Spelling suggestions: "subject:"politica"" "subject:"colitica""
41 |
Governi e gruppi di pressione nell'Italia della Seconda RepubblicaPritoni, Andrea <1982> 14 May 2010 (has links)
No description available.
|
42 |
Le Coalizioni Pre-elettorali: il Caso Italiano in Prospettiva ComparataScintu, Riccardo <1982> 14 May 2010 (has links)
Le particolari caratteristiche dei sistemi democratici multipartitici producono forti incentivi al coordinamento tra i partiti politici, che li inducono ad accordarsi per la formazione di coalizioni in due momenti politici cruciali: la competizione elettorale e la formazione dei governi. La tesi è volta a un'analisi della formazione di coalizioni pre-elettorali e degli effetti da esse prodotti sulle dinamiche di voto e sulla struttura dei governi. Si tratta di un ambito di ricerca di recente formazione, che è fondato sulla letteratura della scelta razionale. Il lavoro, diviso in due parti, vede in primo luogo un'analisi comparata relativa alla formazione delle coalizioni in 20 Stati democratici, seguita da uno studio di caso sugli effetti prodotti dalla formazione di patti elettorali in Italia.
|
43 |
Da alleati vittoriosi ad acerrimi rivali: i processi di ri-allineamento dopo i conflitti egemonici. Teorie a confronto e studio di casiPasquazzi, Simone <1974> 24 May 2010 (has links)
Why some powers manage to coordinate their security efforts while others confront each other as rivals is still one of the most relevant and debated questions in the field of IR theory. The dissertation wants to give a contribution to this important debate. In particular, the main goal of the research is to analyse the dynamics of great power interactions after the end of hegemonic conflicts, that is to understand why, following the defeat of the common enemies, some of the winning allies continue to cooperate, while others begin to engage in political and military competition. In order to understand this difference, the study compares the explanatory value of two rival theoretical perspectives: neorealism, in its main version of the balance of power framework, and a liberal approach focused on domestic politics. The thesis is divided in two sections. In the first, I do summarize the main assumptions and predictions of the theories, from which I derive two different sets of hypotheses on the evolution of post-war great power relations. In the second part, I test the hypotheses by focusing on two cases of post-war alignment dynamics: 1) the relations among Austria, Prussia, Russia, Great Britain and France after the Napoleonic wars; 2) the relations among the US, the UK, France and Italy after the end of WWI. The historical cases disconfirm the logic of the balance of power and confirm the liberal hypotheses, seeing that the results of the analysis show changes in the domestic structures of the great powers had a much larger impact on the emergence of new alliances and rivalries than did the international distribution of power. In the conclusion of the dissertation, I provide the reader with a discussion of the main theoretical implications of the empirical findings.
|
44 |
I sistemi multipolari. Analisi storica e teorica.Fiammenghi, Davide <1981> 24 May 2010 (has links)
This research undertakes to provide a typology of multipolar systems. Multipolarity plays a key role in IR theory, for it is strictly associated with the history of European politics since the seventeenth century to the end of World War Two. Despite wide investigation, one can doubt the matter has received a definitive treatment. Trouble is that current studies often consider multipolarity as a one-dimensional concept. They obviously reckon that multipolarism is substantially different from other systems and deserves attention, but generally fail to distinguish between different types of multipolar systems (the few exceptions are listed in chapter one). The history of international politics tells us a different story. Multipolar power systems may share some general characteristics, but they also show a wide array of difference, and understanding this difference requires a preliminary work of classification. That is the purpose of the present study. The work is organized as follows. In chapter one, we provide a cursory review of the literature on multipolarity, with particular reference to the work of Duncan Snidal and Joseph Grieco. Then we propose a four-cell typology of multipolar systems to be tested via historical analysis. The first type, hegemony, is best represented by European international system to the time of Napoleonic France, and is discussed in chapter two. Type number two is the traditional concert of Europe, which history is detailed in chapter three. Type number three is the reversal of alliances, which closest example, the diplomatic revolution of 1756, is discussed in chapter four. Finally, chapter five is devoted to the chain-gang system, and the European politics from Bismarck’s late years to World War One represents a good illustration of how it works. In chapter six we proceed to draw a first evaluation of the main results achieved in the previous chapters, in order to see if, and to what extent, our typology serves the purpose of explaining the nature of multipolar systems.
