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Vad har du i din digitala identitetsplånbok? : En uppsats om eIDAS II-förordningens digitala identitetsplånböcker och de tillhörande funktionerna för autentisering, identifiering och digitala intyg på attribut / What do you have in your digital idenitity wallet?Stein, Camilla January 2023 (has links)
This thesis deals with digital identity wallets as digital identification means, through a legal and technical perspective, within the field of legal informatics. The 3rd of July 2021 the European Commission presented a proposal for a regulation of the European Parliament and of the Council amending Regulation (EU) No 910/2014 as regards establishing a framework for a European Digital identity, also known as the eIDAS II-regulation. The eIDAS II-regulation is at this moment being negotiated on EU-level and has not yet been adopted. In the eIDAS II-regulation the digital identity wallets were presented. These wallets en-able citizens and other residents to authenticate, and share electronic documents and identification data, with a relying party. The purpose of the digital identity wallets is to create a harmonized identification solution that will function within all member states of the EU. The thesis will concentrate on the relationship between the legal aspects of the eIDAS II-regulation and the technical solutions presented in the regulation. The eIDAS II-regulation covers a vast variety of legal and technical solutions, however the thesis will only focus on the electronic identification, authentication, and the sharing of electronic documents through the wallet. Furthermore, the thesis will analyse which data can be stored in the wallet according to the eIDAS II-regulation and what legal and technical solutions are proposed to enable shar-ing, and controlling the accuracy, of the data. The relationship between eIDAS II-regulation and GDPR will be discussed and analysed in the end of the thesis. This discussion gives the reader an understanding of how the regulations will integrate with each other and how eIDAS II-regulation is affected by the GDPR. The conclusion of the thesis is that the eIDAS II-regulation, thus the digital identity wallets, is a step in the right direction to create a harmonized regulation for digital identities, however there are certain legal problems that should be ad-dressed to make the digital identity wallets a secure and user-friendly solution. These legal problems with the digital identity wallets could be solved with the right technical specifications. Some of these technical specifications will be pre-sented and discussed in the thesis.
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Boiardo lettore di Dante. Comunicazione letteraria e intertestualità a Ferrara nella loro dimensione storicaCazzato, Matteo 29 May 2024 (has links)
La tesi si propone di indagare l’intertestualità dantesca nell’opera volgare di Matteo Maria Boiardo. Il fenomeno è già stato oggetto di studi – indirizzati soprattutto al poema cavalleresco, e in misura minore (specie negli ultimi anni) al canzoniere lirico – che si sono mossi però nell’alveo dell’impostazione strutturalista, con una considerazione della memoria poetica da un punto di vista formalista e tipologico. Questa corrente ha consentito sviluppi importanti negli studi filologici, ma porta a vedere il fatto letterario staccato dal suo contesto di riferimento. Se questo esito in Italia è stato arginato da una forte base storicista, va detto che gli studi sulle riprese poetiche hanno però vissuto una situazione particolare. Da una parte, infatti, lo strutturalismo fra anni ’60 e ’70 ha imposto anche in Italia, attraverso una serie di importanti lavori, il suo modo di trattare la questione, senza poi che il successivo approdo semiotico incidesse in maniera significativa. Dall’altra, la reazione di chi voleva agganciare il fenomeno al dato storico ha riportato il problema all’impostazione erudita della critica delle fonti, privilegiando la raccolta dati da mettere in relazione con le informazioni sulla storia della tradizione e della circolazione. L’obbiettivo di questa tesi è fare un passo avanti, nella convinzione che per lo studio di questi fenomeni di riuso sia la circolazione manoscritta che i dati testuali e formali vadano letti in una piena prospettiva semiotica: guardare ai fenomeni di tradizione e trasmissione testuale nell’ottica dei processi ricettivi, e considerare le scelte di memoria poetica come atti comunicativi, con un valore pragmatico. La ricerca ha l’intento di giungere ad una maggior comprensione del rapporto del dotto poeta umanistico con il modello dantesco, un’interpretazione più chiara delle strategie di riuso, determinate dal particolare modo di leggere la Commedia nel contesto specifico, e perciò attraverso un preciso filtro fra quelli disponibili al tempo. Accanto all’insieme di informazioni filologiche sulle attestazioni manoscritte nelle biblioteche del tempo, l’indagine qui condotta consente – anche da un punto di vista che potremmo definire attributivo – di indicare in Benvenuto da Imola l’esegeta di riferimento per Boiardo e il suo pubblico, proprio perché l’osservazione ravvicinata dei testi e dei loro legami fa emergere questa tradizione interpretativa come la più attiva nell’elaborazione boiardesca rivolta ai lettori. Il lavoro non ha preso le mosse da un afflato teorico, teso a riconcettualizzare l’intertestualità, ma da un intento di chiarificazione sui testi e alcuni loro aspetti che non sembravano però trovare una spiegazione soddisfacente all’interno del quadro metodologico diffuso. Il lavoro, allora, ha assunto poco alla volta anche una vena metodologica sorta dall’osservazione dei fenomeni in modo nuovo. E così, accanto all’indagine storico-letteraria, e in stretta relazione con essa, è stato possibile avanzare alcune proposte ermeneutiche sui meccanismi intertestuali in base alle dinamiche della comunicazione letteraria. E nelle pagine che seguono il percorso si articola attorno a nuclei diversi ma interconnessi: da una parte la riflessione generale a carattere semiotico sui fenomeni di memoria poetica, che vengono concettualizzati grazie agli apporti di discipline come la pragmatica; segue una ricognizione storica sulle modalità di lettura e ricezione del modello dantesco – e non solo – in base alla circolazione dei testi e dei loro apparati esegetici; si arriva poi al nucleo del lavoro con l’affondo diretto su opere e paratesti esegetici con le loro relazioni, che si instaurano all’interno del laboratorio d’autore e poi da lì arrivano al pubblico.
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