Spelling suggestions: "subject:"M-GGR/01 geografia"" "subject:"M-GGR/01 eografia""
1 |
Varsavia 1916-1956. Modernizzazione e ricostruzione di una capitale dell'Europa centro-orientaleBoscolo, Alfredo <1977> 25 May 2007 (has links)
No description available.
|
2 |
I luoghi degli immigrati. Esperienze di partecipazione degli stranieri in Emilia-Romagna fra rivendicazioni identitarie e trasformazioni del territorio (dagli anni Settanta alla fine del Novecento)Giardini, Angela <1968> 16 July 2007 (has links)
No description available.
|
3 |
Paesaggi di note: Bologna Città della MusicaBettinelli, Stefania <1969> 23 April 2007 (has links)
No description available.
|
4 |
Conservazione della natura e sviluppo locale: un binomio possibile? Il sistema delle aree protette della Provincia di BolognaBuzzi, Monica <1973> 23 April 2007 (has links)
No description available.
|
5 |
Il futuro delle Alpi sui sentieri della sostenibilità. Qualità ambientale e sviluppo economico nelle regioni alpineDal Borgo, Alice Giulia <1976> 23 April 2007 (has links)
Il tema dello sviluppo sostenibile, e i numerosi ambiti di ricerca e di
applicazione a esso connessi, è oramai coralmente accettato dalla comunità
scientifica, intellettuale e politica internazionale. Tuttavia, una certa tendenza a una
sua iper-utilizzazione può comportare svuotamento di significati e perdita di valore.
Obiettivo della presente ricerca, dunque, è quello di ripensare il concetto della
sostenibilità tenuto conto delle trasformazioni strutturali che hanno interessato le
regioni alpine tra il XIX e il XX secolo e sulla base di esperienze realizzate, in atto o
in potenza che ben ne evidenzino le possibili applicazioni a livello regionale e locale.
A tal fine, nel corso della trattazione si propone un’analisi delle buone pratiche
incontrate lungo il cammino compiuto sui sentieri della sostenibilità.
|
6 |
Ecomusei come strumento di valorizzazione del patrimonio culturaleFiore, Federica <1973> 05 May 2008 (has links)
No description available.
|
7 |
Competitività in sostenibilità urbana e territoriale. L’Emilia Romagna, regione d’EuropaPistocchi, Filippo <1979> 05 May 2008 (has links)
The thesis in Urban and Regional Geography titled “URBAN AND
TERRITORIAL COMPETITIVENESS IN SUSTAINABILITY. EMILIA-ROMAGNA,
REGION OF EUROPE” is divided into two sections.
Section one is additionally composed by two chapters (chap. 1 and 2)
and deals with theoretical and gnosiological issues.
Section two, of two more chapters (chap. 3 and 4), provides practical
contributions: these issues give explanatory patterns to interpret the
performances of emiliano-romagnoli urban systems.
Chapter one is an introductory chapter. It analyzes globalization that
involves a larger and larger number of cities, rich or poor. It also considers
the so called “digital divide” either as one of the major phenomena of this unhomogeneous
development or as an interesting gnosiological and practical
challenge of geography. Globalization is now involving all the cities, large or
small, but the small ones have higher risks of exclusion: it depends on their
more fragile socio-economic, cultural, and environmental urban structure.
That’s why European Union (chapter two) promotes policies and
endows politics to sustain cities, because urban systems are the basis for the
territorial development. So, European, national and local Institutions are
firmly interested in promoting urban and local interventions and projects.
Section two deals with economic-geography methods, which consists
on collecting indicators and the benchmarking methodology. It also
specifically analyzes the urban systems of Emilia-Romagna. Consequences of
the globalization on the cities are interpreted with a study of their local
resources, intended as potentials for their development. The STeMA approach,
proposed by Professor Maria Prezioso (University of Roma, “Tor Vergata”)
and used by the ESPON (European Spatial Program Observation Network)
project, describes the main “determinants” of the territorial and urban
development. These are easily comparable to one another (similar or better
performing). This approach achieves two goals. On one hand, it is possible to
analyze every urban system in its all main characteristics and to preserve its
historical and cultural factors. On another hand, each city is “knowable” and
“understandable” by all scholars, as it is objectively comparable. So, urban
planners can propose specific “multi-level” and “multi-varied” programs of
governance. These will face globalization by exalting local empowerment.
|
8 |
Il Cilento, dalla tutela ambientale allo sviluppo del turismo sostenibileGuerra, Antonia Barbara <1977> 05 May 2008 (has links)
No description available.
|
9 |
Il Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola: i valori ambientali e culturali, il faticoso iter di approvazione, le prospettive di sviluppo localePiastra, Stefano <1977> 05 May 2008 (has links)
No description available.
|
10 |
La governance dei rifiuti in Europa. Territori, conflitti e partecipazioneMengozzi, Alessandro <1970> 05 June 2008 (has links)
I rifiuti come oggetti impegnano tutte le istituzioni umane in una lotta di definizione del posto che occupano
e quindi del valore che assumono. In tale dinamica la gestione dei rifiuti diventa un fatto sociale totale che
coinvolge tutte le istituzioni umane in una lotta di definizione territorializzata. La storia del movimento
ambientalista ci mostra come partendo dal disagio nei confronti dell’oggetto si è passati ad un disagio nei
confronti delle idee che lo generano. Modernizzazione ecologica e modernizzazione democratica sembrano
andare per un certo periodo d’accordo. Nei casi di conflittualità recente, e nello studio di caso approfondito
di un piano provinciale della gestione rifiuti, il carattere anticipatore dell’attivismo ambientalista, sta
rendendo sempre più costosi e incerti, investimenti e risultati strategici . Anche i principi delle politiche sono
messi in discussione. La sostenibilità è da ricercare in una relativizzazione dei principi di policy e degli
strumenti tecnici di valutazione (e.g. LCA) verso una maggiore partecipazione di tutti gli attori. Si propone
un modello di governance che parta da un coordinamento amministrativo territoriale sulle reti logistiche,
quindi un adeguamento geografico degli ATO, e un loro maggior ruolo nella gestione del processo di
coordinamento e pianificazione. Azioni queste che devono a loro volta aprirsi ai flussi (ecologici ed
economici) e ai loro attori di riferimento: dalle aziende multiutility agli ambientalisti. Infine è necessario un
momento di controllo democratico che può avere una funzione arbitrale nei conflitti tra gli attori o di
verifica. La ricerca si muove tra la storia e la filosofia, la ricerca empirica e la riflessione teorica. Sono state
utilizzate anche tecniche di indagine attiva, come il focus group e l’intervista. / Wastes as objects ask for every human institutions to be involved in a struggle on definition of their room
and value. From this perspective waste management becomes a social total fact which involves human
institutions in a localized social conflict of definition. Environmental movement history shows how an
annoyance of object has outweighed by an annoyance of the idea which has been generating it. In our recent
history cases, one of them deeper, the anticipatory kind of environmental activism has been making strategic
outcomes and investments more and more expensive and uncertain. Policy principles are questioned as well.
Sustainability can be found in a discursive and participatory way amongst all territorial actors to deal with
policy principles and technical assessment instruments, such as Life Cycle Assessment. Territorial
administrative optimal waste management areas should be adjusted towards a better geographical shaping as
well as enforced coordination capabilities. This asset should open to ecological and economical flows as
represented by waste management companies to environmentalist NGOs. Finally, a direct democratic
momentum as dispute arbitrage or social audit is needed.
|
Page generated in 0.046 seconds