|
45 |
L'impatto delle politiche e dei programmi europei sullo sviluppo della società multiculturale e dello status sociale delle comunità minoritarie in Repubblica di MacedoniaGaleva, Jordanka <1977> 08 November 2010 (has links)
L’oggetto della mia ricerca è la società multiculturale e il livello di sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia, rispetto all’attuazione delle politiche e i programmi europei per la stabilizzazione democratica. L’indagine condotta nella mia tesi si è sviluppata esaminando i risultati ottenuti dai programmi CARDS, attuati per soddisfare gli obblighi stabiliti nell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e per l’implementazione dell’Accordo Quadro di Ohrid. Uno dei valori democratici, su cui l’UE è particolarmente attenta, ed al quale ha riservato un posto primario nei programmi CARDS, è la tutela dei diritti delle minoranze ossia il rispetto delle differenze culturali, linguistiche e religiose. L’obiettivo della mia indagine è stato quello di valutare l’impatto delle politiche europee sulla normativa macedone, concernente i diritti delle comunità minoritarie, ovvero il loro effetto sul consolidamento della società multiculturale e sullo status sociale delle comunità minoritarie in Macedonia.
A tale scopo, in primo luogo sono stati esaminati gli emendamenti costituzionali e le modifiche legislative introdotti in seguito alla stipulazione dell’Accordo Quadro di Ohrid.
L’analisi è stata incentrata nel verificare se la normativa macedone rientra nei parametri della normativa europea. I risultati ottenuti dimostrano quale è il tipo di multiculturalismo che promuove e garantisce la costituzione macedone.
Attraverso l’analisi dei rapporti preparati dalla Commissione europea, relativi all’implementazione del Processo di Stabilizzazione e Associazione, è stato dimostrato come le politiche e i programmi europei hanno inciso sul consolidamento della società multiculturale. Analizzando invece i risultati dai rapporti relativi all’implementazione delle disposizioni dell’Accordo Quadro di Ohrid è stato valutato l’impatto che le politiche europee hanno avuto sullo sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia. Per la valutazione di questo ultimo, sono state prese in considerazione il livello di partecipazione politica delle comunità minoritarie, la realizzazione delle richieste e delle questioni legate alla loro particolarità, l’ambito normativo regolato dal diritto di con-decisione, la rappresentanza delle comunità minoritarie nella sfera pubblica, il livello dell’accesso di istruirsi nella propria lingua e quindi il livello di istruzione e l’ambito e la libertà di usare la propria lingua nel settore pubblico.
I concetti principali di questa ricerca sono: cooperazione, democrazia, multiculturalismo e sviluppo.
Il termine cooperazione usato in questa ricerca si riferisce ai rapporti di cooperazione instaurati tra l’Unione Europea e la Macedonia nell’ambito dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e dell’Accordo Quadro di Ohrid, ossia il sostegno dell’UE per la stabilizzazione democratica della Macedonia. Riferendosi a questa ultima, si fa riferimento al livello di garanzia di libera partecipazione dei cittadini, in ogni segmento della vita politica, sociale ed economica, senza discriminazioni etniche, linguistiche e religiose.
Il termine multiculturalismo si riferisce alla società multiculturale ed è legato alla questione della politica della differenza, ossia del riconoscimento delle differenze culturali, che discendono dall’appartenenza ad una minoranza etnica e linguistica. Il multiculturalismo in questa ricerca viene analizzato, riferendosi alla multiculturalità della società macedone e ai diritti che la Costituzione macedone garantisce alle comunità minoritarie in Macedonia.
Infine, per lo sviluppo in questa ricerca si fa riferimento allo sviluppo sociale delle comunità minoritarie, inteso e misurato tramite una seri di indicatori relativi all’occupazione (crescita di capitale sociale), all’educazione (capitale umano e qualifica di alta istruzione), alla partecipazione politica (occupazione dei posti principali nelle istituzione governative e della amministrazione pubblica), alla diffusione della cultura (uso e mantenimento della lingua e delle tradizioni) ecc.
Prendendo in considerazione i principali concetti di questa tesi, il quadro teorico della ricerca sviluppa i nodi cruciali del dibattito sullo sviluppo e la democrazia, sul nesso tra democrazia e multiculturalismo e tra multiculturalismo e sviluppo. Attenendosi alle varie tesi, la ricerca avrà lo scopo di rilevare come si conciliano la società multiculturale macedone ed il modello democratico vigente. In questo contesto sarà fatto riferimento alle tesi fanno favoriscono la necessità di iniziare con la democrazia per poter innescare e sostenere il processo di sviluppo, alla tesi che sostiene la necessità di riconoscimento obbligatorio dei diritti collettivi nella società multiculturale, ossia dell’etnosviluppo delle comunità minoritarie.
