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IL DATORE DI LAVORO NELL'IMPRESA COMPLESSA

AURIEMMA, SIMONE 13 April 2018 (has links)
L'intento del presente studio è stato quello di individuare il soggetto (o i soggetti) cui imputare i rapporti di lavoro nell'ambito delle imprese c.d. complesse. A tal uopo, in primo luogo, si è tentato di capire il significato di “impresa complessa”; in secondo luogo, si è indagato in ordine alla nozione di “datore di lavoro” accolta nel nostro ordinamento. Affrontate le questioni preliminari, l'analisi si è concentrata sulla risoluzione del quesito posto alla base della ricerca: chi è il datore di lavoro nell'impresa complessa? Una particolare considerazione è stata dedicata alle posizioni della dottrina e della giurisprudenza sulla teoria della codatorialità, la quale è stata esaminata anche in chiave comparata, al fine di trarre possibili spunti per un'eventuale trasposizione, nel sistema giuridico italiano, di soluzioni adottate da parte di altri ordinamenti. Una lettura in chiave evolutiva della subordinazione e, conseguentemente, della figura datoriale ha consentito di sposare la teoria della codatorialità, anche in ragione della sua adattabilità agli avveniristici modelli imprenditoriali dell'epoca delle piattaforme digitali che stiamo attraversando. / Main purpose of the research is to identify the subject (or the subjects) to which working relationships in complex companies must be allocated. In order to do so, firstly, meaning of "complex companies" has been analyzed. Then, notion of "employer"- as accepted in our legal system - has been explored. Once preliminary issues have been covered, the analysis focused on the main issue underlying the research/project: who is the employer in complex companies? Both doctrine and case law have been taken into consideration in analysing the “co-employer” theory. Said theory has also been studied under a comparative perspective in order to identify potential solutions for the transposition into the Italian legal system of ideas already adopted in other countries. At the end of the project/research, theory of "co-employer" has been accepted through an evolutionary analysis of the "subordination" concept as well as of the employer's role. Such a conclusion has been identified also in the light of its full adaptability to the new digital platforms' business models.
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L'identità umana come sistema complesso: da Edgar Morin alla consulenza filosofica / HUMAN IDENTITY AS A COMPLEX SYSTEM: FROM EDGAR MORIN TO PHILOSOPHICAL COUNSELLING

FONTANELLA, MAGDA 06 March 2014 (has links)
Partendo dalla constatazione che il principio di disgiunzione regna tra i diversi ambiti del sapere, facendo perdere di vista l’unità del fatto umano, si propone, di rimando, una visione sistemica e complessa dell’uomo stesso, che può essere gestita adeguatamente soltanto tramite un approccio multidisciplinare alla questione. Indagando il metodo complesso proposto da Morin e mettendone in luce anche punti critici, si osserva come esso possa essere applicato alla filosofia, intesa come consulenza filosofica, trovando in essa un significativo approccio agli interrogativi esistenziali che caratterizzano l’uomo contemporaneo. Le considerazioni di Achenbach vengono lette, poi, infatti, alla luce dell’esperienza professionale dell’autrice. Si giunge così a concludere che la filosofia, se intesa come esercizio libero e costante del pensiero complesso, può costituire un valido strumento di dialogo e di ricerca della verità. / Starting from the observation that the principle of disjunction reigning among the different fields of knowledge loses sight of the unity of the human fact, proposed, in return, is a systemic and complex vision of man himself, which can be properly handled only by a multidisciplinary approach to the issue. Investigating the complex method proposed by Morin and also highlighting critical points, we observe how it can be applied to philosophy, understood as a philosophical counseling, finding in it a significant approach to existential questions that characterize the contemporary man. Achenbach's considerations are read, then, in fact, in the light of the professional experience of the author. This leads to the conclusion that philosophy, if understood as an unhindered and free exercise away from the complex thought, may be a valuable tool for dialogue and the search for truth.

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