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La resistenza dei legami. Narrazioni e rappresentazioni della famiglia nella trilogia di romanzi “Past Imperfect” (2004-2011) di Nuruddin Farah / The Resistance of Links. Narrations and Representations of the Family in Nuruddin Farah's Trilogy of Novels "Past Imperfect" (2004-2011)

Mari, Lorenzo <1984> 23 May 2014 (has links)
Il presente progetto di ricerca riguarda la terza trilogia di romanzi di Nuruddin Farah, “Past Imperfect” (2004-2011). L’analisi dei tre testi che compongono la trilogia – “Links” (2004), “Knots” (2007) e “Crossbones” (2011) – evidenzia la persistente rilevanza delle narrazioni e delle rappresentazioni della famiglia all’interno di tutta la produzione letteraria dell’autore. Questa prospettiva critica richiede l’impiego di una metodologia che riunisce vari aspetti della critica letteraria di matrice post-strutturalista e, per altri versi, di stampo materialista, assecondando così le due principali tendenze critiche presenti all’interno degli studi postcoloniali. Lo stesso approccio teorico-metodologico può essere applicato anche in altri due ambiti critici chiamati in causa dalla trilogia di Nuruddin Farah: la cosiddetta “world literature” e la cosiddetta “failed-state fiction”. L’analisi delle narrazioni e delle rappresentazioni della famiglia richiede, inoltre, un approccio interdisciplinare molto esteso, stimolando ricerche negli ambiti della semiotica, dell’antropologia, della psicanalisi, dei Gender Studies e dei Trauma Studies. / The research project focuses on Nuruddin Farah’s third trilogy of novels, “Past Imperfect” (2004-2011). The analysis of the three novels included in the series – “Links” (2004), “Knots” (2007) and “Crossbones” (2011) – shows the persistency and the importance of the narrations and representations of the family throughout Nuruddin Farah’s literary production. This specific critical engagement requires a methodology which binds post-structuralist and materialist criticism together, according to the two main critical trends also used in Postcolonial Studies. The same approach can be also applied in two other critical fields which Nuruddin Farah’s trilogy allows reference to: “world literature” and “failed-state fiction”. The analysis of the narrations and the representations of the family, however, calls also for a broader interdisciplinary approach, involving further investigations in semiotics, anthropology, psychoanalysis, Gender and Trauma Studies.
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La rappresentazione della Grande Guerra nella letteratura inglese contemporanea.

Peroni, Michele January 2019 (has links)
La tesi esamina cinque romanzi storici sulla Grande Guerra pubblicati in Inghilterra tra il 2010 e il 2015: My Dear I Wanted to Tell You e The Heroes' Welcome di Louisa Young, Toby's Room di Pat Barker, The Lie di Helen Dunmore e Field Service di Robert Edric. L'analisi dei romanzi permette di riflettere su come il conflitto viene immaginato e rappresentato alle soglie del Centenario e, in un'ottica più ampia, offre l'occasione per ragionare sulla natura della narrazione storica e sul rapporto tra storia e finzione.
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The Ascent of F6 (1937) nel teatro drammatico di W.H. Auden / The Ascent of F6 (1937) in W.H.Auden's Dramatic Theatre

