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Die Todesstrafe in kritischer SichtKeller, Dieter, January 1968 (has links)
Thesis--Universität Zürich, 1965. / Includes bibliographical references (p. [xv]-xx).
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Analyse organisationnelle des services de santé offerts aux populations réfugiées dans la région de la Capitale-NationaleVelasco, Laura 18 April 2018 (has links)
La clinique Santé des immigrants-réfugiés située à Québec dépiste les problèmes de santé à l'arrivée et facilite l'accès des réfugiés aux réseaux de santé et des services sociaux de la région de la Capitale-Nationale. La Clinique se demande si la modalité organisationnelle dans laquelle elle s'insère est le plus à même de lui permettre de remplir son mandat. La présente étude vise à répondre à cette question. Elle consiste en une analyse organisationnelle des services de santé pour les réfugiés. Elle est basée sur un cadre conceptuel conçu à partir de deux approches conceptuelles, la théorie des coalitions et les archétypes de Hinings et Greenwood. Les résultats suggèrent des pistes pour renforcer les collaborations entre acteurs concernés, susceptibles de permettre à ces acteurs de mieux répondre aux besoins des réfugiés.
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NUOVE FORME DI PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE S.R.L. E FUNZIONE DEL CAPITALE SOCIALE NELLE SOCIETA' DI CAPITALIGRANATO, MICHELANGELO 22 April 2016 (has links)
La tesi affronta il tema del capitale sociale e della sua funzione all’interno del sistema delle società di capitali partendo dalle innovazioni legislative che hanno interessato la disciplina della s.r.l. in Europa.
Nel primo capitolo vengono dipanate alcune questioni teoriche e applicative che hanno afflitto la prima esegesi delle nuove forme di patrimonializzazione delle s.r.l.
Nel secondo capitolo sono discusse le tesi tradizionali sul capitale sociale e sono esposte le ragioni per cui esse non paiono idonee a risolvere le questioni organizzative e capitalistiche poste dall’istituto.
Nel terzo capitolo è esposta la tesi centrale: il capitale sociale esprime un concetto normativo che svolge una funzione di governo societario, volto a risolvere la questione organizzativo-corporativa (rapporti interorganici in materia di scelte finanziarie) e riafferma l’impostazione proprietaria degli ordinamenti continentali. Si illustra una lettura unitaria interna alla classe delle società di capitali e il collegamento con la limitazione di responsabilità. Sono esaminati gli istituti del diritto societario finalizzati ad assicurare garanzia ed efficienza, profili non sempre convergenti. Si sostiene la necessità di una rule, ex ante, ad effetto reale, rispetto ai rimedi basati sugli standard e di carattere obbligatorio, individuando un possibile strumento di composizione degli interessi in gioco nelle nuove tutele. / The dissertation deals with legal capital and its function within the system of the Italian civil code rules for corporations. These rules have been recently amended both in Italy and in other European Countries, in particular with respect to the non-stock company forms (limited liability company, Italian s.r.l.).
The first Chapter addresses some theoretical and practical issues raised by the early scholarly works that have analyzed the new financing schemes for the Italian s.r.l.
The second Chapter discusses the traditional approaches to legal capital and provides evidence that such approaches prove inadequate to resolve the corporate and capitalistic questions that legal capital poses.
The third Chapter draws the key argument of the dissertation: legal capital is a rule that fulfills corporate governance goals. It allocates powers and responsibilities regarding the financial structure of the firm and reaffirms the proprietary, shareholder oriented, European approach. This is a typical feature of all corporations, public stock corporations and private close corporations, and stems from limited liability.
Further, the dissertation compares the creditor protection rules against the value maximization principle. A rule-based, ex ante approach appears more desirable and a potentially effective and flexible legal strategy can be found in the new legal reserve.