La ricerca è stata condotta tramite i seguenti metodi:
- Il metodo descrittivo sarà usato per descrivere cosa è accaduto nel periodo di interesse di ricerca, riguardo i cambiamenti di natura sociale e politica delle minoranze in Macedonia.
- Il metodo comparativo sarà applicato nella comparazione dell'efficacia delle leggi relative ai diritti delle minoranze e del loro status di sviluppo sociale e politico, prima e dopo l'attuazione e implementazione delle riforme europee.
- Il metodo qualitativo sarà applicato per l’analisi di documenti, della legislatura e dei rapporti europei e nazionali.
Le fonti usate in questa ricerca principalmente si basano su:
- analisi di documenti e rapporti governativi, rapporti elaborati dalla Commissione Europea, dall’OSCE, dagli organi governativi e dalle organizzazioni non governative.
- analisi di letteratura accademica, focalizzata sui problemi che sono oggetto di questa ricerca.
- analisi di documenti pubblicati, come la gazzetta ufficiale, leggi costituzionali e atti legislativi, strategie nazionali e statistiche ufficiali.
- analisi dei dati ottenuti da interviste e questionari.
|
46 |
Il governo delle acque in Italia e Inghilterra: un'analisi del policy changeRainaldi, Federica <1982> 14 May 2010 (has links)
No description available.
|
47 |
The Right to Voice: Its Realization by Estonian and American Parents in Public SchoolsElliott, Katrin <1975> 10 June 2013 (has links)
Investigating parents’ formal engagement opportunities in public schools serves well to characterize the relationship between states and societies. While the relationship between parental involvement and students’ academic success has been thoroughly investigated, rarely has it been seen to indicate countries’ governing regimes.
The researcher was curious to see whether and how does parents’ voice differ in different democracies. The hypothesis was that in mature regimes, institutional opportunities for formal parental engagement are plenty and parents are actively involved; while in young democracies there are less opportunities and the engagement is lower. The assumption was also that parental deliberation in expressing their dissatisfaction with schools differs across democracies: where it is more intense, there it translates to higher engagement. Parents’ informedness on relevant regulations and agendas was assumed to be equally average, and their demographic background to have similar effects on engagement.
The comparative, most different systems design was employed where public middle schools last graders’ parents in Tartu, Estonia and in Huntsville, Alabama the United States served as a sample. The multidimensional study includes the theoretical review, country and community analyses, institutional analysis in terms of formal parental involvement, and parents’ survey.
The findings revealed sizeable differences between parents’ engagement levels in Huntsville and Tartu. The results indicate passivity in both communities, while in Tartu the engagement seems to be alarmingly low. Furthermore, Tartu parents have much less institutional opportunities to engage. In the United States, multilevel efforts to engage parents are visible from local to federal level, in Estonia similar intentions seem to be missing and meaningful parental organizations do not exist. In terms of civic education there is much room for development in both countries. The road will be longer for a young democracy Estonia in transforming its institutional systems from formally democratic to inherently inclusive.
|
48 |
Diritto e potere nella società internazionale. La scuola inglese e le regole di coesistenza dopo la guerra freddaPepe, Anna Maria <1979> 24 May 2010 (has links)
Il presente studio indaga il rapporto tra il diritto internazionale e il potere, in particolare, il rapporto tra lo sviluppo e il funzionamento di alcuni principi fondamentali della coesistenza internazionale e le diseguaglianze di potere tra gli stati, nella prospettiva della “scuola inglese” della teoria delle relazioni internazionali. Quella a cui si farà riferimento è la scuola inglese “classica” riconosciuta come un corpo di pensiero derivante dall’opera di Martin Wight e Hedley Bull, e non la scuola inglese «moderna» o «nuova», che, in tempi più recenti, soprattutto nel corso degli anni ‘90, ha, più che altro, contribuito al successo della sua «invenzione» . Lo scopo è quello di mostrare, in primo luogo, come una delle caratteristiche distintive di questa scuola sia l’enfasi sulle regole, e, in special modo, sulle regole di diritto internazionale, sebbene in nessun posto la posizione di questi studiosi sull’argomento sia esposta in modo sistematico. Se la prima parte di questo lavoro, di tipo teoretico, tratta la questione della definizione operativa e della comprensione generale dell’istituzione del diritto internazionale, secondo l’approccio della scuola inglese classica, la seconda parte, di tipo empirico, tenta di verificare, tramite esemplificazioni storiche, tratte da eventi politici contemporanei, la validità delle principali conclusioni elaborate nella prima parte. E ciò con particolare riferimento alla distinzione, introdotta da Bull, delle due categorie analitiche di “pluralismo” e “solidarismo”, considerate come un’utile chiave di lettura per interpretare gli sviluppi della società internazionale e del diritto dopo la guerra fredda.
