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"MINDING THE HEART": fattori di rischio psicosociale e motivazione al cambiamento tra pazienti in riabilitazione cardiologica / MINDING THE HEART: PSYCHOSOCIAL RISK FACTORS & MOTIVATION TOCHANGE IN CARDIAC REHABILITATION PATIENTS

PIETRABISSA, GIADA 17 March 2016 (has links)
Il presente lavoro di tesi è stato condotto in ambito psicocardiologico, e riguarda l’indagine delle determinanti psicosociali potenzialmente coinvolte nell’eziopatogenesi, digressione e prognosi delle malattie cardiache. Più studi preliminari sono stati condotti a fini esplorativi, e solo le varabili risultate caratteristiche del campione mantenute in indagini successive. Dopo aver indagato il ruolo del benessere psicologico nell’influenzare la Capacità Funzionale dei pazienti, uno degli indicatori di esito di maggiore importanza in Riabilitazione Cardiologica (RC) (studio 1), si è proceduto a verificare quali tra le variabili cognitive e psicologiche tradizionalmente associate alle malattie cardiache caratterizzasse lo specifico campione, condizionandone Qualità della Vita (QdV) e benessere psicologico (studio 2). Esclusa l’influenza delle variabili cognitive sullo stato emotivo dei soggetti, si è, poi, approfondito il ruolo delle variabili psicologiche nel determinarne la QdV percepita dei degenti (studio 3). Obiettivo del quarto studio è, infine, valutare efficacia ed efficienza dell’aggiunta di tecniche e principi propri del Colloquio Motivazionale (CM) al trattamento psicologico standard (Terapia Breve Strategica, TBS), al di la del solo trattamento breve strategico, nell’incrementare autoefficacia percepita, disponibilità al cambiamento ed aderenza al trattamento riabilitativo nel malati di cuore. Un esempio dell’uso di tale stile comunicativo viene, inoltre, proposto mediante caso clinico (studio 5). / The general aim of this thesis is to seek evidence on how to achieve long-term maintenance of lifestyle changes in a sample of obese inpatients with heart diseases referred to Cardiac Rehabilitation by investigating the influence of selected variables on their physical and psychological status, as well as by examining the efficacy and effectiveness of a motivational-based intervention. Study 1 is aimed at evaluating whether psychological well-being represents an independent predictor of Exercise Capacity. Study 2 focuses on investigating the influence of cognitive abilities and established psychosocial risk factors on the sample’s subjective Quality of life (QoL) and well-being. Since no effect of different levels of cognitive impairments on the expression of psychological distress among the study participants has been identified, in study 3 the effect of emotional impairments on QoL has been further explored. To conclude, the MOTIV-HEART study (study 4) is aimed at testing the incremental efficacy of a brief strategic treatment including motivational components (BST + MI) in improving physical and psychological outcomes over and beyond the stand-alone brief strategic treatment (BST) and whether results will be maintained/increased at 3-month follow-up. An example of this style of communication is also presented through a case study (study 5).
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Dai mangimi al latte: fattori di rischio e qualità / FEED INTO MILK: QUALITY AND RISK FACTORS

BATTAGLIA, MARCO 22 April 2010 (has links)
La tesi è divisa in quattro manoscritti. Lo scopo è lo studio di tre aspetti, come casi-studio indipendenti, all’interno della gestione della catena alimentare dai mangimi al latte. Il primo manoscritto riguarda la fortificazione del latte bovino con iodio e selenio allo scopo di migliorare la qualità del latte e dei suoi derivati; il secondo riguarda la contaminzione dei mangimi con melamina come fattore di rischio per l’industria lattiero-casearia e la salute pubblica. Gli ultimi due lavori sono corollari alla qualità del latte derivante dallo iodio: ovvero un confronto analitico tra procedure di determinazione dello iodio in latte crudo, e uno studio di speciazione dello iodio inorganico nel latte crudo fortificato. Il primo lavoro offre informazioni per meglio comprendere i fattori coinvolti nel miglioramento della concentrazione dello iodio e del selenio nel latte a seguito di una fortificazione della dieta animale. Riguardo la melamina, lo studio conferma il passaggio di essa dai mangimi al latte e la sua rapida escrezione anche a livelli bassi di ingestione da parte dell’animale; uno scarso passaggio dal latte al formaggio. Il terzo lavoro mostra che, per analisi dello iodio con ICP-MS, l’estrazione dell’elemento con soluzione d’ammoniaca è una valida alternativa al metodo ufficiale con TMAH. La speciazione dello iodio inorganico nel latte scremato è un’operazione possibile utilizzando delle diluizioni con soluzione d’ammoniaca (quarto manoscritto). / The thesis is divided into 4 manuscripts. The aim is to study three aspects, as independent case studies, within the quality management of feed-for-food system. The first manuscript is about the fortification of feeds with iodine and selenium to improve the quality of cow’s milk and derivatives; the second one investigates the contamination of feeds with melamine as risk factor for dairy industries and human health. The last two works are corollaries to the iodine-linked quality of milk: i.e. a comparison between analytical procedures for the determination of iodine in raw milk, and a speciation study of iodine in fortified milk. The first work helps to better understand factors involved in improvement of milk iodine and selenium concentration and CO following supplementation with inorganic sources. Regarding melamine, the study confirmed the pathway for its transmission from feed to milk and its rapid excretion, also at a very low level of melamine ingestion by cows; and a low transfer from milk to cheese. The third study shows that the ammonia extraction of iodine is a valid alternative to the official method with TMAH for iodine determination in milk, by using ICP-MS. The speciation of inorganic iodine in skimmed milk is feasible by using ammonia dilution (fourth manuscript).
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“E che diavolo è preso agli italiani?” – Il quadro del sistema politico italiano nella stampa di qualità tedesca / "Und welcher Teufel reitet die Italiener?": Das Bild des politischen Systems Italiens in der deutschen Qualitätspresse / “Are the Italians leaged with the devil?” - The image of Italy´s political system in Germans quality press

