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La responsabilità di "chi abbia comunque preso parte al fatto lesivo e, nei limiti del vantaggio conseguito, chi ne abbia consapevolmente tratto beneficio (art. 2497, II co, c.c.)

BENEDETTI, LORENZO 03 April 2009 (has links)
Il presente lavoro si propone di approfondire il tema della “responsabilità nel gruppo” , così come disciplinata dalla riforma del diritto societario. In particolare la riflessione si concentrerà sulle due diverse fattispecie di responsabilità disciplinate al II co., dell’art. 2497 c.c., al fine di -ricostruirne gli elementi costitutivi e i connotati; -proporne un inquadramento sistematico nel contesto del microsistema normativo della responsabilità speciale nel gruppo e, più ampiamente, delle categorie generali del dritto civile. A tal fine si è ritenuto indispensabile procedere preliminarmente a ricostruire la natura della responsabilità di cui al I co. dell’art. 2497 c.c. (cap. I), posto che il II comma, prima parte, di tale disposizione prevede l’imputazione di un’obbligazione risarcitoria solidale a “chiunque abbia preso parte al fatto lesivo”. Poiché con questa espressione si introduce, inequivocabilmente, una responsabilità da concorso, occorre stabilire quale sia il fatto al quale si prende parte. D’altronde l’intesse a definire la responsabilità per abuso di eterodirezione deriva dal fatto che, come si cercherà di dimostrare compiutamente, la responsabilità sia di “chi abbia preso comunque parte al fatto lesivo”, sia di “chi ne abbia tratto consapevolmente beneficio” risulta essere, già in base all’inequivoco tenore letterale della norma, accessoria e dipendente dalla prima. La riflessione relativa alla responsabilità principale da direzione e coordinamento contra legem è stata condotta alla luce delle diverse teorie proposte dalla dottrina civilistica per di distinguere l’ambito della responsabilità extracontrattuale da quella da inadempimento. La medesima indagine ha cercato di individuare anche l’oggetto e la fonte dell’obbligo di esercitare l’eterodirezione in conformità ai principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale. La ricostruzione della responsabilità prevista al I comma dell’art. 2497 c.c. ha costituito, inoltre, un riferimento indispensabile per definire la fattispecie relativa a “chi abbia comunque preso parte al fatto lesivo”. Si è proposto, infatti, un raffronto fra la disciplina di cui al I e al II comma della disposizione in esame, al fine di determinare l’ambito di applicazione della responsabilità dei concorrenti all’abuso di eterodirezione (cap. II). Tale metodo conduce ad attribuire alla fattispecie di cui al II co., prima parte, dell’art. 2497 una funzione sistematica residuale rispetto alle diverse condotte con-cause dell’evento lesivo. La disposizione risulta, cioè, capace di fondare la responsabilità solidale di qualunque soggetto abbia fornito un contributo causalmente efficiente al verificarsi del fatto lesivo, non suscettibile di integrare gli estremi dell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento, entro cui il I co. della disposizione di apertura del Capo IX –tramite l’utilizzo dell’espressione “esercitando attività di direzione e coordinamento di società”- inquadra l’agire nell’interesse imprenditoriale proprio o altrui, in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale. Funzione residuale, anzi di chiusura, del microsistema della responsabilità nel gruppo viene anche attribuita alla fattispecie di cui all’ultima parte, del II co. dell’art. 2497 c.c. (cap III). Per ricostruire tale fattispecie, essa è stata esaminata in parallelo con l’azione generale di arricchimento, come suggerito dalla limitazione al “vantaggio conseguito” posta all’obbligo del beneficiario consapevole. Il riferimento all’azione generale di arricchimento risulta utile per cogliere differenze e affinità con il rimedio in esame; e per ricostruire i profili indeterminati e la collocazione sistematica di una disposizione appena tratteggiata dal legislatore. Terminata la ricostruzione dei profili generali della responsabilità dei concorrenti e dei beneficiari consapevoli, si è proceduto ad utilizzarne gli esiti per affrontare due ipotesi paradigmatiche di responsabilità: -quella della persona fisica holding, dato che l’opinione dottrinaria prevalente ricorre proprio al II comma dell’art. 2497 