BELLONI, LAURA 22 February 2008 (has links)
La tesi indaga l'interazione tra genere drammatico e poetico nei primi anni di attività del poeta inglese W.H. Auden, e procede esaminando i drammi maggiori scritti durante gli anni trenta. Si sofferma su un'opera in particolare, The Ascent of F6, confrontanto la dimensione testuale con quella spettacolare, analizzando il copione originale dello spettacolo usato per la prima del 26 febbraio 1937 e la ricezione della critica. La dissertazione approfondisce il legame tra i due generi letterari soprattutto considerando la coerenza concettuale e di immagini che contraddistingue il pensiero audeniano, e mette in evidenza l'evoluzione della scrittura drammatica seguita in senso cronologico, dalla stesura della prima opera Paid on Both Sides nel 1928, al primo successo con la compagnia londinese del Group Theatre, The Dog Beneath the Skin nel 1935, fino all'ultimo successo nel 1937 scritto in collaborazione con Christopher Isherwood, The Ascent of F6, che segnò il progressivo abbandono del genere drammatico da parte dell'autore. La tesi dà un'amplia prospettiva d'esame considerando non solo la dimensione testuale e indagando il rapporto del testo con il genere tragico, ma evidenziando anche i molteplici rimandi intertestuali e considerando l'efficacia del testo in termini drammatici, ricostruendo lo spettacolo attraverso l'analisi di materiale inedito. / The present study investigates the interplay between poetry and drama in the early works of W.H. Auden, and proceeds in analysing the major plays composed during the 1930s. It focuses on a drama in particular, The Ascent of F6, comparing the textual aspect with the performance outcome, examining the original script used for the premiére on February 26, 1937 and also the response of the critic. The dissertation deepens the connection between poetry and drama considering the conceptual coherence and the unity of images that mark the thought of Auden in the early 30s. Auden's most important dramas are examined following a chronological perspective, from the first draft of Paid on Both Sides, in 1928, to the first success staged by the Group Theatre of London, The Dog Beneath the Skin, 1935, and eventually the last achievement in 1937 written with Christopher Isherwood, The Ascent of F6, which marked the progressive abandonment of the dramatic genre by Auden. The thesis gives an extensive outlook which considers not just the textual aspects of the play, investigating thus the connections with the classic tragedy, but also underlines the various intertextual references and the efficacy of the text in its performing aspects.
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Semiotica dell'eros maschile: rivelazione e sublimazione del desiderio fisico nel soggettivismo lirico di Philip Sidney, John Donne e William Shakespeare / Semiotics of male eros: revelation and refinement of the physical desire in the love poetry of Philip Sidney, John Donne and William Shakespeare

CORRENTE, MARCELLO 03 March 2010 (has links)
Questo lavoro si propone di analizzare attraverso lo studio di tre dei più importanti canzonieri rinascimentali inglesi - "Astrophil and Stella" di Philip Sidney, i "Songs and Sonnets" di John Donne e i "Sonnets" di William Shakespeare - il concetto di eros maschile e quindi l’espressione del desiderio fisico nella sua manifestazione esplicita o implicita all’interno dei numerosi testi che compongono queste tre raccolte poetiche, mettendo in luce non solo la pluralità dei significati che esso assume nella cultura e nella mentalità inglese dell’epoca, ma cercando anche di esplicitare quelle considerazioni e/o valutazioni che emergono, con minore e maggiore rilevanza, dal confronto dei più disparati punti di vista, a vari livelli d’interpretazione testuale. Un’indagine alla scoperta della plurivocità e dei registri linguistici del codice d’amore: la seduzione verbale, l’esibizionismo maschile, le forme dell’osceno in contrapposizione al platonismo estetico della bellezza ideale e della "cuncupiscientia animae". Simmetria e senso dei ruoli intra-testuali: l’auto-rappresentazione del poeta, la costruzione della persona amata come oggetto ideale del desiderio fisico, e il voyeurismo del lettore. / The main purpose of this research is to analyze three of the major lyric collections of the English Renaissance – "Astrophil and Stella" of Philip Sidney, the "Songs and Sonnets" of John Donne and the "Sonnets" of William Shakespeare – focusing attention on the representation of male eros and the physical desire, as conceived and expressed (in all their explicit or implicit manifestations) in the poetical compositions of the three chansonnieres. In this sense we wish to throw a new light upon the variety of meanings which male eros and the physical desire assume in the English culture and in the mentality of that age, and to make also clear all those aspects and/or assessments which (with more or less relevance) come out at different levels of textual interpretations from the comparison of the most diverse points of view. The inquiry has been oriented to the discovery of the multi-voiced components and to the analysis of the several registers of the code of love: the study of verbal seduction, male exhibitionism, obscene language in contrast with the aesthetic Platonism concerning the idealized beauty and cuncupiscientia animae. Sense and symmetry of textual roles: the self-representation of the poet, the outline of the beloved figure, and the voyeurism of the reader.
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IL ROMANZO EPISTOLARE NELL'INGHILTERRA DEL SETTECENTO: IL CASO DI JANE AUSTEN / The epistolary novel in 18th century-England: tha case of Jane Austen