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Étude exploratoire de l'accessibilité physique aux aliments dans la région de la Capitale-NationalePouliot, Nathalie 13 April 2018 (has links)
L'accès aux aliments est un pré-requis à la satisfaction du droit fondamental à une alimentation saine et équilibrée. Cette étude s'intéresse aux opportunités d'accès aux fruits et légumes frais (FLF) dans la région de Québec. Elle se divise en deux phases : la conceptualisation d'une typologie des sources d'approvisionnement alimentaire (SAA) ainsi que la spatialisation des détaillants alimentaires et leur offre de FLF. Il ressort de la première phase une multitude de SAA qu'il est possible de regrouper en trois axes : réseau commercialisé de distribution alimentaire; voies palliatives et alternatives; autres sources. La seconde partie met en lumière les différences dans la distribution des détaillants alimentaires où un meilleur accès aux fruits et légumes est perçu en milieu urbain en comparaison avec le milieu rural. La quantité et la diversité des FLF observés sont associées avec le type de détaillants alimentaires; non pas avec l'indice de défavorisation matérielle et social du milieu, ni sa nature urbaine ou rurale. Cette étude a poursuivi le questionnement sur les environnements alimentaires et montre que d'autres études seront nécessaires afin de clarifier les différences des milieux explorés.
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L'AUMENTO DELEGATO DEL CAPITALE SOCIALE NELLE SOCIETA' PER AZIONIGIULIANO, MARCELLO 24 May 2017 (has links)
Il lavoro si propone di analizzare nell’ambito della disciplina dell’aumento delegato i poteri delegabili e i poteri impliciti dell’organo amministrativo con particolare riferimento alla disciplina dell’opzione e dell’esclusione del diritto di opzione.
La tesi, partendo dall’analisi storico – comparatistica della delega di competenze, intende perseguire l’obiettivo di differenziare a livello interpretativo la disciplina, apparentemente unitaria dettata dall’art. 2443 c.c., a seconda del fatto che la delega venga attribuita nell’ambito di una società per azioni chiusa o quotata in un mercato regolamentato.
Le conclusioni alle quali si è giunti portano a riconoscere una più ampia autonomia statutaria in materia di società per azioni aperta rispetto a quanto sia possibile riconoscere nell’ambito di una società per azioni chiusa.
E precisamente, la disciplina viene differenziata a seconda del tipo concreto in relazione sia al tema dell’esclusione del diritto di opzione sia in relazione ai poteri inerenti alla fissazione del sovrapprezzo.
L’analisi viene svolta partendo dalla disciplina del diritto di opzione per giungere ad una valutazione negativa dell’istituto con riguardo alla disciplina del tipo azionario aperto.
Successivamente si passa ad affrontare il tema dell’esclusione del diritto di opzione e del contenuto minimo che la delega può avere differenziandosi la disciplina a seconda del ricorso o meno della società al mercato dei capitali.
La trattazione si diffonde sulla possibilità di riconoscere maggiore discrezionalità all’organo amministrativo nell’ambito di una società quotata in ragione sia dei poteri di autotutela che l’esistenza di un mercato regolamentato assicura ai soci (in termini di disinvestimento e di investimento dalla e nella società) soprattutto avuto riguardo al tema dell’esclusione semplificata del diritto di opzione prevista dall’art. 2441 co. 4 c.c. sia in relazione alla tutela informativa assicurata dalla disciplina secondaria che integra il dettato normativo codicistico.
Si esaminano successivamente i momenti esecutivi dell’operazione con particolare riguardo alla fase della determinazione del prezzo di emissione.
L’analisi viene condotta tenendo anche in considerazione la disciplina prevista in tema di società a responsabilità limitata a supporto delle conclusioni raggiunte in tema di società per azioni chiusa.
Il lavoro inoltre si concentra sull’individuazione di eventuali limiti alla discrezionalità dell’organo amministrativo guardando alla necessità o meno di rispettare il principio di parità di trattamento. Con riferimento a quest’aspetto si propone di differenziare ulteriormente la disciplina a seconda che la società ricorra o meno alla quotazione verificando la compatibilità delle soluzioni raggiunte con la disciplina della Seconda Direttiva Comunitaria.
Infine la trattazione si conclude con l’esame dei poteri attribuibili all’organo amministrativo in relazione alla possibilità di emettere azioni speciali di categoria e l’incidenza che tale potere può sulla posizione degli azionisti speciali.
