Medioevo e Modernità. / The dissertation, titled The art of Templars and Hospitallers' commanderies in Emilia Romagna, tries, through a multidisciplinary approach, to reconstruct the artistic heritage of two monastic and chivalrous Orders in the region. The dissertation was conceived in order to reflect, also in the structural level, the survey methodology: the first chapter was dedicated to an historical analysis of the two Orders, with particular attention to the relation between them and the art-world; the second chapter, instead, was focused on the relating artistic historiography and on a challenging archive investigations, that, above all through the use of an extensive and unpublished documentation, permitted to reveal new elements for a better understanding of the settlements’ net and their decoration. The research continued with the specific historic and artistic reconstruction of the commanderies: through a survey about the specific settlements, I tried to point out the artistic and historic events of its protagonists. Subsequently, without claiming to draw conclusions in a work that necessarily is in becoming, I developed some reflections on the nature, the limits, the characteristics and developments of the artistic patronage. Finally, the card’s stylistic analysis completed my investigation, giving meaning to the historic and documentary surveys. In this way I rediscovered an extensive and articulated artistic heritage that combines masterpieces and more modest works, but in any case capable of delineating the history of their authors (some of them, like Aristotele Fioravanti, Girolamo da Treviso, Pietro Bembo and Ranuccio Farnese, real protagonists of the time), in a continue and substantial dialogue with the artistic cultures that crossed the region, and not only the region, between Middle Age and Early Modernity.
8

Scultura in legno nella Lombardia dei Visconti

Siddi, Federica January 2017 (has links)
La tesi è dedicata alle testimonianze della scultura in legno della Lombardia viscontea, entro un arco cronologico compreso tra il secondo XIII secolo e la metà del XV. Gli intagli discussi sono in parte quelli che gli studi hanno portato, nel tempo, all’attenzione della critica. Un’altra parte, invece, consiste di materiale inedito o comunque misconosciuto, la cui scoperta è il frutto di un lavoro di ricerca condotto presso gli uffici catalogo delle Soprintendenze e, soprattutto, delle Diocesi lombarde. La tesi prende avvio con un capitolo in cui si affronta il problema della fortuna critica della scultura lignea lombarda del Medioevo, ripercorrendo le tappe di quella che è una storia fatta – almeno per buona parte del Novecento – di silenzi e occasioni mancate. Segue poi una breve presentazione delle più antiche opere lignee oggi note, nobili cimeli dei secoli XII e XIII che, sia pur nella loro problematicità, sanciscono gli esordi della produzione dei territori in esame. Il terzo capitolo è invece dedicato alle opere del tardo Duecento e del primo Trecento, mentre le testimonianze del secondo Trecento e del primo Quattrocento trovano posto nel quarto capitolo. All’appendice (capitolo quinto), fa quindi seguito un ampio catalogo costituito da schede comprendenti le caratteristiche conservative, storiche e stilistiche delle diverse opere trattate.
9

Attorno al Maestro di Viboldone. Scultura gotica lombarda tra le province di Milano, Pavia, Como, Lecco e Monza

Eccher, Elisa January 2019 (has links)
Il presente lavoro è volto a indagare la figura dello scultore anonimo, attivo a Milano tra il quinto e il sesto decennio del XIV secolo, etichettato dalla critica come "Maestro di Viboldone", del quale si propone per la prima volta la compilazione di un catalogo ragionato. Per inquadrare meglio questo artista, operoso nell'età di Giovanni Visconti, la ricerca si è estesa sul territorio lombardo, con un'attenzione speciale verso le province di Milano, Pavia, Como, Lecco e Monza. Ne è derivata la compilazione di un catalogo topografico relativo alle sculture lapidee di epoca gotica presenti in questi territori e la messa a fuoco di diverse personalità artistiche.
10

Tra Tirolo e Boemia: protagonisti e comprimari del Gotico internazionale in una terra di confine

Paulmichl, Stefanie January 2018 (has links)
La tesi si concentra su una serie di testimonianze di pitture (principalmente murali) in un arco cronologico compreso tra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento, spingendosi, con partenza dal Trentino-Alto Adige, lungo l’arco alpino austriaco e sloveno. Accanto a dipinti discussi dalla critica vengono presentate testimonianze fotografiche di pitture finora misconosciute con l’obiettivo di enucleare gruppi di opere, di profilare maestranze attive in questa regione e di individuare le tendenze figurative in voga sul crocevia della suddetta zona alpina. Per mettere a fuoco protagonisti e comprimari, l’analisi formale delle opere – imprescindibile dai sopralluoghi – è accompagnata da una verifica dei documenti. La tesi si apre con un capitolo dedicato al variegato panorama artistico del Tirolo storico, presentando tanto artisti sedentari e maestranze itineranti quanto le diverse lingue figurative affermatesi in questo territorio che amalgamano elementi provenienti da nord e da sud. Segue un capitolo dedicato al ‘Maestro della IV campata’, profilatosi come protagonista assoluto di questa stagione in questa regione alpina, ai cui emuli sono dedicati i capitoli tre e quattro. Ne seguono i capitoli dedicati ai suoi compagni di strada e agli artisti delle generazioni successive come il ‘Maestro dell’edicola votiva di Grissiano’ (5), Erasmo da Brunico (6), il ‘Maestro di San Sigismondo’ (7), Venceslao e il suo riflesso sul panorama artistico locale (8 e 9), il ‘Maestro di Santa Caterina di Caldaro’ (10) e il ‘Maestro della Strage degli Innocenti’ (11). La tesi si conclude con delle brevi schede tecniche.

Page generated in 0.0315 seconds