HENSCHEL, JAN 14 February 2011 (has links)
La tesi si inserisce nella discussione intorno al quadro del sistema politico italiano in Germania e analizza le modalità secondo le quali viene trattata la politica italiana nella stampa tedesca “di qualità” nel periodo della cosiddetta “Seconda Repubblica”. Oltre a presentare l’immagine delle istituzioni, dei partiti e dei candidati alle elezioni politiche nei media tedeschi, il lavoro illustra l’origine della percezione e i processi comunicativi che riducono la complessità della realtà nella cronaca politica estera basandosi sulle teorie di gatekeeping, news bias, news values e framing. L’analisi del lavoro quotidiano dei comunicatori mediali (ca. 90 interviste e questionari) e la content analysis di 1.024 articoli mostrano che il quadro del sistema politico italiano nella stampa tedesca non si caratterizza tanto per una valutazione negativa della politica italiana tout court, quanto piuttosto per una forte personalizzazione – con valutazioni costantemente aggiornate – intorno alle figure dei leader politici. La tesi dimostra infine come, diversamente da quanto avviene per le questioni di politica interna, l’orientamento politico delle testate non condizioni fortemente la cronaca politica estera, bensì come ai corrispondenti venga lasciata estrema libertà nella mediazione culturale tra Italia e Germania e nella valutazione dei fatti e personaggi che compongono il complesso panorama politico italiano. / In the ongoing discourse about Italy's political image in Germany, the dissertation adds to the discussion the analysis of the modalities about how the present-day image of Italy's political system is handled in the German media during the so-called “Second Republic”. More than the illustration of Italy´s political institutions, parties and leader images in German media, the paper consults theories of gatekeeping, news bias, news values, and framing handles with the origins of the perception and in particular with the communication processes that reduce the accuracy in political foreign news. The analysis of journalist's daily work through 90 interviews / questionnaires and a content analysis of 1.024 newspaper articles shows that the media image of Italy's political system is not so much characterized as permanently negative as it is a never-ending personalization of Italy's political leaders. Finally, the dissertation shows the political orientation of newspapers in contrast to national news doesn't significantly influence foreign news. Moreover it was demonstrated the processes of perception and communication that take place in foreign news is determinant. Under these restrictions the correspondents are able to use the scope of development for writing articles and judging the events and the characters of Italy's political system.
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La contrattazione decentrata per lo sviluppo / LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA PER LO SVILUPPO / Decentralized bargaining for development