c.c. per sanzionare tale soggetto, escluso dai legittimati passivi all’azione per abuso di eterodirezione dalla restrittiva formula letterale utilizzata al I comma (cap. IV). Si è cercato, in particolare, di dimostrare l’inadeguatezza di tale tesi, oltre che del ricorso al diritto comune della responsabilità civile a disciplinare il caso omesso della capogruppo individuale. Si è proposta, inoltre, una soluzione alternativa della questione, fondata sull’estensione analogica del I comma, cui si dovrebbe pervenire grazie all’intervento della Corte costituzionale. -quella della banca, in modo da verificare -avvalendosi anche delle esperienze maturate in altri ordinamenti- se possono configurarsi condotte della stessa suscettibili di acquisire rilievo per l’applicazione della nuova disciplina della responsabilità nel gruppo. / This work deals with the new italian law of the liability in the groups of companies (art. 2497 c.c., which took effect with the reform of corporate law. In the first chapter we try to establish if the first paragraph of the art. 2497 c.c.provide for a contractual liability, due to a breach of a pre-existent obligation; or a tort liability, due to the commission of a tort. The second chapter analises the first part of the second paragraph of art. 2497 c.c. to establish the nature and the systematic function of the liability of who take part in the abuse of the holding company. The third chapter talks about the liability of the aware beneficiary (second part of the second paragraph of art. 2497 c.c.): in this work we try to establish the nature of the liability , considered as a case of unjustified enrichment (art. 2041 c.c.). In the last two chapter we apply the results of the previous reflection to: the case of the holding-individual person, to establish which discipline we must apply to it, which the first paragraph of the art. 2497 c.c.doesn't provide for; establish if the liability in the group can be applied to the bank, when it is holding, concurrent in its tort or aware beneficiary.
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Le competenze degli amministratori nelle Spa soggette a "direzione e coordinamento"

XERRI, GIUSEPPE 03 April 2009 (has links)
La tesi ha per oggetto lo studio del contenuto e, soprattutto, delle modalità di esercizio delle competenze degli amministratori delle s.p.a. soggette ad attività di direzione e coordinamento. In particolare, posti alcuni principi generali della gestione del'impresa delle società di gruppo, l'esame si concentra sui diversi profili del dovere di diligenza e del dovere di fedeltà degli amministratori e, conseguentemente, sulla tipologia di comportamenti che si reputano ad essi richiesti dalla legge.
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AUTONOMIA PRIVATA E GOVERNANCE NEL GRUPPO BANCARIO COOPERATIVO TRA RAGIONI DI SPECIALITA' E PRINCIPI DI DIRITTO COMUNE

SCAGLIA, GABRIELE 13 April 2018 (has links)
La tesi di dottorato si occupa della riforma delle banche di credito cooperativo introdotta col D.l. n. 18/2016, conv. in l. n. 49/2016 (cfr. artt. 37-bis ss. t.u.b.), e mira al raggiungimento di tre obiettivi: individuare gli spazi riconosciuti all’autonomia negoziale e/o operativa nell’ambito dei gruppi bancari cooperativi cui, oggi, devono necessariamente aderire le b.c.c. per mantenere la forma della cooperativa bancaria; individuare le peculiarità del g.b.c. – caratterizzato dalla presenza di una s.p.a. capogruppo che controlla le b.c.c. attraverso un contratto “di coesione” e il cui capitale è partecipato in misura maggioritaria dalle medesime controllate – in rapporto alle figure più generali del gruppo “bancario” e del gruppo “comune” di cui agli artt. 2497 ss. c.c.; capire se le suddette peculiarità siano espressive di statuti eccezionali fondati sulle speciali esigenze del settore creditizio, in cui le bcc si trovano ad operare, o se, piuttosto, possano evocare principi già rinvenibili nel diritto comune dei gruppi di società. Il lavoro si divide in tre capitoli: il primo capitolo si occupa delle ragioni alla base della riforma delle bcc; il secondo capitolo si occupa dei confini dell'autonomia privata nell'ambito dei gruppi (principalmente contrattuali) "comuni" e "bancari"; il terzo capitolo, infine, si occupa delle differenze tra gruppi bancari (e comuni) e gruppo bancario cooperativo. Nel tentativo di comprendere