BALCONI, PAOLO 03 March 2010 (has links)
La tesi ha per oggetto il romanzo epistolare in Inghilterra nella seconda metà del XVIII secolo, con particolare enfasi sulle opere scritte da donne. Scopo dello studio è dimostrare come Jane Austen, con le sue opere adolescenziali e il suo “Lady Susan”, rappresenti insieme un momento di sintesi e un punto di arrivo del “novel in letters” settecentesco. In particolare due filoni d’analisi convergeranno verso l’opera austeniana: la prima parte, divisa in tre capitoli, affronta brevemente la storia del romanzo epistolare e della figura della “woman novelist”, analizzando l’importanza dell’opera di Samuel Richardson a metà secolo (cap. 1) e di alcune scrittrici settecentesche quali Sarah Fielding, Charlotte Smith e Frances Burney (cap. 2), per concludersi con l’analisi del “periodo d’oro” del romanzo epistolare inglese, che coincide con gli anni ’80 e ’90 del secolo (cap. 3). La seconda parte della dissertazione, divisa in quattro capitoli, affronta in modo più specifico la figura di Jane Austen e il modo in cui essa si inserisce all’interno dello sviluppo dello stile e della fortuna del romanzo epistolare. Dopo una breve autobiografia dell’autrice e uno studio dell’epistolario fra lei e la sorella Cassandra (rispettivamente capp. 4 e 5), allo scopo di dare conto dell’importanza che le lettere ricoprirono nella formazione di Jane Austen, il cap. 6 è dedicato agli Juvenilia, vale a dire alle opere scritte fra i 15 e i 20 anni, mentre il cap. 7 affronta in modo più approfondito l’analisi di “Lady Susan”, romanzo che decreta l’abbandono dello stile epistolare da parte della scrittrice di Steventon. / The dissertation focuses on the epistolary novel in England in the second half of the eighteenth century, particularly on works written by women. The purpose of this study is to understand how Jane Austen (with her early writings and “Lady Susan”) represents both a synthesis of and a turning point in eighteenth-century novels in letters. In particular, two fields of study will converge into the works by Jane Austen: the first part, divided into three chapters, focuses on the importance of Samuel Richardson at the middle of the century (chapter 1) and of some woman writers such as Sarah Fielding, Charlotte Smith and Frances Burney (chapter 2), whereas chapter 3 is dedicated to the “golden period” of the English epistolary novel during the ‘80s and ‘90s. The second part of the dissertation is divided into four chapters and focuses more specifically on Jane Austen’s role within the development of the style and the fortune of the novel in letters. After a short autobiography of the author and an analysis of the correspondence between her and her sister Cassandra (chapters 4 and 5) in order to underline the importance of letters in Jane Austen’s upbringing, chapter 6 is dedicated to the Juvenilia, that is to say the works written between 15 to 20 years of age, while chapter 7 focuses on “Lady Susan”, a novel which represents the renunciation of the epistolary style by the author.
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RUNNING TO PARADISE: UNA LETTURA CUMULATIVA DELLA RACCOLTA RESPONSIBILITIES: POEMS AND A PLAY (1914) DI WILLIAM BUTLER YEATS