Infatti, proprio in relazione a quest’ultima fattispecie, si propone nuovamente di differenziare la disciplina tra società chiuse e aperte proponendosi sia la legittimità di eventuali deleghe atipiche in relazione alla scelta del contenuto delle azioni speciali sia in relazione alla nozione di pregiudizio rilevante ai fini dell’attivazione del rimedio delle assemblee speciali.
Con riguardo a quest’ultimo aspetto si ritiene di valutare la possibilità di differenziare la rilevanza o meno del pregiudizio indiretto a seconda del fatto che il contesto concreto di riferimento permetta ai soci di categoria di autotutelarsi mediante le tutele compensative date dal ricorso alla quotazione da parte della società secondo il paradigma interpretativo assunto a fondamento proprio dell’esclusione semplificata del diritto di opzione. / This work aims to analyze the management's power to issue shares in closed and public company.Infact we aim to distinguish the interpretation of article 2443 c.c. in the case in which the mandate is given to the management in public or closed corporation. More specifically it's justified to give more contractual freedom to the public company than the close corporation because only in these second type of company shareholder's can protect their administrative position by sell or buy shares in to the market. The thesis wants to prove that pre emptive rights can be escluded by statutes and the compatibility of this provision with the second european union directive. This can be justified by market discipline and the possibility for the shareholder's to pretect theirselves buying shares in to the market. The information imposed by the legislation at the moment of management's deliberation and the shareholder's power to appel the same deliberation could be a sufficent remedy against the abuse of the managements.
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Les capitales politiques des états anciennement colonisés d'Afrique et les fondements actuels de leur relocalisation : le cas du GabonRopivia, Marc-Louis 25 April 2018 (has links)
Québec Université Laval, Bibliothèque 2013
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La signification du travail des travailleurs handicapés embauchés dans les entreprises adaptées de la Capitale-NationaleCorriveau, Marie-Ève 24 April 2018 (has links)
Nous vivons dans une société fondée sur le travail. Modelé par elle, l'individu est incité à remplir un rôle utile et reconnu et ce, par le travail. Mais qu'arrive-t-il lorsqu'un individu ne répond pas aux normes sociétales valorisant l'homme productif ? L'absence de travail peut créer un sentiment d'exclusion sociale. Ce sentiment s'explique par le fait que le travail occupe une place très importante dans notre société. Dans le cadre de ce mémoire, nous nous sommes intéressés aux personnes handicapées qui sont, souvent, dans une situation de non-emploi. Par contre, depuis les années 1970, le Québec tente d'intégrer socialement ces personnes qui sont davantage en situation d'exclusion. La société s'adapte et tente de répondre aux besoins de ce groupe. Ainsi, nous nous sommes intéressés aux entreprises adaptées puisqu'elles permettent à des gens en situation de handicap d'occuper un emploi à long terme. Nous avons cherché à comprendre ce qui incitait les personnes handicapées à travailler. Pour mener à bien ce projet, nous avons effectué des groupes de discussion pour étudier l'ethos du travail auprès des travailleurs handicapés embauchés dans les entreprises adaptées de la Capitale-Nationale. L'objectif général était de saisir l'ethos du travail selon la tradition sociologique héritée par Max Weber. Ainsi, nous voulions saisir la centralité, la finalité et l'attitude à l'égard des normes sociétales auprès de ces travailleurs. Concrètement, nous avons cherché à savoir si les ethos développés par Mercure et Vultur (2010) s'appliquaient aux travailleurs handicapés.