i riflessi sistematici dell’istituto di recente introduzione e di colmare le fratture tra diritto comune e diritto bancario, il presente lavoro si contrappone a quegli studi e contributi attraverso i quali, al di là delle classificazioni nominalistiche, sono state proposte soluzioni interpretative volte a riconoscere, sempre o nei soli casi di perseguimento di finalità prudenziali, un potere (anche in parte) sottratto ai principi di diritto comune, tale da ridurre le b.c.c. a "meri sportelli bancari della capogruppo". / This Phd thesis deals with the italian reform of the Cooperative Credit Banks, introduced by the D.l. n. 18/2016 (see article 37-bis of the T.U.B.). In an effort to understand the systematic symptoms of the Cooperative Banking Groups and to bridge the fractures between common law and banking law, the research aims three goals. First, identify the space of contractual and operational autonomy within the Cooperative Banking Groups to which, today, the CCB must necessarily adhere to maintain the form of cooperative banks. Second, identify the peculiarities of the CBG - characterized by the presence of a lucrative bank group leader who controls CCB through a "cohesion" contract, whose majority of capital is participated by the same subsidiaries - in relation to the disciplines of the "banking" and "common" groups. Third, understand whether the aforementioned peculiarities are an expression of exceptional statutes based on the special needs of the credit sector or if they rather evoke principles already found in the common law of the group companies. The work is divided in three chapters: the first chapter deals with the reasons behind the reform of the CCB; the second chapter deals with the boundaries of private autonomy within the "common" and "banking" group (mainly contractual) laws; the third chapter, finally, deals with the differences between banking groups and cooperative banking groups. The present work is opposed to certain studies that reckon to the group leader of the CBG a nearly ilimited power, always or only in cases of pursuit of prudential purposes, to controll the subsidaries, even if on prejudice of the subsidiaries’ creditors and shareholders, risking to convert them into "mere branches of the parent company".
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Eterodirezione e responsabilità

De Gottardo, Federica 12 January 2023 (has links)
Since its origins, company law has placed itself in the middle of the traditional pair of ‘enterprise’ and ‘liability’, making it possible to exercise business activity while enjoying the benefit of limited liability. At the same time, this opportunity has always fostered the search for stratagems to fully pass on to creditors the risks associated with the entrepreneurial activity. This is a well-known and multiform phenomenon that we shall call ‘eterodirezione abusiva’, an expression which could be approximately rendered as the ‘abuse of the legal personality’ by the ‘dominus’ of the company. Although the vexata quaestio of the abuse of legal personality has been debated among interpreters for over a century, it does not seem to have yet found a definitive answer in the legal system, and indeed continues to encounter partial and largely unsatisfactory solutions in legal terms. In this regard, the need to investigate the phenomenon originates from the empirical observation of recent case law, where (i) the ‘abusive’ connotation of some ‘risk-spreading’ conducts perpetrated through companies is taken for granted and (ii) contradictory views for its repression coexist. More specifically, the hermeneutic approaches and drifts reached up to this point have given rise to widespread uncertainty around the predictability of judicial decisions in this controversial field. While pursuing the goal of finding one unambiguous solution in this multifarious scenario, the work has been structured in four sections. Section I (Overview of the problem) frames the phenomenon of abusive conducts exercised by the dominus over the corporation. In particular, the investigation starts with the analysis of the traditional theories developed around the repression of the abuse of the legal personality, and the focus is placed on the two hermeneutic paths on which case law is currently polarised: the first qualifies the dominus as a holding of a group of companies, and