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VERSO UNA SECESSIONE 'CONVENZIONALE'. L'EVOLUZIONE COSTITUZIONALE SUDISTA NEGLI STATI UNITI DELLA PRIMA META' DELL'800 / Toward a 'conventional' secession. Southern Constitutional Development in the first half of the Nineteenth century.

BON, CRISTINA 18 May 2010 (has links)
La presente ricerca si pone tre obiettivi fondamentali. In primo luogo mira ad introdurre una nuova prospettiva di studio nell’ambito delle indagini storico-istituzionali dedicate alla Federazione americana, recuperando una dimensione, quella statuale, non sempre valorizzata nel contesto scientifico italiano ma ugualmente importante per la comprensione del sistema costituzionale statunitense. L’esperienza costituzionale dei singoli paesi membri degli Stati Uniti è, fin dalle sue origini, intrinsecamente legata alle convenzioni di revisione costituzionale, una vera e propria innovazione inaugurata dagli Stati ben prima della ratifica dell’articolo V della Costituzione di Philadelphia – che formalizzò a livello federale il principio di riforma costituzionale. Il secondo obiettivo di questa ricerca è quindi quello di indagare il significato profondo assunto dalla Convenzione all’interno del sistema federale americano. La storia delle convenzioni statuali americane affascina peraltro da decenni la produzione teorico-istituzionale statunitense ma, nella maggior parte dei casi, le analisi esistenti adottano prospettive specifiche o si concentrano su un singolo Stato. Il presente lavoro adotta invece una prospettiva comparata che approfondisce il significato delle riforme costituzionali di Virginia e Georgia nella prima metà dell’800. La scelta dei case studies e, quindi, dello specifico approfondimento delle caratteristiche costituzionali della realtà sudista, è legata al terzo obiettivo della ricerca, ovvero all’inserimento dell’analisi storico-istituzionale nell’ambito degli studi dedicati alla ricostruzione delle dinamiche causali della Guerra di Secessione. Nonostante la presenza di alcune felici eccezioni, nel corso dell’ultimo sessantennio l’interesse per gli studi costituzionali statuali di carattere comparativo ha infatti progressivamente perso terreno a favore della ricerca socioculturale. Il presente lavoro vuole dunque recuperare e sviluppare alcune tematiche costituzionali della prima metà dell’Ottocento, con l’obiettivo di contribuire alla spiegazione dei fattori causali di lungo periodo della Guerra Civile americana. / The present dissertation aims to three main goals. First it wants to analyze the United States’ constitutional system at the State level, an issue not extremely deepened by Italian studies. Beginning from its origins, the State level constitutional system is characterized by a consistent revision process mainly realized through the adoption of constitutional conventions. As the second objective the present dissertation analyzes the idea and meaning of this institutional feature in the U.S. history. Once considered the importance of the ‘Convention’, this study focuses on the constitution revision process in the Southern States during the first half of the Nineteenth century, comparing especially two case studies, Virginia and Georgia. Finally, through the analysis of the constitutional revision process in the antebellum period, this study will attempt to see whether or not is possible to find connections between the constitutional development of the two case studies and a more general movement toward the Civil War.
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L'adesione dell'Unione Europea alla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo: problemi e prospettive / Europea Union accession to European Convention on Human Rights: problems and prospects