|
49 |
Conflict affected peoples’ access to education: IDP pupils in Georgia / Accesso all'istruzione delle popolazioni colpite da conflitti: studenti IDP in GeorgiaKallonen, Markko Samu <1972> 11 September 2014 (has links)
This work seeks to understand what kind of impact educational policies have had on the secondary school students among internally displaced persons (IDPs) and their identity reconstruction in Georgia. The study offers a snapshot of the current situation based on desk study and interviews conducted among a sample of secondary school IDP pupils. In the final chapter, the findings will be reflected against the broader political context in Georgia and beyond. The study is interdisciplinary and its methodology is based on social identity theory.
I shall compare two groups of IDPs who were displaced as a result of two separate conflicts. The IDPs displaced as a result of conflict in Abkhazia in 1992–1994 are named as old caseload IDPs. The second group of IDPs were displaced after a conflict in South Ossetia in 2008. Additionally, I shall touch upon the situation of the pupils among the returnees, a group of Georgian old caseload IDPs, who have spontaneously returned to de facto Abkhazia. According to the interviews, the secondary school student IDPs identify themselves strongly with the Georgian state, but their group identities are less prevailing. Particularly the old case load IDP students are fully integrated in local communities. Moreover, there seems not to be any tangible bond between the old and new caseload IDP students. The schools have neither tried nor managed to preserve IDP identities which would, for instance, make political mobilisation likely along these lines.
Right to education is a human right enshrined in a number of international conventions to which the IDPs are also entitled. Access to education or its denial has a deep impact on individual and societal development. Furthermore, education has a major role in (re)constructing personal as well as national identity. / La tesi mira a comprendere l’impatto delle politiche educative su IDP (internally displaced persons, persone internamente dislocate) studenti delle scuole superiori in Georgia e sulla ricostruzione della loro identità. Lo studio offre un quadro della situazione attuale in base a un’analisi on desk e a interviste svolte con un campione di studenti IDP delle scuole superiori. Il capitolo conclusivo illustra i risultati alla luce del più ampio contesto politico georgiano. La ricerca assume carattere interdisciplinare e si basa sulla teoria dell’identità sociale.
L’elaborato confronta due gruppi di IDP dislocati in seguito a due conflitti. Gli IDP dislocati a causa del conflitto in Abcasia nel periodo 1992–1994 sono denominati “prima ondata”. Il secondo gruppo proviene dal conflitto in Ossezia del Sud nel 2008. Si è inoltre considerata la situazione degli studenti tra i Ritornati, un gruppo di georgiani della prima ondata tornati spontaneamente in territorio abcaso. Le interviste indicano che gli IDP studenti delle superiori si identificano fortemente con lo Stato georgiano, ma le loro identità di gruppo risultano meno evidenti. Sono in particolare gli IDP della prima ondata a essere completamente integrati nelle comunità locali. Sembra inoltre non sussistere alcun legame tangibile tra la prima e la seconda ondata di studenti dislocati. Le scuole non si sono impegnate per preservare le identità degli IDP, non ottenendo un risultato che avrebbe probabilmente favorito la mobilitazione politica.
Il diritto all’istruzione è un diritto dell’uomo sancito da diverse convenzioni internazionali che si applicano anche agli IDP. Consentire o impedire l’accesso all’istruzione ha un profondo impatto sullo sviluppo dell’individuo e della società. L’istruzione svolge inoltre un ruolo primario nella (ri)costruzione dell’identità personale e nazionale.
|
50 |
La trasmissione egemonica. Declino egemonico e consolidamento di nuove potenzeNapolitano, Jamel <1980> 22 May 2009 (has links)
No description available.
|
Page generated in 0.0433 seconds