141 |
Profili ricostruttivi della regolamentazione pubblicistica del commercio in Italia. Dalla legislazione statale alla legislazione regionaleDe Giorgi, Marta <1977> 26 March 2010 (has links)
No description available.
|
142 |
Regime giuridico del farmaco negli ordinamenti italiano e spagnolo: la trasposizione del diritto farmaceutico europeoBombillar Saenz, Francisco Miguel <1982> 26 March 2010 (has links)
Nel presente lavoro di ricerca analizziamo, da una prospettiva tanto giuridica quanto metagiuridica (e, senz’ombra di dubbio, decisamente europeista), il regime giuridico-amministrativo dei farmaci di uso umano nella cui fabbricazione interviene un processo industriale e le nuove vicissitudini a cui il suddetto regime deve far fronte all’interno della cosiddetta società del rischio e dell’innovazione. In particolare, vogliamo fare luce sul regime giuridico del farmaco negli ordinamenti italiano e spagnolo, come trasposizione del Diritto farmaceutico europeo.
|
143 |
Minoranze azionarie e conflitti di interesseRusso, Serena <1980> 25 June 2010 (has links)
No description available.
|
144 |
Il conflitto fra trasparenza sui mercati finanziari ed esigenza di riservatezza della societàGilotta, Sergio <1979> 25 June 2010 (has links)
The thesis main topic is the conflict between disclosure in financial markets and the need for confidentiality of the firm. After a recognition of the major dynamics of information production and dissemination in the stock market, the analysis moves to the interactions between the information that a firm is tipically interested in keeping confidential, such as trade secrets or the data usually covered by patent protection, and the countervailing demand for disclosure arising from finacial markets. The analysis demonstrates that despite the seeming divergence between informational contents tipically disclosed to investors and information usually covered by intellectual property protection, the overlapping areas are nonetheless wide and the conflict between transparency in financial markets and the firm’s need for confidentiality arises frequently and sistematically. Indeed, the company’s disclosure policy is based on a continuous trade-off between the costs and the benefits related to the public dissemination of information. Such costs are mainly represented by the competitive harm caused by competitors’ access to sensitive data, while the benefits mainly refer to the lower cost of capital that the firm obtains as a consequence of more disclosure. Secrecy shields the value of costly produced information against third parties’ free riding and constitutes therefore a means to protect the firm’s incentives toward the production of new information and especially toward technological and business innovation. Excessively demanding standards of transparency in financial markets might hinder such set of incentives and thus jeopardize the dynamics of innovation production.
Within Italian securities regulation, there are two sets of rules mostly relevant with respect to such an issue: the first one is the rule that mandates issuers to promptly disclose all price-sensitive information to the market on an ongoing basis; the second one is the duty to disclose in the prospectus all the information “necessary to enable investors to make an informed assessment” of the issuers’ financial and economic perspectives. Both rules impose high disclosure standards and have potentially unlimited scope. Yet, they have safe harbours aimed at protecting the issuer need for confidentiality.
Despite the structural incompatibility between public dissemination of information and the firm’s need to keep certain data confidential, there are certain ways to convey information to the market while preserving at the same time the firm’s need for confidentality. Such means are insider trading and selective disclosure: both are based on mechanics whereby the process of price reaction to the new information takes place without any corresponding activity of public release of data. Therefore, they offer a solution to the conflict between disclosure and the need for confidentiality that enhances market efficiency and preserves at the same time the private set of incentives toward innovation.
|
145 |
Eguaglianza di genere e accesso alle cariche elettive. Spunti comparatisticiRosa, Luisa Serena <1981> 18 June 2010 (has links)
No description available.
|
146 |
L'Ostruzionismo ParlamentarePerardi, Irene <1976> 18 June 2010 (has links)
Oggetto della ricerca è la tematica dell’opposizione parlamentare ed in particolare, il manifestarsi della stessa attraverso l’ostruzionismo praticato nelle assemblee legislative.
La comprensione della funzione oppositoria è stata raggiunta assumendo come primigenio modello di riferimento l’esperienza presente nel sistema parlamentare inglese nel quale la dialettica democratica si svolge tra schieramenti nettamente contrapposti. L’approfondimento della figura oppositoria, poi, si è snodata nello studio delle diverse tipologie di opposizione conosciute nelle moderne democrazie, nonchè nella valutazione dei diversi livelli di riconoscimento che questa assume nei moderni contesti giuridici.