CAMPAGNA, VITTORIA 05 May 2011 (has links)
L’Unione europea ha mosso i primi concreti passi verso l’adesione alla CEDU grazie al Trattato di Lisbona che la prevede esplicitamente. La ricerca esplora il tema dell’adesione, considerando gli elementi che lo caratterizzano e indagandone gli aspetti problematici. Nel percorso di ricerca si esaminano dapprima autonomamente i due sistemi, Unione e Convenzione, rivelandone gli aspetti di interrelazione e reciproca influenza, e si prosegue individuando nodi problematici da sciogliere ai fini della convergenza tra essi. Nella prima parte del lavoro è analizzata, innanzitutto, l’evoluzione dell’opera di tutela della Corte di giustizia, attraverso l’esame della giurisprudenza, al fine di constatare come abbia impiegato i principi sanciti nella CEDU e la prassi giurisprudenziale della Corte di Strasburgo. Successivamente, è esaminato il rapporto tra Convenzione e Carta dei diritti fondamentali dell’UE, alla luce dell’adesione. Nella seconda parte è presa in esame l’attività di monitoraggio della Corte di Strasburgo, per verificare l’estensione del suo controllo indiretto sul diritto, primario e derivato, dell’Unione. Nella terza parte sono analizzate diverse ipotesi di soluzione a questioni tecnico-giuridiche legate all’adesione, relative all’interazione tra le due Corti, alle modalità di coinvolgimento dell’Unione nei meccanismi di controllo convenzionali e alle forme di partecipazione dell’UE ai procedimenti innanzi alla Corte di Strasburgo. / The European Union took the first steps towards the accession to ECHR, thanks to the Lisbon Treaty that expressly envisages it. The research explores the accession issue, examining its peculiar elements and investigating its problematic aspects. The research path begins with the analyses of EU system and Convention system, considering both of them autonomously and revealing interrelation and mutual influence aspects. It continues with an investigation of problematic knots to be solved to the purpose of convergence. In the first part, the evolution of Luxembourg Court’s protection activity is examined through case law analysis, so as to establish how the Court itself used ECHR’s rights and Strasbourg Court’s case law. Then, the relationship between ECHR and EU Charter of fundamental rights is investigated in the light of accession. In the second part, Strasbourg Court’s monitoring action is taken into consideration in order to verify the extent of its indirect control above EU primary and secondary law. In the third part, different solutions for accession’s technical and legal issues are taken into consideration, concerning the interaction between the two Courts, the ways of the EU participation in ECHR’s monitoring activities and the involvement of the EU in proceedings before Strasbourg Court.
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IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE: NUOVE PROSPETTIVE CONCETTUALI, ARTISTICHE, MUSEOLOGICHE / THE INTANGIBLE CULTURAL HERITAGE: A NEW CONCEPTUAL, ARTISTIC AND MUSEOLOGICAL OUTLOOK

GASPARINI, LUCIA 13 February 2013 (has links)
La ricerca affronta il tema del crescente spazio che la considerazione del patrimonio culturale immateriale ha acquisito nel panorama mondiale a partire dagli ultimi decenni, in particolare dal 2003, quando l’UNESCO ha stilato la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Oltre a ripercorrere le tappe storiche che nel XX secolo hanno condotto a tale risultato, esso traccia un ancora poco esplorato parallelismo - formale e teorico - tra l’evoluzione del concetto di patrimonio immateriale e lo sviluppo delle forme dell’arte contemporanea a partire dal secondo dopoguerra fino ad oggi. Tale tematica interessa anche il museo e una lettura della sua storia più recente mette in luce le conquiste e le difficoltà conseguenti l’accoglienza di manifestazioni immateriali all’interno delle collezioni. Tale aspetto viene avvicinato anche con gli strumenti dell’estetica fenomenologica, che contribuiscono a valutare possibili future azioni museologiche e museografiche nei confronti del patrimonio immateriale, nella direzione di un maggior rispetto della collezione e di un migliore coinvolgimento dei vari pubblici. Il contributo si sofferma altresì ad approfondire alcuni aspetti dell’architettura contemporanea, della didattica museale e dell’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito museale valutandone utilizzi positivi o al contrario poco adeguati per una seria e fruttuosa valorizzazione del patrimonio immateriale. / This PhD dissertation deals with intangible cultural heritage and museums. An increasing interest in intangible heritage has been arising in the world in these last years, especially since 2003, when UNESCO drew up the Convention for the Safeguarding of Intangible Cultural Heritage. A detailed historical review shows the steps which brought to this attainment; a formal and theoretical parallelism between intangible heritage and contemporary art is outlined too. A study on the very recent history of museums allows to underline the difficulties museum encounters in collecting intangible heritage. It’s possible to think about new museological solutions thanks to the contribution of aesthetics: the thought of phenomenology helps in finding ways to respect the collection and to involve the publics. The dissertation also deals with the contemporary architecture of museums, with museum education and with the use of new technologies in museums: some uses are bad, others are good and useful for the communication of intangible cultural heritage.

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