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Évaluation de la naturalité de peuplements issus de scénarios sylvicoles en sapinière boréaleGarcia Cournoyer, Paméla 16 April 2018 (has links)
Le degré de naturalité de peuplements issus de quatre scénarios sylvicoles typiques de la sapinière a été évalué et comparé à des peuplements qui ont pour origine la perturbation naturelle prédominante de la région, à savoir une épidémie de tordeuse des bourgeons de l'épinette. Les quatre scénarios sylvicoles évalués, du plus extensif au plus intensif étaient : la régénération naturelle sans éclaircie pré-commerciale (EPC); la régénération naturelle avec EPC; la plantation avec scarifiage et dégagement mécanique; et la plantation avec scarifiage et dégagement chimique. Les petits mammifères et le lièvre d'Amérique ont été utilisés comme espèces indicatrices d'aménagement. Nos résultats ont montré que les scénarios sylvicoles n'ont pas réussi à émuler la perturbation naturelle au niveau de nos indicateurs. Les sites coupés étaient caractérisés par un manque de débris ligneux réduisant l'abondance relative des campagnols à dos roux de Gapper et par une abondance de nourriture, tant en hiver qu'en été, qui a favorisé le lièvre. Le plus grand impact sur la naturalité n'était donc pas causé par les traitements sylvicoles, mais par la coupe elle-même.
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Comment comprendre la région de la capitale nationale : analyse du projet d'aménagement de Jacques Gréber à travers une vision alternative issue de la géographie structuraleDorais Kinkaid, Karl January 2008 (has links)
Mémoire numérisé par la Division de la gestion de documents et des archives de l'Université de Montréal
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Comment comprendre la région de la capitale nationale : analyse du projet d'aménagement de Jacques Gréber à travers une vision alternative issue de la géographie structuraleDorais Kinkaid, Karl January 2008 (has links)
Mémoire numérisé par la Division de la gestion de documents et des archives de l'Université de Montréal. / Le développement de l’identité régionale dans la région de la capitale nationale fut l’objet de problématiques diverses. Ce développement identitaire eut même des répercussions au niveau de l’aménagement de son territoire. Depuis plus d’un siècle, plusieurs événements survenus sur la scène politique, économique, sociale et culturelle ont eu un impact sur l’aménagement de la région. En 1946, le gouvernement canadien fit appel à Jacques Gréber, un architecte aménagiste d’origine française, afin de réaliser un plan d’aménagement pour le territoire de la capitale nationale. Ses propositions d’aménagement suggéraient une relocalisation des équipements industriels et ferroviaires en périphérie du centre-ville ainsi qu’un reverdissement et une mise en valeur des berges et cours d’eau de la région. De plus, ces recommandations visaient parallèlement à développer une capitale où l’aménagement reflèterait une identité pancanadienne. Le projet de Gréber ne fut cependant pas réalisé intégralement. Afin de comprendre le développement de la région, nous ferrons appel à certains éléments de la géographie structurale. Cette approche théorique permettra de révéler la présence d’une structure sous-jacente au territoire, ayant influencé le développement urbain. La configuration de cette structure fut, elle aussi, influencée par les changements sociaux survenus au sein de la population. Ces derniers eurent un impact sur la perception qu’avait la population sur son environnement et par conséquent sur la réalisation d’aménagements sur le territoire. Finalement, une comparaison entre les volontés d’aménagements de Gréber et la structure sous-jacente permettra d’expliquer les résultats de la réalisation du Plan Gréber et d’autres projets plus récents. / The development of regional identity in the National Capital Region has been at the centre of a variety of issues, it even had repercussions on regional urban planning. Since the late 19th century, many events that occurred in the political, economic, social and cultural spheres have had major impacts on the urban development of the region. In the middle of the 20th century, the Canadian government asked Jacques Gréber, a French planner and architect, to propose a plan for the National Capital Region. The plan suggested that all industrial and railroad equipment should be relocated outside the downtown area and that the esthetical aspect of the shores and the rivers be improved. Furthermore, these recommendations had a parallel objective of promoting a Canadian identity through the urban planning. The current layout of the region reveals that Greber’s plan was not fully implemented. To understand the development of the region, we will refer to certain elements of the structural geography theory. This theoretical approach will reveal a subjacent structure that influenced the urban development. The configuration of this structure was also influenced by social change occurring in the population. These changes had an impact on the population’s perception of its environment and consequently on planning and implementation. Finally, a comparison of Gréber’s development plans and the subjacent structure revealed by the morphogenetic path of urban development, provided by the structural geography theory, will allow for the explanation of the results of the implementation of Greber’s plan and other more recent planning projects.
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