predicates his tort liability; the second depicts the dominus as a shareholder with unlimited liability of a concealed ‘super-company’, and subjects him to personal liability. Section II (The dominus as a holding) subjects the former interpretative trend to criticism. The scrutiny concentrates on the distinction between the ‘group of companies’ as a legal institution and the different phenomenon of abuse of legal personality, a demarcation which leads one to reject judicial attempts to sanction the dominus with tort liability under Article 2497 of the Civil Code. Section III (The dominus as a shareholder in a de facto corporation) investigates the normative bases of -and the many critical issues arising from- the use of the judicial technique called ‘concealed de facto super-company’ as a means of extending the area of personal liability to the dominus of the insolvent corporation. Finally, Section IV (Conclusions) examines the results of the analysis of both hermeneutic paths in a twofold direction. Firstly, in the current and prospective regulatory framework, the all-pervading dialectic between the ‘effectiveness’ of entrepreneurial activity and the ‘formality’ of company law seems to be solved in favour of the latter. Secondly, a bird’s-eye view of the legal system allows one to ascertain the existence of a progressive and ongoing erosion of the role traditionally attributed to both the dogma of inviolability of the legal personality and that of formal imputation of business activity and liability (i.e. spendita del nome). This observation makes it possible to forecast a potential further evolution of the legal system towards a reopening of the debate on the qualification of the dominus as an entrepreneur who can be directly imputed with liability for obligations assumed in the name of the dominated company.
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Interventi per figli di genitori separati: dalla rassegna sistematica narrativa all'analisi esplorativa dei Gruppi di Parola / Group interventions for children having separated parents: from the Systematic Narrative Review to the analysis of the Gruppi di Parola

FUSAR POLI, CHIARA 21 February 2013 (has links)
Il presente progetto di ricerca si occupa degli interventi di gruppo per figli di genitori separati, con la finalità di operare una riflessione di stampo metodologico sui dispositivi che sono stati analizzati e studiati in letteratura, per poi approfondire alcuni aspetti dell’intervento Gruppi di Parola, attivo in Italia. L’articolazione in tre studi, di carattere qualitativo, ha permesso di avvicinare l’oggetto di ricerca secondo prospettive e metodologie differenti. Il primo studio coincide con una rassegna sistematica narrativa, condotta al fine di sistematizzare la letteratura di livello internazionale relativa agli interventi di gruppo per figli di genitori separati che sono stati analizzati attraverso un impianto di ricerca rigoroso. Gli altri studi approfondiscono rispettivamente due aspetti del dispositivo Gruppi di Parola: gli elementi teorico-pratici che lo fondano attraverso una prospettiva etnografica focalizzata (secondo studio) e le dinamiche interattive messe in movimento durante una specifica fase rituale del processo (l’accoglienza) per mezzo di una metodologia osservativa complessa (terzo studio). / The present research project deals with group interventions for children having separated parents. Its aim is a methodological reflection about the programs analyzed and studied in the literature in order to later deepen some aspects of the Italian intervention Gruppi di Parola. The organization in three qualitative studies has allowed the researcher to approach the research object according to different perspectives and methodologies. The first study corresponds to a Systematic Narrative Review, carried out in order to systematize the international literature about the group interventions for children having separated parents which have been analyzed through a rigorous research design. The other studies respectively deepen two aspects of the intervention Gruppi di Parola: the theoretical and practical underpinnings through a focused ethnographic perspective (second study) and the interactive dynamics activated during a specific ritual phase of the process (welcoming) by means of a complex observational methodology (third study).
