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Le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane: una questione aperta

Tardella, Monica <1972> 07 May 2008 (has links)
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Il settore del gas naturale: profili di organizzazione pubblicistica

Maccolini, Vittoria <1980> 15 July 2009 (has links)
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La discrezionalità economica nelle decisioni sanzionatorie dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato

Battistini, Ilaria <1981> 15 July 2009 (has links)
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Le decisioni di regolazione e la verifica giudiziaria

Di Carlo, Marianna <1978> 15 July 2009 (has links)
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Transacciones, delegación o unilateralidad. Un análisis de los equilibrios de poder en las relaciones ejecutivo-legislativo durante los primeros gobiernos de Álvaro Uribe en Colombia y Carlos Saúl Menem en Argentina.

Milanese, Juan Pablo <1977> 17 June 2011 (has links)
El presente trabajo analiza las relaciones entre poder ejecutivo y legislativo en los sistemas presidenciales, concentrándose específicamente en los casos de los primeros gobiernos de Álvaro Uribe Vélez en Colombia [2002-2006] y de Carlos Saúl Menem en Argentina [1989-1995]. Lo hace desde de una perspectiva analítica denominada neomadisoniana. Ubicada bajo el paraguas del neoinstitucionalismo, ésta utiliza como punto de partida el pensamiento de los padres fundadores de la democracia americana, particularmente el de James Madison, concentrándose en el estudio de como los arreglos institucionales constriñen el comportamiento de los actores a través del establecimiento de incentivos mediante los que se distribuyen distintos recursos de poder, proporcionando, además, una estructura estable, aunque no necesariamente eficiente, para la interacción humana. De este modo, el enfoque posee un particular interés por el análisis de la organización de los gobiernos, ya sea en términos de jerarquía o de transacciones entre actores instituciones [poderes ejecutivo y legislativo] que, de acuerdo al caso, gozan de distintos niveles de simetría y, consecuentemente, de capacidad de impactar sobre el proceso de toma de decisiones. Dentro de este marco, se intentarán identificar en el análisis de los casos patrones de regularidad y diferencia en relación a las características asumidas en el proceso de separación de poderes y el efecto que ejercen sobre él los poderes constitucionales y partidarios de los presidentes.
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La transizione dell'Albania dall'economia pianificata al capitalismo: un'analisi economico-istituzionale

Vasjari, Arjan <1967> 07 June 2011 (has links)
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Sistemi aeroportuali tra concorrenza e complementarietà / Airport systems between competition and complementarity

Borghi, Elisa <1984> 14 June 2012 (has links)
Il presente lavoro mira ad analizzare l’organizzazione della gestione aeroportuale come venutasi a delineare a seguito dei processi di privatizzazione nella gestione stessa e di liberalizzazione nella prestazione dei servizi nonché ad esaminare gli effetti di tali processi sulla concorrenza tra aeroporti. Per affrontare tali profili di ricerca, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo viene analizzata l’organizzazione amministrativa dell’aviazione civile e quindi i principali soggetti che operano e/o interagiscono nel mercato aeroportuale e le relative competenze. Nel secondo capitolo si analizza il ruolo del gestore aeroportuale quale soggetto a cui è affidato il compito di amministrare e gestire le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti nello scalo. Pertanto si prenderà in esame l’evoluzione dei modelli di gestione aeroportuale, il rapporto tra concessionario e concedente, la qualificazione dell’attività di gestione dell’infrastruttura come servizio pubblico e la regolazione pubblicistica della stessa, volta a correggere le imperfezioni che possono distorcere il normale funzionamento dei meccanismi di mercato e a perseguire il benessere sociale. Nel terzo capitolo, si affronta il tema della liberalizzazione dei servizi, in particolari aerei e c.d. di handling. Infine, nel quarto e ultimo capitolo, si studia la concorrenza tra aeroporti e la sua interrelazione con l’infrastruttura ferroviaria. / The present work analyses, from a legal point of view, the organization of Airport Management, particulary with regard to impact of Privatization and Liberalitazion Policies of Airport Services and the effects of these Policies on competition between airports. Special attention is given to competition and complementarity among transport network.
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Egemonia, socialismo e democrazia nell’occidente periferico. Gli studi gramsciani di Aricó e Portantiero tra Argentina e Messico. / Hegemony, socialism and democracy in the "peripheral Western states". The gramscian studies of Aricó and Portantiero in Argentina and Mexico.