Passando specificamente all’analisi dell’ostruzionismo parlamentare, la ricerca ha preliminarmente privilegiato lo studio dei soggetti che lo pongono in essere e del movente e delle finalità perseguite attraverso questa estrema forma di contestazione politica. Lo studio delle attività ostruzionistiche ha altresì valutato le modalità di esercizio ed i mezzi impiegati nella sua realizzazione, nonché le questioni di legittimità connesse a tale pratica. Ma è stata l’analisi dei regolamenti parlamentari, che com’è noto hanno subito le più incisive modificazioni quasi sempre in rapporto ad importanti episodi di ostruzionismo, a rappresentare il momento centrale del lavoro. Dopo la stagione di ostruzionismo esasperato degli anni settanta, all’interno del Parlamento sono cambiate le “regole del gioco” (considerate eccessivamente garantiste per le minoranze), in funzione dell’uso e non più dell’abuso del tempo da parte di tutti i soggetti istituzionali. L’effetto di tali riforme è stato quello di riqualificare la dialettica tra maggioranza ed opposizione, in particolare garantendo alla prima strumenti efficaci per conseguire il programma di Governo ed alla seconda strumenti che consentano di rendere visibili le proposte legislative alternative più qualificate. L’analisi dell’atteggiamento politico dell’opposizione parlamentare è stata altresì valutata alla luce degli effetti prodotti dalle ultime riforme elettorali e dalla loro incidenza sulle manifestazioni ostruzionistiche. La transizione (sia pure incompiuta) della forma di governo, attuata attraverso la trasformazione del sistema elettorale, ha segnato il passaggio da un sistema multipolare ad uno bipolare, con i conseguenti riflessi che si sono prodotti sui rapporti di forza tra maggioranza e opposizione. Nell’attuale logica bipolare, rimasta comunque immutata nonostante il ritorno ad un sistema elettorale nuovamente proporzionale caratterizzato dal premio di maggioranza, la riforma elettorale non ha lasciato indifferente l’atteggiarsi dell’ostruzionismo: il maggior potere, non solo numerico, che la maggioranza parlamentare è venuta ad assumere, ha spostato gli equilibri all’interno degli organi elettivi consentendo un’identificazione tra minoranza ed opposizione. Nel capitolo dedicato all’analisi dei regolamenti parlamentari è stata offerta una ricostruzione descrittiva dell’evoluzione subita dai regolamenti ed una di comparazione diacronica dei rimedi progressivamente adottati negli stessi per fronteggiare le possibili manifestazioni ostruzionistiche. Nella prospettiva di evidenziare le attuali dinamiche parlamentari, è stata affrontata una ricostruzione in chiave evolutiva subita dai regolamenti a partire dalla fase pre-repubblicana, fino ai regolamenti attualmente vigenti, ricomprendendo altresì le proposte di modifica allo stato in discussione in Parlamento. Dall’analisi complessiva è emerso che la debole razionalizzazione della forma di governo, il bicameralismo paritario ed indifferenziato, l’assenza di una riserva normativa a favore del governo e di strumenti giuridici per incidere sull’attività del Parlamento, hanno fatto sì che fossero i regolamenti parlamentari a dover supplire alla scarna disciplina costituzionale. A fronte della lenta ed incompiuta transizione della forma di governo parlamentare e dell’evolversi delle tecniche ostruzionistiche, si sono di conseguenza adeguate le misure di contenimento disciplinate nei regolamenti parlamentari. In questi ultimi dunque, è possibile rintracciare l’excursus storico delle misure adottate per regolare i possibili strumenti ostruzionistici previsti e disciplinati nelle procedure ed impiegati dalle minoranze per tentare di impedire la decisione finale. La comparazione, invece, ha evidenziato una progressiva opera di contenimento dei fenomeni ostruzionistici ottenuta essenzialmente con la razionalizzazione delle procedure parlamentari, l’introduzione del metodo della programmazione, del contingentamento dei tempi, nonché l’ampliamento dei poteri discrezionali dei Presidenti di assemblea nella loro opera di garanti della corretta dialettica parlamentare.
A completamento del lavoro svolto è stato infine determinante la considerazione della concreta prassi parlamentare riscontrata nel corso delle legislature maggioritarie: la valutazione complessiva dei dati provenienti dal Servizio Studi della Camera, infatti, ha permesso di verificare come si sono manifestate in pratica le tecniche ostruzionistiche impiegate dall’opposizione per contrastare le politiche della maggioranza nel corso della XIII e della XIV Legislatura.
|
147 |
Profili problematici del delitto di associazione con finalità di terorrismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democraticoPreziuso, Claudio <1980> 28 May 2010 (has links)
No description available.
|
148 |
La conclusione del contratto informatico nella contrattazione internazionaleMonaco, Francesca <1977> 14 July 2010 (has links)
Nel corso del presente studio si è cercato di capire quale potesse essere la normativa applicabile ai vari tipi di contratto elettronici analizzati, sia dal punto di vista del diverso modello contrattuale e sia dal punto di vista del soggetto, come parte del contratto. Infatti, proprio la peculiare logica delle norme poste a tutela del consumatore giustifica un separato approfondimento degli aspetti riguardanti i contratti conclusi tra operatori professionali, contratti business to business e quelli di cui sia parte un consumatore, contratti business to consumer.
Sulla base di questi aspetti soggettivi e contrattuali, è stata analizzate la normativa comunitaria di riferimento, dal regolamento n. 44 del 2001 alla direttiva comunitaria 2000/31/CE. Si sono affrontati anche gli aspetti relativi alle norme di derivazione Uncitral, dalla Model Law del 1996 alla Convenzione del 2005 sulle comunicazioni elettroniche nella contrattazione internazionale, le norme di soft law, dalla Nuova lex mercatoria ai Principi Unidroit alle Linee Guida OCSE e la loro interazione con il commercio elettronico. In seguito, si è analizzata la convenzione di Roma sulle obbligazioni contrattuali e il regolamento Roma I, le loro differenze e la loro diretta applicabilità, se esiste, con il commercio elettronico. In particolare, il Regolamento Roma I ha, nella maggior parte delle sue disposizioni, riproposto quanto contenuto nella convenzione di Roma, però in chiave moderna, apportando delle innovazioni nel commercio elettronico internazionale.
|
149 |
Il pactum de tractandoBignoli, Valentina <1982> 17 June 2010 (has links)
No description available.
|
150 |
Attività medica e consensoGuercio, Annafilomena <1981> 17 June 2010 (has links)
No description available.
|
Page generated in 0.0343 seconds