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GLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI DELL'IMPRESA ARTICOLATA IN UN GRUPPO / Voluntary arrangements in a group enterprise under insolvency law

GENTILE, CAROLINA 22 June 2021 (has links)
La tesi si propone l’obbiettivo di analizzare la disciplina degli accordi di ristrutturazione dei debiti dell’impresa articolata in un gruppo, come prevista nel nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Il lavoro è strutturato in quattro capitoli, il primo dei quali ha la funzione di breve introduzione all’argomento. Più precisamente, nell’ambito del primo capitolo si è voluto dare conto dello stato dell’arte nel contesto ante riforma e dei principi che hanno ispirato la riforma. Esaurita la parte introduttiva, il secondo capitolo è stato dedicato, invece, ad esporre i rilievi preliminari sui termini del problema, anche al fine di individuare le modalità interpretative per una ricostruzione dottrinale della disciplina, la quale appare, prima facie, piuttosto lacunosa. La seconda parte del capitolo è stata dedicata, invece, ad esaminare la nozione di gruppo, al fine di definire l’ambito applicativo della nuova disciplina. Nell’ambito del terzo capitolo si è proceduto, invece, a dare conto del ruolo riferibile alla holding nella gestione della crisi di gruppo. Si è, poi, dato luogo all’analisi della fattispecie normativa degli accordi di ristrutturazione dell’impresa articolata in un gruppo, trattando in modo più approfondito dei problemi applicativi che l’istituto pone. Il quarto capitolo, infine, è stato dedicato ad una disamina dei profili procedimentali, ovvero delle problematiche che vengono in considerazione nella fase processuale cui gli accordi di ristrutturazione sono soggetti al fine della loro omologazione. / The thesis aims to analyze the discipline of debt restructuring agreements of the corporate group enterprise, as provided for in the new code of business crisis and insolvency. The work is structured into four chapters, the first of which serves as a brief introduction to the topic. More precisely, in the context of the first chapter it is showed the state of the art in the pre-reform context and of the principles that inspired the reform. The second chapter is dedicated, instead, to exposing the preliminary remarks on the terms of the problem, also in order to identify the interpretative methods for a doctrinal reconstruction of the discipline which appears, prima facie, rather incomplete. The second part of the chapter is dedicated to examining the notion of group, in order to define the application scope of the new discipline. In the context of the third chapter, instead, it was considered the role attributable to the holding in managing the group crisis. Then there were analyzed the application problems of the discipline debt restructuring agreements of the group enterprise. The fourth chapter is dedicated to an examination of the procedural profiles, i.e. the problems that are taken into consideration with regard to the procedural phase to which the restructuring agreements are subject in order to be approved.
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LE DINAMICHE RELAZIONALI NEI PICCOLI GRUPPI. COORDINAZIONE E INFLUENZA NEL PROCESSO D'INTERAZIONE

MORGANO, ANTONELLA 12 March 2015 (has links)
La presente ricerca si è proposta di indagare le dinamiche relazionali all’interno di piccoli gruppi, individuando nel metodo osservativo, e in particolare nella video-osservazione, la via d’accesso per lo studio del processo interattivo. L’interazione costituisce, infatti, il focus privilegiato per studiare il gruppo e l’interdipendenza che lo caratterizza. La tesi, fondandosi sull’analisi della teoria dei piccoli gruppi che ha fatto emergere gli elementi che li contraddistinguono, si articola in tre studi che ripercorrono la riflessione metodologica messa in campo per una lettura “gruppale” del processo interattivo attraverso i costrutti di coordinazione e influenza che, nel loro intreccio, danno forma all’interazione tra i membri di un gruppo. Nello specifico, il presente lavoro prende avvio dalla review sistematica (studio 1) degli articoli di ricerca pubblicati sui piccoli gruppi negli ultimi 5 anni (2008-2012), e fotografa il “che cosa” e il “come” dello studio dei piccoli gruppi, con particolare attenzione agli aspetti metodologici. Il secondo studio descrive i processi interattivi dei piccoli gruppi attraverso i costrutti di coordinazione e influenza, mettendo a punto una griglia di codifica osservativa che ne ha permesso la lettura a livello gruppale. Il terzo studio confronta tipologie di piccoli gruppi caratterizzati da composizione e struttura relazionale diversa al fine di coglierne somiglianze e differenze nel loro processo interattivo. / The aim of this research is to investigate the relational dynamics within small groups, through the observational method, in particular video-observation as the key to access the study of interactive process. Interaction is the main focus that allows to grasp the group and the interdependence that characterizes it. The present dissertation is based on the theoretical perspective about small groups that reveals the main elements of them and it is articulated in three studies that follow the methodological reflection in order to propose a “group” reading of the interactive process through the constructs of coordination and influence that in their interweaving shape the interaction among members of a group. Specifically, in order to take a picture about “what” and “how” of the study of small groups, the first study presents a systematic review of the research articles on small groups, published in the last five years (2008-2012). The aim of the second study is to describe the interactive processes of small groups through coordination and influence, developing an observational coding scheme that has allowed to read the groups at a “group” level. In the third study small groups with different composition and relational structure are compared in order to identify their similarities and differences in their interactive process.