PIRRELLO, ANTONIO EDER 16 April 2018 (has links)
La tesi esamina la tendenza degli ultimi anni alla verticalizzazione della contrattazione; come dal centralismo di quella di livello nazionale si sia passati in maniera sempre più sostanziale ed in stretta correlazione con la competitività del sistema produttivo, al decentramento della contrattazione a livello regionale e provinciale fino al livello aziendale. Si affronta l’evoluzione, iniziata già dagli anni ’90 con il susseguirsi di vari Accordi Interconfederali e Protocolli sottoscritti da Governo e Parti Sociali, dei processi di contrattazione territoriale al fine di attivare nuove iniziative imprenditoriali e creare occupazione in un ambiente economico favorevole ma in aree insufficientemente sviluppate o interessate da gravi crisi occupazionali. Successivamente viene esaminato il ruolo fondamentale delle retribuzioni incentivanti in connessione a indicatori di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Si passa dunque ad affrontare il caso paradigmatico FIAT che ha notevolmente influenzato il processo di ampliamento dei margini di applicazione della contrattazione decentrata per finire ad esaminare gli accordi interconfederali più recenti che promuovono l’utilizzo della contrattazione di secondo livello come volano per la crescita e la competitività sul territorio delle aziende, per lo sviluppo del welfare contrattuale ed aziendale, come nel caso di Luxottica. / The thesis examines the trend of recent years in the verticalization of bargaining; as from the centralism of that of national level has been passed in an increasingly substantial and in close correlation with the competitiveness of the production system, the decentralization of bargaining at the regional and provincial level up to the company level. The evolution, which began as early as the 1990s with the succession of various interconfederal agreements and protocols signed by the Government and the Social Partners, of the territorial bargaining processes in order to activate new business initiatives and create employment in a favorable economic environment, but in areas insufficiently developed or affected by serious employment crises. Subsequently, the fundamental role of incentive remuneration in connection with indicators of productivity, profitability, quality, efficiency and innovation is examined. Thus, the FIAT paradigm case is moved, which has greatly influenced the process of widening the margins of application of decentralized bargaining to end up examining the most recent inter-federal agreements that promote the use of second-level bargaining as a driving force for growth and competitiveness on the territory of companies, for the development of contractual and corporate welfare, as in the case of Luxottica.
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Territorio e vitivinicoltura nell'Oltrepò Pavese: dall'indagine geostorica alle sfide attuali della geoeconomia / Territory, grape growing and wine making in Oltrepò Pavese: From a geographic investigation to the challenges of the modern global economy

MAFFI, LUCIANO 17 February 2009 (has links)
La ricerca analizza l’evoluzione della vitivinicoltura nell’Oltrepò Pavese quale elemento caratterizzante il paesaggio di questo territorio. Tale settore produttivo risulta essere una delle principali attività svolte nell’area in esame e ne caratterizza l’economia, il paesaggio collinare, le tradizioni e le forme identitarie, specialmente nellla zona centro-orientale, ossia nei territori che gravitano sui centri urbani di Casteggio, Broni e Stradella. Il lavoro si propone di approfondire anzitutto la valorizzazione della tipicità e del locale, riassunti e rappresentati nel termine terroir, che indica l’insieme degli elementi geomorfologici, climatici, antropici e culturali che rendono unico un prodotto (in questo caso il vino), mettendo così il locale al centro di un’analisi che si può estendere poi a riflessioni di ordine generale. L’indagine geografica ha studiato gli aspetti ambientali e quelli antropici, nonché le loro relazioni. Si è fatto riferimento ai fattori geologici, pedologici e climatici, che altresì sono gli elementi imprescindibili degli studi di «zonazione» che si occupano proprio dell’interazione tra viticoltura e ambiente. L’indagine geostorica-territoriale si è rivolta soprattutto ai seguenti temi: il paesaggio vitivinicolo; i tipi di vitigni impiantati e i relativi sistemi di coltivazione; le produzioni e la commercializzazione del prodotto; la rappresentazione delle proprietà e del territorio attraverso i catasti. Inoltre si approfondiscono i temi geoeconomici sia a scala globale sia a scala locale, grazie alla rielaborazione delle informazioni relative al settore produttivo. Il contesto locale pertanto è confrontato con quello regionale, nazionale e globale, al fine di comprenderne i legami, soprattutto in relazione alle attuali sfide geoeconomiche. / In this thesis we analyse the evolution of grape growing and wine making as two of the elements which have contributed to the shaping of the landscape in the Oltrepò Pavese and represent two of the main economic activities of this geographic area, with is often identified with them – particularly in the mid-western part, i.e., the areas around the towns of Casteggio, Broni and Stradella. My main goal is to investigate the ways in which the values of locality and typicity – represented by the term terroir – are promoted. “Terroir” stands for, and comprises, a number of elements such as geo-morphological and climatic features, as well as human and cultural factors, all of which contribute to the uniqueness of a product like wine. My research thus starts from, and gives prominence to, the local level, in order to formulate a set of observations from which more general conclusions may then be drawn. The geographical investigation focusses on the environmental and human factors as well as their interrelationships. In its course, we refer to factors such as geology, pedology and climate, the crucial elements of all studies of «zoning», which describe precisely the complex interaction between grape growing and the environment. The geo-historical analysis concentrates especially on thematic areas such as the landscape; the varieties of grape that are planted and the respective growing techniques; the production and marketing of the produce; the ways in which property boundaries and the territory have been represented in land registries. The geo-economic factors, at both the local and global levels, are investigated through the analysis of the data from the production sector. The local context is thus compared to the regional, national and global ones in order to better understand the nature of their interactions and provide useful insights in relation to the challenges posed by the current geo-economic scenarios.

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