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Storia, fiction, menzogna e apocalipse: alcune passeggiate nei boschi narrativi di Umberto Eco / História, ficção, mentira e apocalipse: alguns passeios pelos bosques narrativos de Umberto EcoVinci, Maria Gloria 28 November 2017 (has links)
Tutta la produzione echiana, saggistica e narrativa, si è mossa sempre tra due poli di attrazione, quello della verità e quello della menzogna, con una indubbia fascinazione per la seconda. Partendo dalla commistione problematica di vero/falso presente nei testi letterari (e non solo), Eco, fin da Opera Aperta (1962), ma soprattutto con Sei passeggiate nei boschi narrativi (1994) e Lector in fabula (1979) ha tentato di indagare lo statuto finzionale-veritativo del mondo scritto, le strategie testuali messe in atto dallAutore modello in una determinata storia, le trappole del linguaggio. Problematizzando la relazione tra i mondi possibili della letteratura e il mondo storico di riferimento (ECO, 1994), Eco ci mostra quanto siano labili e permeabili le frontiere di tali mondi e come in essi si sovrappongano, intercambiandosi, le nozioni di vero, verosimile, falso, menzognero. Appaiando allinterno di uno stesso orizzonte ermeneutico i mondi finzionali della letteratura e quelli veri della realtà e della Storia, sulla base di un principio comune che li sottende entrambi, che è il principio di Fiducia, Eco interpreta lintero sistema culturale e storico cui apparteniamo mediante un paradigma semiotico-narrativista, secondo il quale le esperienze umane, attraverso la narrazione, escono dalla loro opacità di fatti bruti e vengono organizzate allinterno di un continuum che le rende parte viva e vitale di una storia/Storia (personale o collettiva che sia). La collisione tra metanarrativa e Storia presente in tutte le sue opere narrative, tra la chiusura dellautoriflessione e lapertura del riferimento alla realtà storica, crea un attrito tale da portare in evidenza il carattere artificiale, metaforico e retorico delle nostre costruzioni culturali e delle stesse narrative storiche. Attraverso i suoi romanzi Eco ci avverte, però, anche del rischio di un regime interpretativo pansemiotico: la realtà, per quanto debole e noumenicamente inattingibile, esiste, è un Limite ontologico (forse anche metafisico?) che impedisce derive ermeneutiche e riscritture falsificanti e aberranti della Storia. / A presente tese propõe-se como uma análise global da multifacetada obra, narrativa e não ficcional, de Umberto Eco, através da lente do Falso, facies mentirosa mas complementar da Verdade, contemplando todas as possíveis declinações.Vai-se, então, da questão da verdade/falsidade na literatura, ou melhor, da relação problemática entre os \"mundos possíveis\" da ficção e os mundos \"verdadeiros\" do mundo histórico de referência ao falso subversivo das imitações paródicas; da \"força\" do falso na História, desde sempre impregnada de mentiras e narrações fabulatórias mas errôneas, que influenciaram o curso de seus eventos, à simulação/dissimulação enganosa e desonesta da manipulação de documentos falsos, como também à psicologia paranóide dos complôs e à deliberada difusão de notícias e informações falsas pela mídia. Nesse sentido, a presente tese tem como objetivo sublinhar a relevância do trabalho echiano, tanto não-ficcional quanto narrativo, a maneira pela qual este solicita formas de reflexão e análise crítica de todo o horizonte da cultura ocidental e suas formas constitutivas, e, acima de tudo, destacar o confronto aberto e problemático que a obra echiana estabelece com a complexidade labiríntica, reticular, polimórfica das sociedades contemporâneas e a pluralidade de saberes que a constituem. O que toda a obra echiana postula e mantém viva e atual é a instância de uma literatura como uma forma de conhecimento e interpretação do mundo, a necessidade de reiterar com urgência a autonomia da linguagem literária (e não apenas) como produtora de espírito crítico, diferenciando-se da linguagem da comunicação que se origina apenas em si e inocula um novo conformismo pós-ideológico, aliás meta-ideológico. Além disso, com este trabalho pretendemos fornecer aos leitores brasileiros algumas chaves úteis para o acesso à obra echiana analisada como um todo (mas sem pretensão de exaustividade), um complexo sistema teórico semiótico-narratológico, com base no qual Eco constrói os dispositivos narrativos de seus sete romances, que são analisados em detalhes aqui. A presente tese configura-se, então, como uma monografia-ensaio sobre um dos mais importantes e reconhecidos intelectuais italianos da época contemporânea, que procura fornecer uma interpretação crítica abrangente de seu trabalho, estimulando sua divulgação para um público mais amplo de estudiosos e leitores brasileiros.