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CONSUMO ETICO: DALL'ENGAGEMENT DEL CONSUMATORE AGLI EFFETTI TRASFORMATIVI SULLA SOCIETA'

GEREMIA, MARTA 20 January 2015 (has links)
Obiettivo della tesi è l’esplorazione di aspetti della relazione tra consumatori eticamente orientati ed aziende, considerando molteplici manifestazioni di relazioni problematiche consumatori-impresa o dalla cui relazione scaturiscono modificazioni sociali e di mercato. Nel primo studio si è indagata la capacità trasformativa dei consumatori eticamente orientati organizzati in GAS (Gruppi di Acquisto Solidali) mediante l’engagement relazionale con le imprese. Attraverso un duplice livello di engagement, tra membri del gruppo e del gruppo con i fornitori, si determinano collaborazioni impresa-consumatori basate sui valori che spingono alla modificazione di meccanismi di mercato alternativi rispetto a quelli mainstream. Nel secondo studio si è indagata la relazione, talora problematica tra consumatori-cittadini etici e non nei confronti di business sostenibili, nel caso specifico la produzione di energia da biomassa. Nonostante il business sia considerato sostenibile, la relazione dei consumatori etici con tali business può risultare non lineare e generare comportamenti positivi o negativi dei consumatori-cittadini nei confronti della fonte energetica. Infine, adottando la prospettiva dell’impresa, si è esplorato come business sostenibili, nel caso specifico setting di ricerca sono i servizi di car sharing, sono in grado di modificare atteggiamenti e comportamenti degli utenti attraverso l’uso del servizio. / The dissertation aims at exploring multifaceted aspects of ethical consumers-organization relationships. It takes into consideration multiple manifestations of issues aroused by the relationship and the market transformations lead by said relationships. The first study explores the potential of collective ethical consumers grouped in Solidarity Purchasing Groups (GAS) engaged with organizations to cooperate in order to affect market mechanisms and determine ethical transformations. A collaboration enhanced at switching mainstream market mechanisms towards improving sustainability values based markets is established between the ethical consumers groups and producers. On the second study a questionable ethical and non ethical consumers relationship with sustainable businesses, specifically biomass energy producers, has been taken into consideration. Though being sustainable, the consumer-citizen relationship with the firm could lead both to positive and negative behaviours. The last research, stemming from a car sharing organization’s perspective, explores the potential of a sustainable business model to affect and modify towards sustainability features consumers’ attitudes and behaviours through the use of sustainable business model as the car sharing services.