Cuppi, Valentina <1983> 04 June 2014 (has links)
La ricerca si propone di mostrare come il pensiero gramsciano sia stato riferimento prioritario di due intellettuali argentini in esilio in Messico dal 1976 al 1983: Juan Carlos Portantiero e José Maria Aricó. In quel periodo incentrarono le loro elaborazioni teorico-politiche sull’analisi della relazione tra Stato, società civile, democrazia e socialismo, partendo da una prospettiva gramsciana. Il fallimento della guerra di movimento in Argentina nei primi anni settanta li condusse a riflettere su strategie alternative di transizione al socialismo, il cui punto focale fu il concetto di "Egemonia". A partire dal 1975 indirizzarono la ripresa del pensiero di Gramsci alla creazione di un progetto politico adatto ad un contesto sempre più "occidentale", caratterizzato dalla presenza di una "società civile complessa", in cui risultava necessario combattere "guerre di posizione" e non "guerre di movimento". La prospettiva che connotò questo approccio alle riflessioni gramsciane rappresenta il culmine di un percorso che iniziarono negli anni ’50, quando sorsero i primi studi del pensiero gramsciano in Argentina. Sin da allora, Aricó e Portantiero si occuparono di Gramsci insieme al dirigente del PC argentino Agosti e continuarono a farlo anche durante gli anni sessanta e i primi anni settanta sulla rivista Pasado y Presente. Fu, però, nel periodo dell’esilio che ne ripresero il pensiero considerandolo nella sua totalità, a partire dagli scritti giovanili sino ai Quaderni del Carcere, rielaborandolo in maniera originale e costruendo una propria proposta di cammino verso socialismo nell' "occidente periferico" dell'Argentina, influenzati dall'azione del Partito Comunista Italiano. / This research aims to show that the “gramscian categories” have been the most important reference for two argentine intellectuals: Portantiero Juan Carlos Portantiero and José Maria Aricó . They were in exile in Mexico from 1976 to 1983. At that time they focused their analysis on the relationship between state, civil society , democracy and socialism , from a Gramscian perspective . The failure of the “war of movement” in Argentina in the early seventies led them to reflect on alternative strategies for the transition to socialism , whose focal point was the concept of “Hegemony” . Since 1975 they used the Gramsci's thought to create a political project suitable for states characterized by the presence of a “complex civil society”. Since the '50s , Aricó and Portantiero studied Gramsci. However, it was during the period of the exile that they studied deeply all his books, from the writings of his youth up to the “Prison Notebooks”.
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L'amministrazione Johnson e le origini della distensione. 1964-1968 / The Johnson Administration and the origins of Détente. 1964-1968

Bacchitta, Sandra <1982> 26 May 2014 (has links)
La tesi analizza una parte della politica estera dell’amministrazione Johnson, e più specificamente l’avvio del dialogo con l’Urss in materia di non proliferazione e controllo degli armamenti e la revisione della China policy, inquadrando entrambe nell’adattamento della cold war strategy all’evoluzione sistema internazionale, argomentando che la distensione intesa come rilassamento delle tensioni e ricerca di terreno comune per il dialogo, fosse perlomeno uno degli strumenti politici che l’amministrazione scelse di usare. Il primo capitolo analizza i cambiamenti che interessarono il Blocco sovietico e il movimento comunista internazionale tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, soprattutto la rottura dell’alleanza sino-sovietica, e l’impatto che essi ebbero sul sistema bipolare su cui si basava la Guerra Fredda. Il capitolo secondo affronta più specificamente l’evoluzione delle relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica, il perseguimento di una politica di distensione, dopo la crisi dei missili cubani, e in che relazione si trovasse ciò con lo status della leadership sovietica a seguito dei cambiamenti che avevano avuto luogo. Soffermandosi sulla questione del controllo degli armamenti e sul percorso che portò alla firma del Trattato di Non-proliferazione, si analizza come la nuova rotta intrapresa col dialogo sulle questioni strategiche sia stato anche un cambiamento di rotta in generale nella concezione della Guerra Fredda e l’introduzione della distensione come strumento politico. Il terzo capitolo affronta la questione della modifica della politica verso Pechino e il processo tortuoso e contorto attraverso cui l’amministrazione Johnson giunse a distaccarsi dalla China policy seguita sino ad allora. / The research intends to investigate two aspects of Johnson’s foreign policy: the establishment of a dialogue and the pursuit of cooperation with Soviet Union, regarding arms control measures and non-proliferation; the reassessment of the American policy towards Communist China and the slow detachment from the previous approach. The Sixties saw the international system becoming more complex and fragmented, the strategic balance getting closer to a condition of equality but also becoming less manageable due to nuclear proliferation; the rivalry between the two blocs was changing as well, due to the Sino-Soviet split, the increasing of contacts between eastern and western Europe and the willingness to avoid tensions between the superpowers. Being wary of both the dangers and the interdependence inherent in the bilateral relationship led to the decision to seek a common ground on strategic issues and to the establishment of a dialogue. Also during those years, the administration begun to explore the convenience of a different approach toward Communist China, which was clearly bound to emerge as a power in its own, and the possibilities that a new policy would have opened up. Both issues illustrates how the Johnson Administration, in order to face the challenges of its time, considered new options and took measures, breaking with the past, and adopting the relaxation of tensions and dialogue, or at least the possibility of it, as a policy. The research, which focuses on the debate and the decision-making process within the Administration, assumes that by doing so the administration introduced the policy of détente as at least one of the options available to the United States. Therefore the analysis of Johnson’s policies towards the main communist powers, and their challenges, may help to achieve a better definition and understanding of Détente, in its origins and motivations.
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Die eidgenössischen Volksinitiativen : 1892-1939 /

Sigg, Oswald Georg. January 1978 (has links)
Diss. Bern. / Éd. commerciale de la thèse de Berne de 1977. S. 297-305.

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