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Competenze di mentalizzazione e dello sviluppo morale in situazioni evolutive tipiche e atipiche / Mentalization and Moral Development Competences in Typical and Atypical DevelopmentLUCCHINI, BARBARA 09 March 2007 (has links)
La tesi è articolata in due studi entrambi condotti nel settore di studi della teoria della mente. I due ambiti indagati sono l'abilità di finzione e la comprensione morale, in condizioni evolutive tipiche e atipiche.
Il primo ambito indagato è il gioco di finzione nello sviluppo tipico, in particolare in riferimento all'interazione con la madre. I dati ottenuti dallo studio condotto, in cui si sono analizzate le espressioni verbali materne, supportano l'ipotesi dell'esistenza di una tendenza delle madri ad utilizzare un linguaggio mentalistico in modo appropriato durante l'interazione di finzione con i loro bambini.
Il secondo ambito di indagine è la comprensione morale, nello specifico la valutazione delle intenzioni che sottendono azioni di valenza morale in soggetti autistici. Lo studio condotto analizza la capacità di mentalizzazione e di comprensione morale e i loro eventuali legami, nell'autismo ad alto funzionamento e nello sviluppo tipico. I risultati della ricerca mostrano che, in accordo con la letteratura, si riscontrano difficoltà negli autistici nelle prove mentalistiche, ma non nelle prove sulla comprensione morale. / My dissertation consists of two researches concerning theory of mind, in particular pretend play and moral understanding, in typical and atypical development.
The first study investigated the maternal mental language used during mother-child interaction in pretend and real contexts. The results suggest that mothers used an appropriated mental language during the mother-child interaction in pretend.
The second study analyzed theory of mind and moral understanding in children with autism high-functioning and normal development children. The aim of this research was to explore evaluation of the intention of moral action and its link with mentalization ability. According to literature, results show significant differences between autistic and control groups in theory of mind tasks, but not in moral understanding tasks.
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Il ragionamento mentale e la condivisione dei significati: fattori di sviluppo e fattori interpersonali che influiscono sulla comprensione degli altri in età prescolastica / VERSO L'INTERSOGGETTIVITÀ: RUOLO E FUNZIONI DEL SÈ NELLA COSTRUZIONE INTERATTIVA DEL SOGGETTOBIANCHI, ILARIA 03 March 2008 (has links)
La capacità di capire la mente e di predire il comportamento in età prescolastica si basa su concetti mentali o i bambini capiscono gli altri costruendo significanti nell'interazione senza elaborare una formale teoria della mente – TOM? Studio 1: l'analisi coi modelli di Rasch delle performance di 141 bambini alla versione italiana della TOM Scale (Wellman, Liu, 2004) rileva la sequenza: desideri – credenze – emozioni. I risultati vengono letti nei termini della crescente capacità dei bambini a considerare prospettive diverse, e non solo in termini di sviluppo concettuale. Sudio 2: la codifica delle interazioni di 72 bambini nel gioco di finzione (con una griglia appositamente costruita) mostra un progresso nella costruzione collaborativa dei significati solo parzialmente associato alle abilità TOM e individua nella calma un correlato del successo TOM. studio 3: dall'intervista di 36 madri emerge un legame tra mindfulness materna e calma dei bambini, e tra mind-mindedness e mentalità psicologica materne e capacità di ragionamento mentale dei bambini. La letteratura e i risultati del presente lavoro portano a riconoscere che l'esperienza interpersonale sostiene lo sviluppo del ragionamento mentale e suggeriscono che future valutazioni della capacità di capire la mente coinvolgano più direttamente i bambini di quanto facciano gli attuali strumenti formali. / Do preschoolers need mental concepts in order to reason and predict behavior, or do they construe meaning within interactions and do not need to build formal theories of mind - ToM? In study 1, the Rasch analysis of 141 children's performances on the Italian version of the ToM Scale (Wellman, Liu, 2004) shows a progression of understanding from desire, to belief to emotion. Results are discussed in terms of children's increasing experience at dealing with different perspectives that interacts with conceptual development. In study 2, the observation of 72 preschoolers' dyadic play interactions (coded with an exhaustive scheme developed ad-hoc) shows progress in children's collaborative construction of meaning, partially independent from abilities measured by the ToM Scale, and finds calmness as a correlate of ToM success. In study 3, the interview of 36 mothers reveals that maternal mindfulness is related to children's calmness and that maternal mind- and psychological mindedness are associated with children's facility at reasoning about the mental world. The theoretical review and empirical evidence collected lead to recognizing the role played by interpersonal and interactive experiences in framing mental reasoning, and suggest that future research measure social understanding in more participative, subjective situations than current formal assessment.
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