BARZAGHINI, NICOLETTA 14 February 2011 (has links)
Questa tesi propone una lettura cumulativa della raccolta Responsibilities: Poems and a Play di William Butler Yeats, pubblicata per la prima volta nel 1914 e successivamente inclusa in un’opera di più ampio respiro nel 1916. Questa raccolta si colloca cronotopicamente in un contesto pubblico nel quale le dinamiche sociali irlandesi, tra la fine dell’Ottocento e gli anni venti del Novecento, erano al centro di forze indipendentiste ed in un contesto privato nel quale emerge il prolungato interesse, da parte del poeta, per la costituzione di un’etica pubblica come base per la creazione dell’indipendenza irlandese. Essa diviene, pertanto, una presa di coscienza da parte dell’autore del proprio ruolo di guida, non più solo poetica ma anche sociale, che avrebbe potuto accelerare il processo di riscoperta dell’identità irlandese come requisito fondamentale per l’indipendenza. / This thesis deals with the analysis of the collection Responsibilities: Poems and a Play by William Butler Yeats, published for the first time in 1914 and lately included in a wider collection in 1916. Responsibilities was conceived in a public context where the social dynamics in Ireland were subjected to contrasting forces, and in a private context in which the poet conceived the idea that only the constitution of a public ethic could have paved the way to the creation of an independent Irish state. For this reason, this collection can be considered as the beginning of a process of awareness by W. B. Yeats of his role, not only as a poet, in a social process that could have accelerated the rediscovery of the Irish cultural identity as an essential requirement for independence.
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PARTS CONSTITUTE A WHOLE. CHAMBER MUSIC (1907) FUCINA DEL MAGNUM OPUS JOYCIANO

COLOMBO, GERALDINA 28 April 2014 (has links)
Questa tesi si propone di analizzare la raccolta poetica Chamber Music di James Joyce, pubblicata a Londra nel 1907. Al centro dei sei capitoli dello studio si colloca l’analisi testuale della raccolta, da cui emerge che essa costituisce il centro dell’opus joyciano nella sua interezza. Questa prima raccolta poetica, cioè, solitamente trascurata dalla critica letteraria joyciana, poiché ritenuta di minore pregio artistico rispetto ai successivi capolavori in prosa dello scrittore, pare porre le fondamenta del percorso tematico-espressivo che la prosa (lirica) di Joyce avrebbe poi sviluppato, evolvendosi lungo una traiettoria circolare, ricca di richiami inter/intra-testuali. Si è riconosciuta, in particolare, nella struttura interna della raccolta, una progressiva integrazione di più codici letterari-culturali, risultante in una compresenza di livelli semantico-espressivi, significativa del sincretismo culturale-stilistico tipicamente joyciano. La vicenda di Chamber Music, così, non è riletta solo quale storia d’amore stereotipata, sull’esempio dei canzonieri elisabettiani, ma anche come processo di evoluzione personale e stilistica del protagonista, lover e poet insieme, che rappresenta il primo alter ego letterario joyciano. / This dissertation aims to analyse James Joyce’s first poetic collection, Chamber Music, published in London in 1907. The core of the six chapters of the study is represented by the textual analysis of the collection, from which we infer that Chamber Music constitutes the nucleus of the Joycean opus in its entirety. The collection, usually neglected by Joycean criticism, as it is regarded as the minor aspect of Joyce’s literary production, if compared to the writer’s recognised prose masterpieces, seems to lay the foundations of the thematic and expressive course then developed by Joyce’s (lyrical) prose, evolving along a circular trajectory, rich in inter/intra-textual references. In particular, within the internal structure of the collection, we did identify a progressive integration of more literary-cultural codes, resulting in the coexistence of several semantic-expressive levels, representative of Joyce’s characteristic cultural-stylistic syncretism. The plot of Chamber Music, then, is not simply read as a stereotyped love affair, modelled on Elisabethan songbooks, but also as the process of personal and stylistic evolution of its protagonist, both lover and poet, being representative of Joyce’s first literary alter ego. KEYWORDS: James Joyce; Chamber Music; poetry; lyrical prose.
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An Ecoritical Approach to Chaucer. Representations of the Natural World in the English Literature of the Middle Ages