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Religiosità e processi identitari: aspetti culturali, familiari e sociali dell’identità religiosa dei giovani / Religiosity and identity processes: cultural, familiar and social correlates of youth's religious identity

BRAMBILLA, MARIA 21 February 2013 (has links)
Lo studio 1 indaga l’autocategorizzazione dell’identità religiosa in diverse culture, analizzando le differenze tra livello individuale e sociale e tra identità religiosa centrale e periferica, mettendo così in discussione la distinzione tra orientamento religioso intrinseco e estrinseco (Allport & Ross, 1967). I risultati indicano che l’identità religiosa viene categorizzata a un livello sociale dai partecipanti europei e a un livello individuale dai partecipanti non occidentali e che entrambi i livelli sono centrali nell’identità personale. Lo studio 2 esamina gli antecedenti familiari e di gruppo dell’internalizzazione religiosa (Ryan, Rigby, & King, 1993; Assor, 2012). I risultati indicano che la promozione dell’autonomia e la testimonianza di fede data dai genitori predicono l’identificazione religiosa dei figli, mentre l’introiezione viene predetta dall’affetto condizionato dei genitori; i leader religiosi e il gruppo religioso hanno anch’essi un’influenza sull’internalizzazione religiosa. Lo studio 3 indaga la relazione tra internalizzazione religiosa e pregiudizio verso i musulmani, analizzando il ruolo di mediazione dei valori. I risultati indicano che l’identità religiosa identificata è associata a livelli più bassi di pregiudizio rispetto all’identità religiosa introiettata; i valori prosociali mediano la relazione tra identificazione e pregiudizio, mentre i valori di conformismo mediano la relazione tra introiezione e pregiudizio. / Study1 investigated the self-categorization of religious identity in different cultures, analyzing the difference between an individual and a social level and between a central versus a peripheral religious identity, thus questioning the distinction between and intrinsic and extrinsic religious orientation (Allport & Ross, 1967). Results indicated that religious identity is mainly categorized at a social level by European respondents and at an individual level by nonwestern respondents, and that both levels are central in personal identity. Study 2 addressed the familiar and group antecedents of religious internalization (Ryan, Rigby, & King, 1993; Assor, 2012). Findings showed that parental autonomy support and intrinsic value demonstration predicted children religious identification, whereas conditional regard predicted introjection; religious leaders and groups also influenced religious internalization. Study 3 investigated the relationship between religious internalization and prejudice towards Muslims, analyzing the mediating role of values. Results indicated that identificated religious identity is associated with lower levels of prejudice than introjected religious identity; prosocial values mediated between identification and prejudice, whereas conformity values mediated between introjection and prejudice.
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LA STRUTTURA PROPRIETARIA E LA CREAZIONE DI VALORE NELLE OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE DELLE SOCIETA' QUOTATE IN ITALIA

PISANO, FRANCESCO 15 March 2010 (has links)
L’obiettivo del presente elaborato è verificare se le caratteristiche della struttura proprietaria delle società quotate italiane hanno contribuito a incrementare la creazione di valore per tutti gli azionisti nelle operazioni di fusione e acquisizione effettuate dalle stesse società nel periodo dal 1999 al 2006. In particolare si verifica se, in un contesto che era caratterizzato da un basso livello di corporate governance, con elevata concentrazione della proprietà, con presenza di strutture proprietarie piramidali e azioni senza diritti di voto, esiste una relazione tra la profittabilità delle operazioni di acquisizione per tutti gli azionisti e la struttura proprietaria della società bidder. A tal fine è stato considerato un campione iniziale di 319 eventi di fusione e di acquisizione relativo alle operazioni annunciate dal 1999 al 2006 da società italiane quotate; è stato quindi effettuato uno standard event study per stimarne la profittabilità e sono state inoltre raccolte e classificate le informazioni relative alla struttura proprietaria e all’azionariato della società bidder. / The aim of the paper is to verify if the ownership structure of Italian listed firms was able to increase all the shareholders’ wealth in the M&A activity from 1999 to 2006. In particular, notwithstanding the characteristics of the Italian contest (weak level of corporate governance, high ownership concentration, pyramidal structures and the presence of non-voting shares), I investigate the relation between the M&A activity performance for all the shareholders and the ownership structure of the bidders. I consider a sample of 319 M&A operations made by Italian bidders from 1999 until 2006. I use the standard event study approach to estimate the performance which has been investigated in relation to ownership information of the bidder.

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