Alias, Simona January 2011 (has links)
Starting from an introduction on ecocriticism the work traces the development of the idea and the representations of nature in the ancient world which so much influenced the Middle Ages; it focuses on the English world by offering an interpretation of the natural world in Beowulf, and draws conclusion on possible eco-oriented ideas of the relationship between humans and the natural world in the ancient Classic and in the Anglo-Saxon worlds. Then the work surveys representations of the natural world in the English Literature of the Middle Ages, considering the fundamental influence of the 12th century philosophical ideas and also offering various examples of different philosophical and cultural approaches to the idea and to the representation of nature and oh humanity's relation with it. From these premises the work finally proceeds to offer an eco-oriented interpretation of some of Chaucer's works: Troilus and Criseyde, the House of Fame, the Parlement of Foules, and a small selection from the Canterbury Tales. The study of these works shows how Chaucer, albeit not deeply or exclusively involved with the specific matter of an "ecological" idea of the relationship between humanity and nature (also due to the fact that culture in the Middle Ages was seen as a composite but at the same time monolithic system, with little disciplinary specialization), was definitely interested in the subject and in his portrait of human interior and social life both on an individual and on a collective level, he does not miss the chance to exhort his audience to keep an ethical behavior not only toward the other humans, but toward the natural world itself, which is the source for human life and human imagination alike.
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I "Departmental Ditties" di Rudyard Kipling: dalla serie del 1886 apparsa sulla Civil and Military Gazette alla sequenza inglese del 1890 / Rudyard Kipling's "Departmental Ditties": From the 1886 Civil and Military Gazette Series to the 1890 English Sequence

BALDI , ROBERTA GIOVANNA 21 February 2007 (has links)
La tesi investiga i Departmental ditties' di Rudyard Kipling. Il capitolo uno delinea in particolare la permanenza dell'autore in India come sub-editor' della Civil and Military Gazette, che tra il febbraio e l'aprile del 1886 pubblica la serie dei Departmental Ditties'. Il capitolo due esamina i dieci microtesti originari. Il capitolo tre discute le maggiori alterazioni testimoniate dalla sequenza poetica nelle sue prime quattro edizioni in Departmental ditties and other verses (1886, 1888 E 1890). / The dissertation investigates Rudyard Kipling's 'Departmental Ditties'. Chapter One refers in particular to Kipling's sojourn in India as sub-editor of the Civil and Military Gazette, which between February and mid-April 1886 published the 'Departmental Ditties' series. Chapter Two investigates the ten original poems. Chapter Three discusses the main alterations of the sequence by comparing its first four editions in the poetic collection departmental ditties and other verses (1886, 1888 and 1890).
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Penelope riscritta : Analisi comparata ed interpretazione critica di un tema letterario

LEPORI, EMANUELA CAROLINA 02 March 2012 (has links)
In questa tesi si analizza il tema di Penelope dal punto di vista della letteratura comparata, alla luce di una selezione di critica recente e con l'intento di redigere una breve serie di saggi critici che siano redatti in varia estensione ed esibiscano tagli differenti. Indagato è quindi, a partire dal testo omerico e poi ovidiano dell'antico personaggio mitologico femminile, un ventaglio di opere poetiche e narrative che ne ripropongono la figura, ricreandone altresì i motivi, all'interno della letteratura occidentale del XX e XXI secolo, in particolare di quella inglese. / In this dissertation I analyze the theme of Penelope from the point of view of comparative literature, in the light of a selection of recent criticism, and with the aim of writing a short series of critical essays that are shaped in various sizes and show a different composition. Starting from Homer's and then Ovid's text of this ancient female mythological character, I thus investigate a choice of poetic and narrative works which renew her figure, by also recreating her motives, within the domain of Western literature of the twentieth and twenty-first century – particularly English literature.

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